Il progetto nasce all’insegna della sperimentazione: mettere in sinergia i principi della prefabbricazione industriale, cioè per componenti, per sfruttare al massimo l’approvvigionamento energetico passivo in ottica di riduzione dei consumi. Struttura in Xlam, serramenti in legno, moduli di coibentazione e rivestimento Alpewa sono assemblati con l’obiettivo di costruire una residenza leggera e reversibile.

La visione degli architetti Giovanni Traverso e Paola Vighy di traverso-vighy architetti era chiara fin dalle prime fasi ideative: l’edificio doveva essere completamente prefabbricato, anche nei suoi componenti impiantistici e di arredo, capace di sfruttare le riconosciute qualità delle maestranze artigianali e industriali del sistema manifatturiero italiano, per poi essere trasportato nel sito scelto, in Olanda, per il montaggio finale.

Il lotto di Amstelhoek è stato selezionato dopo un’attenta ricerca tra i pochi lotti edificabili vicino alla città di Amsterdam. Il suo terreno è posto al di sotto della quota del fiume e, nonostante il livello dell’acqua di falda sia costantemente controllato da un sistema di idrovore, gran parte della sua superficie è calpestabile con difficoltà nei piovosi mesi invernali. Per questo motivo, è stata prevista la costruzione di due edifici sinergici dal punto di vista funzionale e impiantistico: due volumi uniti da un deck sospeso e collegato, attraverso una lunga passerella pedonale, al molo per imbarcazioni sull’argine del fiume. Un’abitazione principale e una dependance di circa 50 m2, dotata di bagno, di piccola cucina a scomparsa e di soppalco, pensata come un cono prospettico aperto verso il paesaggio.

Il progetto del nuovo edificio è stato ragionato, come per altre residenze progettate dallo studio, per inserirsi in modo leggero e reversibile nel contesto agricolo, per instaurare con esso relazioni visive e per massimizzare le performance energetiche della nuova costruzione” raccontano gli architetti.

La tecnica costruttiva

Abbiamo sperimentato un processo di produzione per componenti, del tutto analogo a quello di un prodotto industriale di raffinata qualità, assicurata in modo sinergico dalle macchine a controllo numerico e dalla tradizionale sapienza artigiana”.

La tecnica costruttiva della dependance è quella dei pannelli autoportanti in Xlam, estremamente leggera: la struttura è controventata da esili contrafforti interni e da un tirante di rinforzo sulla facciata vetrata; la struttura della della casa principale è in acciaio. Il vano tecnico, con centrale termica e pompa di calore per entrambe le unità abitative, è integrato sulla facciata cieca a nord-ovest e risulta protetto e mitigato da un rivestimento ispezionabile in listelli di legno.

In collaborazione con la squadra di lavoro coinvolta nella costruzione, è stato deciso di premontare l’edificio della dependance nello stabilimento della ditta Cortese a Schio, in Italia, in modo da mettere a punto tutte le soluzioni impiantistiche e di isolamento e per testare l’installazione dei serramenti e dei sistemi di illuminazione.

Le soluzioni Alpewa

Per il rivestimento della copertura e per l’impermeabilizzazione della  struttura secondaria della dependance sono state utilizzate soluzioni Alpewa .

Essendo una struttura prefabbricata e completamente assemblata in loco, il sistema di coibentazione e di rivestimento della copertura sono stati realizzati in Italia per moduli.

Per il rivestimento della copertura è stato utilizzato l’alluminio preverniciato Prefa colore Marrone P10 posato  su moduli con giunzioni a listello (listelli con sezione 80×80 mm). L’utilizzo dell’alluminio, e del metallo in generale, come materiale di copertura è una soluzione molto comune nel Nord Europa, e i colori e le finiture sono state scelte condivise tra committenza e progettisti.

Anche le grondaie e i piani esposti del vano tecnico sono stati completamente prefabbricati, così come l’impermeabilizzazione degli stessi, con membrane in EPDM RubberGard, commercializzate da Alpewa.

“Le maggiori difficoltà del progetto sono da riconoscere nei brevi tempi programmati per il montaggio in Olanda e nelle condizioni metereologiche estreme del sito in termini di pioggia e vento. Questa necessità ha portato allo sviluppo di soluzioni innovative di prefabbricazione fuori opera, massimizzando tempi e soluzioni di montaggio in sito”, concludono gli architetti.

photo © Alessandra Chemollo

SCHEDA PROGETTO
Dove: Amstelhoek, The Netherlands

Progettisti: traverso-vighy architetti
Giovanni Traverso e Paola Vighy con C. Baggio, M. Guerra, J. Vantini

Installatore: Gianluca Pinato – Progetto G Lattoneria

Progettazione esecutiva febbraio-maggio 2022
Prefabbricazione e pre-montaggio in Italia giugno-agosto 2022
Montaggio e impiantistica in Olanda
Realizzazione: settembre-dicembre 2022

Fotografie: Alessandra Chemollo


ALPEWA
sistemi per coperture e facciate

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