fondo concorsi di progettazione

Il Dl Aiuti bis (in attesa di pubblicazione in Gazzetta ufficiale) ha prorogato di sei mesi la scadenza entro la quale gli enti beneficiari possono avviare le procedure previste dal Fondo concorsi di progettazione e beneficiare delle risorse disponibili.

La "macchina organizzativa" dei concorsi, in capo agli enti locali, non è allineata alle scadenze previste dalla legge istitutiva del Fondo da 161,5 milioni di euro nato per aiutare i piccoli Comuni a costruire un parco progetti tramite lo strumento del concorso e ad intercettare così le risorse del Pnrr

I due documenti richiedono ai professionisti l'attivazione del Sistema pubblico di identità digitale (Spid), il possesso di un domicilio digitale presente nell'Indice nazionale dei domicili digitali  (Ini-Pec) e un idoneo certificato di firma digitale in corso di validità.

Diventa realtà il fondo destinato ai concorsi di progettazione e di idee, nato per aiutare i Comuni a realizzare un parco progetti utile per intercettare i fondi strutturali e partecipare ai bandi attuativi del Pnrr. Con il maxi-concorso per le scuole e la digitalizzazione le potenziali opportunità per i progettisti si moltiplicano.

Viene incrementato il fondo per i concorsi di progettazione, istituito con il Dl 121 del 2021, che passa da 123,5 a 161,5 milioni di euro. Ampliati anche la competenza geografica, con l'aggiunta delle regioni Umbria e Marche, e gli enti destinatari, che ora comprendono anche le province e le città metropolitane.

Le risorse servono per sopperire alla carenza di progetti nei piccoli comuni di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e in quelli delle aree interne, per aiutarli ad intercettare le risorse del Pnrr dei fondi Fsc e dei fondi strutturali.