Architetture a regola d'arte. Al MAXXI un focus su BBPR, Dardi, Monaco Luccichenti e Moretti

di Elisa Scapicchio

Dopo Technoscape. L'architettura dell'ingegneria inaugurata a fine settembre, il Museo MAXXI apre ai visitatori le porte della nuova mostra ARCHITETTURE A REGOLA D'ARTE, il rapporto poetico e creativo tra architetti e artisti, che metterà sotto gli occhi dei visitatori oltre 400 opere tra modelli, documenti e disegni, progetti, allestimenti, fotografie, carteggi di BBPR, Costantino Dardi, Vincenzo Monaco e Amedeo Luccichenti, Luigi Moretti, grandi autori del '900 diversi per approccio al progetto, ma accomunati dalla profonda relazione che intercorre tra il mondo dell'architettura e quello dell'arte.

Curata da Luca Galofaro con Pippo Ciorra, Laura Felci e Elena Tinacci, la mostra mette in scena alcuni allestimenti storici e le opere di importanti artisti con cui gli architetti hanno collaborato, tra cui Saul Steinberg, Costantino Nivola, Daniel Buren, Giuseppe Capogrossi, Pietro Consagra, Antonio Corpora, Nino Franchina, Giulio Paolini, Gino Severini, Giuseppe Uncini.

Una contaminazione continua tra arte e architettura, che sottolinea l'approccio colto e interdisciplinare in cui dimensione personale e professionale si intersecano, facendo emergere i soldalizi tra architetti e artisti che hanno caratterizzato una fase cruciale della storia culturale del paese.

Scopriremo, quindi, le architetture che accolgono e si integrano con importanti opere d'arte dello Studio Monaco-Luccichenti, le spettacolari mostre allestite da Costantino Dardi in dialogo con critici, artisti e persino registi; l'amore per l'arte di Luigi Moretti, conoscitore, appassionato ed esperto, raffinato collezionista e gallerista e, per la prima volta esposti, i materiali dell'Archivio BBPR, appena acquisito in comodato.

Stanza studio Monaco Luccichenti By SIAE 2022 IntallationView  Photo credit: Musacchio Ianniello Pasqualini Fusilla

Architetture a regola d'arte | l'allestimento della mostra

L'allestimento si sviluppa attraverso quattro stanze, ognuna dedicata a uno studio di architettura, dove attraverso progetti, storia e rapporto con gli artisti vengono fatti emergere filosofie, linguaggi, approcci e materiali molto diversi, accomunati dal sottile filo della ricerca espressiva e spaziale.

A collegare i quattro ambienti è uno spazio intimo e privato, dove l'immaginario del singolo autore prende forma in una sequenza di immagini sospese e discontinue, anticipando così i progetti maggiori esposti nelle sale più grandi.

Ad aprire la mostra è la sezione dedicata a BBPR, con il focus sul progetto di restauro e musealizzazione del Castello Sforzesco a Milano a seguito dei bombardamenti del 1943, che lo resero uno tra i primi e i più importanti tra gli interventi di questo genere realizzati in Italia nel secondo dopoguerra.

Al centro della stanza la ricostruzione in scala reale dello spazio, in cui fu allestita a Milano la michelangiolesca Pietà Rondanini, con un calco della Pietà stessa prestato dal museo tattile Omero di Ancona, accompagnato Poi dal racconto del negozio Olivetti a New York, gli allestimenti alla Triennale di Milano del 1951 - tra cui il Labirinto dei ragazzi con Alexander Calder e Saul Steinberg - e il progetto per il memoriale di Auschwitz. 

foto 1: Castello Sforzesco, sala 15, prove di allestimento per la Pietà Rondanini di Michelangelo - Restauro BBPR (prima fase 1953-1956) © Mario Perotti. Studio Fotografico Perotti. Civico Archivio Fotografico, Comune di Milano

foto 2: Enrico Peressutti (a sinistra) e Costantino Nivola con due bozzetti per lo showroom Olivetti, Springs, East Hampton, 1953 | Courtesy Fondazione Nivola 

Il percorso prosegue con la sala dedicata a Costantino Dardi, con un traliccio "ispirato" agli allestimenti dardiani che accoglie le opere, dialogando con la scultura di Uncini al centro della sala e con gli altri progetti esposti. Tra questi spiccano il progetto per il concorso per il Padiglione italiano all'Expo di Osaka 70 e la sistemazione del Palazzo delle Esposizioni a Roma nel 1982. Troviamo anche le incisioni di Dardi esposte nel 1980 alla A.A.M. (Architettura Arte Moderna) insieme con quelle di Giulio Paolini e che qui sono messe in dialogo con l'opera di Paolini Senza Titolo della Collezione MAXXI Arte, esposta per la prima volta al MAXXI.

Esposte, inoltre, immagini della celebre mostra di Achille Bonito Oliva "Avanguardia Transavanguardia '68-'77", allestita da Dardi sulle Mura Aureliane. 

Costantino Dardi con Ariella Zattera e Franco Bagli, Schizzo dell'allestimento della mostra "Roma Capitale 1870 - 1911: architettura e urbanistica", Mercati Traianei,  Roma 1983-84. Collezione MAXXI Architettura, Archivio Dardi

Nella sala dedicata a Monaco-Luccichenti troviamo tra gli altri materiali le fotografie commissionate dal MAXXI a Giovanna Silva, che ritraggono gli interventi artistici realizzati per i progetti dei due architetti romani da autori di grande importanza.

Tra le immagini, spicca quella del tetto della sede di Confindustria con la pavimentazione realizzata su disegno di Capogrossi, autore anche di un quadro con dedica a Vincenzo Monaco esposto in mostra, e  le opere di Nino Franchina, Gino Severini, Giuseppe Capogrossi, Antonio Corpora, con cui Monaco e Luccichenti hanno collaborato.

Monaco Luccichenti, Palazzina "Vega", Via Barnaba Tortolini n. 36 Roma, 1949-50 - Dettaglio degli affreschi di Nino Corpora Credit Giovanna Silva 2022 Courtesy Giovanna Silva

Protagonista della stanza di Luigi Moretti il suo film su Michelangelo: sulle pareti e nelle teche disegni e modelli che testimoniano il suo studio accurato e personale dei maestri del passato e, accanto a questi, il rapporto tra Moretti e suoi contemporanei, che prendeva forma sulle pagine della rivista Spazio e sulle pareti dell'omonima galleria d'arte.

L'architettura di Moretti compare nella mostra in modo inatteso, con le immagini della mitica Contemporanea allestita nel 1973 da Piero Sartogo nel parcheggio di Villa Borghese, realizzato da Luigi Moretti.

Luigi Moretti, Collage  Collezione MAXXI Architettura, Archivio Moretti-Magnifico

Un percorso di mostra ad anello, che si apre e si chiude con il riferimento alla figura di Michelangelo, a cui è simbolicamente affidata l'eloquente sintesi della profonda relazione tra arte e architettura.

Pietà Rondanini calco prestato dal museo tattile Omero di Ancona  Riproduzione allestimento dello spazio del Castello Sforzesco a Milano  IntallationView  Photo credit: Musacchio Ianniello Pasqualini Fusilla

ARCHITETTURE A REGOLA D'ARTE
il rapporto poetico e creativo tra architetti e artisti nei progetti di
BBPR, Costantino Dardi, Monaco-Luccichenti, Luigi Moretti 


Museo MAXXI, via Guido Reni 4/A, Roma
7 dicembre 2022 - 15 ottobre 2023

orari
martedì - domenica | ore 11.00 - 19.00

biglietti
intero: 12 euro | ridotto: 9 euro

+info: maxxi.art

pubblicato il:

dic 07
ott 15

Architetture a regola d'arte. Al MAXXI un focus su BBPR, Dardi, Monaco Luccichenti e Moretti Museo MAXXI, via Guido Reni 4/A, Roma

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