Tuffo nella storia con le Terme Achilliane

Un accurato progetto illuminotecnico ha fatto rinascere l'importante testimonianza dell'epoca romana a Catania

Lo scorso gennaio è stato inaugurato il progetto illuminotecnico delle Terme Achilliane di Catania, importante testimonianza architettonica della vita sociale cittadina in epoca romana. Nato da un progetto dell’Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IBAM-CNR), sotto la direzione scientifica di Daniele Malfitana e la direzione artistica della giovane lighting designer Marzia Paladino, il progetto mostra i vantaggi in termini di risparmio energetico, rispetto ambientale e impatto emozionale, assicurati da un’illuminazione a LED di ultima generazione.

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Luce e geometria delle forme

Sotto la Cattedrale, sotto il Seminario, sotto il Palazzo Senatorio. Fu il Principe di Biscari a restituirle alla città liberandole dai detriti che le avevano sepolte durante il terremoto del 1693.
Da allora, le Terme Achilliane offrono le proprie volte all’eco dell’acqua che scorre tra quelle che una volta furono le vie preposte al vapore, un susseguirsi di canali lungo ambienti ordinati per temperatura: frigidarium, tepidarium, calidarium. Proprio attorno alla geometria delle forme, e all’idea di differente temperatura, si è mosso lo studio condotto in questi mesi per donare alle Terme una luce che permettesse di sottrarre alle ombre la bellezza architettonica di questo monumento.

La nuova illuminazione a LED ha avuto in tal senso una triplice vocazione: offrire una lettura visiva e filologica del monumento; restituire ai turisti la magia del luogo; adottare una scelta economica ed ecologica. Se gli architetti romani giocarono diligentemente con i corsi idrici riversandoli da un ambiente all’altro, lo studio illuminotecnico lascia scorrere tra pareti e anfratti naturali movimenti di luce che – giocando con la diversa temperatura cromatica dei LED e con la precisione dei coni di luce – permette di rileggere il monumento in chiave artistica e filologica. 

La vasca centrale e l’Amenano

Per illuminare la vasca posta al centro delle quattro colonne portanti si è scelta un’illuminazione diffusa e a raso terra per permettere al visitatore di ammirare il passaggio del fiume Amenano che attraversa le terme. L’alto indice di rifrazione cromatica dei LED permette di evidenziare dettagli altrimenti impercettibili, come il rincorrersi delle increspature sulla superficie del corso d’acqua. La stessa illuminazione è diffusa anche sui resti marmorei, posizionati sull’attuale pavimentazione.

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L’efficienza dei LED e il risparmio energetico 

Il progetto ha portato alla sostituzione totale dell’illuminazione tradizionale esistente, la quale non consentiva la corretta percezione dei colori e dei contrasti cromatici. I corpi illuminanti a LED sono stati appositamente progettati e realizzati tenendo conto delle esigenze specifiche delle diverse aree, degli angoli di emissione della luce, della distanza, dei flussi e dell’intensità luminosa. L’alta efficienza dei LED (oltre 110 lumen per Watt), permette un basso consumo in linea con le più moderne esigenze e normative in campo di risparmio energetico e basso impatto ambientale.

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Il dimmeraggio per un migliore impatto emotivo  

In accordo con l’intenzione di rendere le Terme non solo un monumento archeologico, ma anche un luogo dove ospitare iniziative culturali, l’impianto prevede la possibilità di controllare in modo elettronico l’intensità luminosa delle varie sezioni. Tale sistema di dimmeraggio permetterà di realizzare atmosfere create ad hoc a seconda del tipo di evento ospitato dalle Terme. Anche il posizionamento stesso delle luci può essere variato, grazie a stativi specifici.

Credits

Progetto illuminotecnico: Marzia Paladino
Supervisione scientifica: Danilo Malfitana, Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IBAM-CNR)
Corpi illuminanti: I2C elettronica 
Impianti e supporto tecnico: BM impianti 
Foto: Danilo Pavone laboratorio galleria immersiva e multimedia IBAM-CNR e Gaetana Gagliano per gli scatti dell’inaugurazione. 

 

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