Possibile inviare contributi fino al 22 maggio 2023. Il nuovo Codice - sottolinea l'Authority - affida all'Anac il compito di supportare le stazioni appaltanti garantendo la promozione dell'efficienza e della qualità della loro attività proprio attraverso l'adozione di bandi-tipo, capitolati-tipo, contratti-tipo e altri atti amministrativi generali.
Il testo e gli allegati pubblicati in Gazzetta ufficiale
Sui tempi di attuazione incidono anche le previsioni del periodo transitorio che lasciano in vita, a tempo determinato, alcune disposizioni del vecchio Codice dei contratti. I livelli di progettazione restano tre per le procedure in corso. In pensione le linee guida dell'Anac.
Sbagliato per l'Authority anche l'innalzamento a 500mila euro della soglia per la qualificazione delle stazioni appaltanti
Il presidente Busia al convegno dell'Ance: «Sul nuovo Codice si gioca tantissimo del futuro dell'Italia. Si tratta di una riforma pilastro, ma non basta che sia fatta: va fatta bene». Da correggere anche l'allargamento degli affidamenti diretti: «In molti casi si finirà per privilegiare i soliti, i più vicini al dirigente o all'amministratore locale».
MIceli: «Fase progettuale e qualità dell'opera ritenuti marginali»
Tante le criticità secondo gli Architetti: sottovalutata la centralità del progetto, ridimensionamento dei concorsi, liberalizzazione dell'appalto integrato e mancanza di riferimenti al decreto Parametri per il calcolo dei compensi professionali. Infine, si privilegiano segmenti forti del sistema in grado di dare risposte seriali e ripetitive.
Il testo ora andrà al vaglio del Parlamento per poi tornare in Consigli dei ministri per il via libera definitivo. Liberalizzato l'appalto integrato, alzate le soglie per affidamenti diretti e procedura negoziata e affievolito l'obbligo di qualificazione delle stazioni appaltanti. Resta il dibattito pubblico, ma con un meccanismo per superare i dissensi.
Pubblicato in "Gazzetta" il Dm del Mef con i criteri che determinano l'esclusione dell'operatore economico dalla partecipazione a una procedura d'appalto per gravi violazioni in materia fiscale non definitivamente accertate.
Spetta all'operatore economico aggiudicatario dimostrare che l'esperienza acquisita nell'elaborazione del definitivo non abbia determinato un vantaggio tale da falsare la concorrenza con gli altri operatori in fase di gara.