Anche se non strettamente correlata al proprio "mestiere" e anche se non necessita di timbro, l'attività libero professionale è soggetta alla stipula di una polizza. Le risposte del Centro studi del CNI alle Faq.
Assicurazione professionale: bisogna scegliere in base alle proprie esigenze, prestare attenzione alle "esclusioni" e alle "estensioni" e capire le attività incluse nella "garanzia". Alcuni termini dalla "E" alla "M" per orientarsi con consapevolezza nella scelta della polizza giusta.
Il collaboratore a partita Iva non è tenuto alla stipula di una polizza professionale se non firma i lavori dello studio. È questa la risposta che il Centro studi del CNI dà ad un giovane ingegnere attraverso la sezione Faq appena aperta sul suo sito.
Assicurazione professionale obbligatoria: è bene che sia "all risk", che operi in regime "claims made" ed è preferibile trovarvi clausole come la "deeming clause". Il significato di alcuni termini - dalla "A" alla "D" - per orientarsi nella scelta.
Approvate le linee guida: definiti i crediti da attribuire agli eventi formativi, le materie ammesse, le diverse attività culturali o di studio che permettono di accumulare i crediti dovuti.
Le Commissioni della Camera non approvano l'emendamento al decreto «del fare»: non passa lo slittamento dell'obbligo di stipula della polizza Rc professionale. La proroga è concessa alle sole professioni sanitarie. L'argomento è ancora in ballo.
Un emendamento al decreto "del fare", presentato in Commissione alla Camera, potrebbe far slittare l'obbligo di assicurazione per i professionisti al 15 agosto 2014. Ad anticiparlo è Edilizia e territorio.
Il CNAPPC ha approvato il Regolamento. Il testo ha già ottenuto il parere ministeriale e a breve sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale del ministero della Giustizia. Da subito gli Ordini potranno attivare in via sperimentale eventi formativi a cui associare i crediti.