In pieno fermento economico, culturale e soprattutto architettonico, Losanna non smette di stupire. Poggiata sulle rive del lago Léman e con lo sguardo rivolto alle Alpi, la capitale del Canton Vaud si fa largo nel panorama svizzero tra l’apertura di nuovi musei, un patrimonio naturale impareggiabile e l’energia contagiosa della sua celebre scuola di architettura.

Poche sono le città che possono eguagliarla per concentrazione di architetture contemporanee e per dimostrarlo abbiamo messo a punto una sfida: quella di riuscire a visitare in meno di 24 ore più di 10 edifici firmati da alcuni dei più grandi progettisti internazionali.

Costruito come un vero e proprio itinerario, il percorso passa in rassegna le opere selezionate snodandosi tra i più caratteristici quartieri della città, passeggiando così da Ouchy a la Cité, da Rotillon a Flon fino al campus dell’Epfl, si potrà respirare un po’ dell’atmosfera quotidiana di Losanna e guardare da diversi punti di vista il fiorire di un’architettura rivolta al futuro.

1. Museo Olimpico di Brauen Wälchli Architectes | ore 9.00

con colazione vista lago

Losanna e il suo paesaggio naturale sono un binomio indissolubile, per assaporarlo fin dalle prime ore del giorno iniziamo il nostro itinerario dalle rive del Lac Lèman, percorrendo il giardino in salita che conduce al Musée Olympique.

Il museo è stato restaurato e ampliato nel 2013 dallo studio Brauen Wälchli Architectes che ha aggiunto al volume originario una spettacolare copertura in lame di cemento precompresso al di sotto delle quali si trova il Tom Cafè con una suggestiva terrazza affacciata sul lago e le Alpi.

Ed è proprio da qui che vi consigliamo di sorseggiare il primo caffè della giornata (il bar è accessibile anche senza il biglietto del museo).

2. Musée cantonal des Beaux-Arts di Barozzi-Veiga | 10.00

con viaggio sulla metro M2

Facendovi largo tra i turisti, i ciclisti e tutti gli sportivi che amano allenarsi sulle sponde del lago, proseguite verso la fermata della metropolitana, fermandovi ad ammirare il paesaggio e la vivacità del porto di Ouchy.

La prossima meta è il Musée cantonal des Beaux-Arts di Barozzi-Veiga, potrete raggiungerlo con la linea M2 scendendo a “Lausanne Gare”, oppure a piedi, costeggiando i binari della metro e prendendo il tempo di vedere da vicino, una dopo l’altra, le fermate di Jordil, Délices, Grancy tutte disegnate da CCHE Architectes (compresi gli arredi), e la sistemazione degli spazi verdi.

Il museo, terminato ad aprile di quest’anno, si trova all’interno del polo museale Platforme 10, un quartiere di arte e cultura che verrà terminato nel 2021 con una nuova architettura firmata Aires Mateus che ospiterà il Mudac (museo di design e arti applicate) e l’Elysée (museo di fotografia).

+ info sul Museo Cantonale des Beaux-Arts

 

3. Parlement vaudois di Atelier Cube e Bonell i Gil | ore 11.30

e passeggiata tra le vie della Cité

Dopo la visita al museo, si prosegue il viaggio sulla linea M2, prossima fermata: Riponne-Maurice Béjart di m+v architectes.

Partendo dalla place de la Riponne e salendo verso il quartiere della Cité, ben presto sarete sorpresi da un tetto di grandi ed insolite dimensioni, si tratta del Parlamento del Canton Vaud costruito nel 2014 da atelier Cube e i catalani Bonell i Gil.

Si tratta di un’opera che ha fatto enormemente discutere e che, pur realizzata con grosse modifiche al progetto originario, rappresenta un ottimo esempio di architettura contemporanea inserita in un contesto storico consolidato, siamo infatti nel quartiere della Cité, a qualche passo dalla Cathédrale, il simbolo di Losanna e uno dei più bei monumenti di arte gotica d’Europa.


© Atelier Cube

4. Quartier Rôtillon di Atelier Commun | ore 12.30

tra architettura contemporanea e medioevale

Arrivati alla Cattedrale vi trovate nel punto più alto della città vecchia, la fatica della salita sarà stata completamente ricompensata dalla vista mozzafiato e sarete finalmente pronti per incominciare la discesa.

Scendendo les Escaliers du Marché giungerete appunto al mercato, che il mercoledì e il sabato mattina anima la place de la Palud fino a la Riponne con musica, attività e tante bancarelle zeppe di cosine da curiosare e spizzicare.

A pochi passi da qui si trova uno dei quartieri più antichi (e più colorati) di Losanna, il Rôtillon, un mix perfetto di architettura contemporanea e medioevale, anche grazie all’intervento del 2013 dello studio Atelier Commun che ha qui realizzato un complesso commerciale-residenziale ispirato alla morfologia del tessuto urbano esistente con viuzze, spiazzi e passerelle che definiscono inedite prospettive sulla città.

5. Stazione M2 di Bernard Tschumi e m+v architectes | ore 13.00

shopping e pranzo nel quartiere Flon

Con una volumetria che nasce dal suolo per ripiegarsi verso il cielo, la stazione della metro M2 disegnata da Bernard Tschumi e m+v architectes nel 2001 è un inno alla topografia “lausannoise”, impossibile non restarne impressionati da qualsiasi punto la si osservi, un paesaggio verdeggiante che svetta nella frenetica architettura circostante.

Siamo infatti in uno dei quartieri “cool” della città, il Flon, animato di giorno come di notte è il risultato di un grande progetto di riqualificazione che ha trasformato, a partire dal 2000, gli ex magazzini in gallerie d’arte, ristoranti, bar, terrazze e negozi avanguardisti tutti firmati da importanti architetti locali.

Essendo ormai arrivata l’ora di pranzo non vi resta che scegliere il locale che più vi fa gola.


Lppa [CC BY 3.0] via wikipedia commons

Altre architetture significative a Flon:

  • Esplanade du Flon di Atelier Descombes Rampini
  • Les Garages di Bakker et Blanc architectes associés
  • Les Pépinières con terrazza accessibile di Burckhardt+Partner
  • La Miroiterie di B + W architecture
  • Les Mercier di Richter – Dahl Rocha & Associés Architectes e Architecture & Retail Rites
  • Pathé-Flon di P. Plancherel & A. Schmid Architectes Associés e RSA + R204 Design


La Miroiterie, B + W architecture | Foto: Elisa Cavaglion


Les Pépinières, Burckhardt+Partner | Foto: Elisa Cavaglion

6. Swiss Tech di Richter Dahl Rocha | ore 16.00

l’arrivo al campus dell’EPFL

L’EPFL – Ecole Polytechnique de Lausanne, è da sola una piccola cittadella di 10.000 abitanti, internazionale e avanguardista, in cui l’architettura ha svolto fin dalla sua fondazione un ruolo centrale.
Di seguito abbiamo selezionato alcune delle opere più significative da visitare in un pomeriggio.

Arrivando da Flon con la metro M1, la prima architettura che si incontra è lo Swiss Tech, il centro congressi disegnato da Richter Dahl Rocha, “una roccia smussata” di alluminio, ormai definita da molti il nuovo simbolo dell’Epfl e porta di ingresso settentrionale al campus.

Gli stessi architetti hanno progettato l’intero Quartier Nord composto da residenze studenti, spazi commerciali, un parcheggio e uno spazio pubblico sopraelevato.

7. Under one roof – Art Lab di Kengo Kuma | ore 17.00

L’Art Lab firmato da Kengo Kuma rappresenta uno degli ultimi e più importanti progetti che costellano attualmente il campus dell’Epfl.

Si tratta di un grande tetto spiovente che si estende per circa 235 m, al di sotto del quale trovano posto tre diversi volumi contenenti tre differenti funzioni: l’Arts & Science Pavilion, la Technology & Information Gallery e il Montreux Jazz Café.
L’edificio si chiama infatti “Under one roof” e traduce spazialmente il detto giapponese “vivere sotto uno stesso tetto”.

8. Rolex Learning Center di SANAA | ore 17.15

“Il Rolex Learning Center è un paesaggio più che un edificio” così commentava Wim Wenders presentando alla 12. Biennale di Venezia il film 3D “If buildings could talk…” dedicato all’architettura progettata da SANAA.

Solo visitandolo si può capire fino in fondo il significato di questa frase e dell’edificio stesso, progettato per essere uno spazio indefinito, un paesaggio bianco, senza inizio né fine, costellato di pouf colorati.

Il Rolex Learning Center è aperto al pubblico ed è utilizzato principalmente come aula studio, ma si trovano anche un bar, una biblioteca e la Librairie La Fontaine(con, ovviamente, ottimi libri d’architettura).

9. ME Building e BI Building di Dominique Perrault Architecture e Steiner SA | ore 18.00

Nel 2010, nell’ambito del progetto “Plan Campus” per la modernizzazione dell’Epfl, Dominique Perrault Architecture insieme con il gruppo Steiner SA vincono la gara per la realizzazione di un polo dedicato alla bio-ingegneria e ai servizi centrali della Scuola.

Gli interventi comprendono il recupero del Padiglione di Ingegneria Meccanica – ME Building e della ex-biblioteca, il colorato BI Building che ospita oggi l’amministrazione dell’EPFL.


BI building, Dominique Perrault Architecture | Foto: Elisa Cavaglion


ME building, Dominique Perrault Architecture | Foto: Elisa Cavaglion

10. Vortex di Dürig AG | ore 18.15

Proprio come un vortice l’edificio Vortex di Dürig AG è una gigantesca residenza per studenti che si sviluppa a spirale, ognuno degli oltre 1000 appartamenti è infatti accessibile da un’unica rampa lunga 2,8 km che percorre l’intero perimetro interno del complesso.

Si tratta di un progetto audace e colossale per dimensioni – 137 m di diametro per 8 piani di altezza – che inaugurerà ufficialmente accogliendo gli atleti dei prossimi Giochi Olimpici Giovanili che si svolgeranno a Losanna nel 2020.

Altri edifici significativi nel campus:

Con un po’ più di tempo


Siège du CIO, studio 3XN | Foto: Elisa Cavaglion


Pavillon Théâtre Vidy, Atelier Cube | Foto: Elisa Cavaglion

di Elisa Cavaglion

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