Un tassa "piatta", o meglio fissa al 15%, applicata all'incremento di reddito conseguito nel 2023 rispetto alla migliore performance economica dell'ultimo triennio, decurtato di un 5% (franchigia). È questo il principio, solo apparentemente complesso, della cosiddetta «flat tax incrementale» prevista dal Ddl di Bilancio 2023
Calcolo delle spese a forfait, ritenute d'acconto, condizioni per l'ingresso e la permanenza nel regime che applica un'aliquota sostitutiva unica al 15%. Ecco cosa prevede la Manovra per il 2023.
Ecco cosa prevede il disegno di legge di Bilancio arrivato in Senato
Resta l'imposta sostitutiva unica al 15 per cento per redditi fino a 65mila euro e le spese si continuano a calcolare a forfait. Vengono introdotte nuove cause di esclusione e si prevede un regime premiale per i contribuenti che, volontariamente, aderiscono alla fatturazione elettronica.
Due le azioni che saranno messe in campo per contrastare comportamenti illeciti: controllo diretto presso le sedi delle partite Iva e analisi del rischio. A spiegarlo - per conto del Fisco - è stato Simone Valente, sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento, nel question time alla Camera.