Case mobili fuori dall'autorizzazione paesaggistica, presto le modifiche al Dpr 31

Lo schema di Dpr che semplifica l'iter per la realizzazione di allestimenti mobili a servizio delle strutture ricettive arriva in Parlamento per ottenere i pareri di Camera e Senato

Percorre l'ultimo miglio verso la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, lo schema di Dpr che va a modificare il regolamento sugli interventi esclusi dall'autorizzazione paesaggistica o sottoposti a procedura semplificata (Dpr 31 del 2017). Il provvedimento, dopo l'intesa sancita in Conferenza unificata lo scorso 30 luglio, arriva in Parlamento per ricevere i Pareri delle competenti commissioni. Queste hanno 30 giorni di tempo per esprimersi (dovranno elaborare le osservazioni entro il 28 dicembre), dopodiché ci sarà l'approvazione definitiva in Consiglio dei Ministri e a quel punto si andrà verso la pubblicazione in Gazzette ufficiale e la successiva entrata in vigore.

Lo schema di Dlgs introduce un nuovo caso di esclusione dal nulla osta paesaggistico. Si tratta di case mobili per vacanze, caravan e autocaravan inseriti in strutture turistico-ricettive all'aperto già munite di autorizzazione paesaggistica, purché questa sia valida anche per le aree attrezzate dotate di sistemi di utenza elettrica, idrica e fognaria.

La semplificazione interessa i mezzi mobili di pernottamento e le eventuali pertinenze e accessori che abbiano le caratteristiche di veicoli ricreazionali così come definiti dalla norma Uni En 13878:2007. I mezzi devono, inoltre, avere i requisiti per la circolazione o il trasporto su strada ed essere dotati di meccanismi di rotazione in funzione, ossia di sistemi che permettano lo spostamento o la rotazione.

Inoltre per beneficiare dell'esonero, i mezzi di pernottamento devono avere caratteristiche dimensionali e tecnico-costruttive conformi alla normativa regionale, se esistente. Non devono avere alcun collegamento permanente al suolo e devono essere dotati di sistemi di aggancio facilmente rimovibili alle reti tecnologiche. Infine, la loro rimozione definitiva non deve provocare mutamenti dell'aspetto esteriore dei luoghi.

Entrano tra gli interventi autorizzabili con iter semplificato (allegato B al Dpr 31 del 2017) gli interventi sulle strutture turistico-ricettive all'aperto munite di autorizzazione paesaggistica, che comportino la realizzazione di infrastrutture a rete e modifiche del numero o della collocazione delle aree attrezzate dotate di sistemi di utenza elettrica, idrica e fognaria, senza realizzazione di nuove costruzioni o aumento della capacità ricettiva.

Tali misure - si legge nella relazione tecnica del governo - «rispondono all'esigenza emersa nel corso degli ultimi anni, nell'ambito del turismo "en plein air", di privilegiare l'impiego di allestimenti mobili di pernottamento, quali camper, caravan e case mobili: si tratta di strutture mobili di pernottamento, dotate di meccanismi di rotazione e movimento, liberamente interscambiabili di posizione all'interno del campeggio».

«I mezzi mobili oggetto della proposta - viene ricordato sempre nella relazione tecnica - sono installati in regime di edilizia libera, in conformità all'art. 3, comma 1, lett. e.5), d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380; le modalità di installazione di detti mezzi sono disciplinate dalle leggi regionali concernenti le attività turistico-ricettive all'aria aperta».

Lo schema di Dpr approdato in Parlamento

di Mariagrazia Barletta

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