Dalla Cina con furore: non è una scena del film di Lo Wei, ma la scelta del CdA della Biennale di Venezia, resa nota questa mattina attraverso una nota stampa.
Neanche il tempo di riprendere fiato dalle fatiche dell'edizione di Carlo Ratti appena conclusa - decretata la Biennale Architettura più vista di sempre per un totale di 298mila biglietti venduti - che la macchina dell'istituzione veneziana si è riaccesa, presentando i nomi di Wang Shu e Lu Wenyu, fondatori dello studio Amateur Architecture Studio, come futuri curatori della 20. Mostra internazionale di Architettura, in programma a Venezia dall'8 maggio al 21 novembre 2027.
Determinante nella scelta del Consiglio della Biennale, la loro visione orientata a una prospettiva globale, con un approccio architettonico incentrato sul riuso dei materiali esistenti, sulle tracce lasciate dalla vita quotidiana delle persone comuni, sulla vitalità delle strutture anonime e sul valore del processo costruttivo artigianale.
«La loro visione, profondamente radicata nella memoria dei luoghi e nella sapienza dei processi costruttivi - ha commentato il presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco - rappresenta oggi una voce indispensabile nel dibattito internazionale sull'architettura e sul senso dell'abitare i luoghi del mondo. In loro, La Biennale di Venezia riconosce due protagonisti capaci di coniugare responsabilità culturale e genio sperimentale, offrendo un contributo di straordinaria qualità in un momento storico che richiede conoscenza, misura, immaginazione. La loro guida saprà ispirare una riflessione ampia e necessaria, proiettando la Biennale Architettura 2027 verso nuove prospettive e nuovi modi di comprendere il nostro rapporto con lo spazio, la memoria e la comunità pensante. [...]»
Se, dunque, Carlo Ratti aveva evidenziato la necessità di un radicale cambiamento di punto di vista da parte dell'architettura per ripensare l'ambiente costruito, indagando mondo naturale e artificiale per cercarne le intelligenze, con Wang Shu e Lu Wenyu si fa un passo in avanti. L'obiettivo sarà, infatti, il superamento di questa dicotomia, portando in laguna le loro ricerche e il loro linguaggio architettonico orientato al superamento del conflitto tra città e campagna.
Al centro della loro progettazione vi è una sperimentazione architettonica radicale, profondamente legata al contesto locale e alla tradizione vernacolare che opera combinando materiali riciclati provenienti da edifici storici con tecniche ingegneristiche contemporanee, fondendo memoria e innovazione.
«Faremo del nostro meglio per affrontare questa grande sfida [...] - hanno commentato i curatori al momento della nomina - Oggi i rapidi e molteplici cambiamenti nell'architettura appaiono soprattutto come un fenomeno di superficie, frutto di un'eccessiva concettualizzazione o di una marcata commercializzazione. L'esuberanza delle sperimentazioni concettuali risulta spesso distante dalla realtà, mentre la spinta commerciale tende a generare esiti effimeri e puramente popolari. Questo fenomeno, che muta velocemente per poter sopravvivere rompendo il legame con i luoghi reali, rischia di condurre alla morte stessa dell'architettura, riducendola a una sorta di illusoria proiezione del futuro.In un contesto segnato da crisi concrete e urgenti, adottare un approccio semplice e autentico assume dunque un valore particolare. Il nostro impegno sarà quello di esprimere con la massima sincerità questo valore e questa ricerca, contribuendo a una realtà - e a un futuro - migliori.[...]»

foto: © ASAC Matteo Losurdo
Chi sono Wang Shu e Lu Wenyu. I punti chiave della loro carriera
Architetti e docenti, Wang Shu e Lu Wenyu fondarono nel 1997 Amateur Architecture Studio, con sede ad Hangzhou, in Cina.
Nel 2003 hanno istituito il Dipartimento di Architettura presso la China Academy of Art e nel 2007 hanno fondato la Scuola di Architettura, di cui Wang Shu è stato il primo preside e Lu Wenyu direttrice del Centro per la Costruzione Sostenibile. Hanno partecipato al Padiglione Cina alla Biennale Architettura 2006, e sono stati invitati a partecipare alla Biennale Architettura 2010 da Kazuyo Sejima (dove ricevettero la Menzione Speciale con il progetto "Decay of a Dome") e alla Biennale Architettura 2016 da Alejandro Aravena.
WANG SHU è il vincitore del Premio Pritzker per l'Architettura 2012 e Membro dell'Académie d'Architecture di Francia dal 2023; nel 2011 è stato insignito della Medaglia d'Oro dell'Académie d'Architecture di Francia, e nel 2013 è stato incluso da TIME tra le 100 persone più influenti al mondo. Nel 2019 ha, inoltre, ricevuto la Gold Medal del Tau Sigma Delta Honor Society e dal 2018 al 2024 ha fatto parte della giuria del Premio Pritzker per l'Architettura.
LU WENYU, invece, ha ricevuto il Schelling Architecture Prize in Germania, una Menzione Speciale alla Biennale Architettura nel 2010 per il progetto "Decay of a Dome", è stata inserita tra i Fellow del RIBA nel 2015. Nel 2019 ha ricevuto la Gold Medal del Tau Sigma Delta Honor Society ed è stata membro della giuria dei Premi UNESCO Asia-Pacific per la Conservazione del Patrimonio Culturale e Presidente della Giuria del RIBA International Prize 2024.
Le loro opere sono state esposte in prestigiose istituzioni internazionali, tra cui La Biennale di Venezia, il MoMA di New York e il Centre Pompidou di Parigi, con numerose mostre personali dedicate al loro lavoro, dal Louisiana Museum of Modern Art, al Centre d'architecture Arc en rêve di Bordeaux e al BOZAR - Centre for Fine Arts di Bruxelles.
Il loro approccio tra resistenza critica alla realtà e sfida verso il futuro si traduce in alcuni dei loro progetti più noti, come il Museo Storico di Ningbo, il Campus di Xiangshan della China Academy of Art (selezionato nel 2021 dal New York Times tra le "25 opere più significative dell'architettura del dopoguerra"), il Tiles Hill a Hangzhou, la Riqualificazione del Villaggio di Wencun, il Complesso Culturale di Fuyang, l'Archivio Nazionale delle Pubblicazioni e della Cultura di Hangzhou, la Conservazione e il Restauro della Via Imperiale della Dinastia Song del Sud, il Museo Storico di Lin'an, il Museo degli Animali Antichi di Baoding, l'Accademia Tradizionale Cinese Jin Sha a Xiamen, la Opera House e la Concert Hall di Xi'an.

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