Diagrams. La mostra di AMO/OMA alla Fondazione Prada di Venezia

A Palazzo Ca' Corner si porta in scena un atlante visivo che racconta il potere comunicativo dei diagrammi

Se oggi progettiamo con i dati, è perché i diagrammi hanno cambiato il nostro modo di pensare. A Venezia, una mostra ne ricostruisce la storia, l'evoluzione e l'impatto sul modo in cui comprendiamo e plasmiamo il mondo. 

"Diagrams", l'esposizione allestita da AMO/OMA per Fondazione Prada nella sede di Ca' Corner della Regina, esplora il potenziale narrativo, progettuale e manipolativo, raccogliendo e organizzando oltre 300 oggetti - tra documenti rari, pubblicazioni, immagini digitali e video - realizzati tra il XII secolo e oggi.  

Le suggestive sale settecentesche diventano così il palcoscenico di una rassegna di materiali organizzati per supportare la tesi che il diagramma è una forma di comunicazione antichissima e universale, che attraversa i secoli e si adatta a qualunque mezzo, mantenendo una funzione didattica o persuasiva

Inaugurata in contemporanea con la Biennale di Venezia, la mostra nasce da una ricerca sviluppata da Rem Koolhaas insieme a Giulio Margheri, architetto associato di OMA, con la consulenza di Sietske Fransen, Max Planck Research Group Leader, Bibliotheca Hertziana - Max Planck Institute for Art History. 

Al centro del percorso curatoriale vi è quindi  il diagramma come dispositivo capace di generare significati, conoscenza e narrazioni, indipendentemente dal linguaggio verbale. Proprio perché svincolato da una lingua specifica, può rappresentare concetti complessi in ogni tempo, in ogni luogo e in ogni ambito della vita.

Un focus importante della mostra è dedicato alla pratica progettuale di AMO/OMA, che sin dagli anni Settanta integra forme diagrammatiche come strumenti architettonici. Completano il percorso i contributi di gruppi di ricerca e studi internazionali come Atmos Lab, Transsolar, Theo Deutinger e SITU Research, che operano nei campi dell'urbanistica e della progettazione sostenibile.

Foto © Elisa Scapicchio

Il pensiero di Rem Koolhaas

A raccontarne l'importanza e il processo è lo stesso Rem Koolhaas: "Le idee complesse sono quasi un piacere intellettuale, a volte anche artistico, e sono diventate un elemento trainante verso gli obiettivi che volevamo raggiungere. In questo senso, i diagrammi ci hanno aiutato molto. Attraverso la ricerca e la loro realizzazione, cercavamo di dare forma a uno spazio o di definire un'altra architettura che richiedeva molti ragionamenti e considerazioni articolate. Non ci saremmo neanche avvicinati a questo obiettivo se non avessimo scoperto una serie di diagrammi". 

"Dal mio punto di vista - continua Koolhaas -  il diagramma è uno strumento che esiste da sempre. Per esempio, nelle prime fasi della nostra ricerca abbiamo trovato diagrammi tridimensionali realizzati in Sudafrica intorno al 40.000 a.C. e mappe della costa della Groenlandia intagliate nel legno sull'isola di Ammassalik. Questo dimostra che è una forma durevole di comunicazione che si adatta a qualunque medium esista in un dato momento. E a prescindere dal medium, il diagramma assolve sempre funzioni didattiche (spiegazione) o suggestive (persuasione). In questo senso, non solo esiste di default in qualunque nuovo medium, ma è applicabile a qualunque ambito della vita umana: la moda, la religione, come anche la storia delle diseguaglianze sociali possono essere tutte interpretate in forma di diagramma. Apprezzo profondamente questa interdisciplinarità del diagramma, il suo attributo invariabile ovvero il fatto di essere indipendente dal linguaggio (le parole) lo rende una delle forme più efficaci di rappresentazione".

La mostra include i contributi di altre ricerche significative nei campi della progettazione sostenibile e dell'urbanistica, sviluppate da piattaforme internazionali come Atmos Lab e Transsolar, oltre a indagini di studi di ricerca e accademici come Theo Deutinger e SITU Research.

Il percorso espositivo in 9 temi

Antico e moderno entrano in dialogo, definendo la narrativa della mostra e stimolando, al contempo, una riflessione che intreccia forma e contenuti dei diagrammi per far emergere la significativa evoluzione della comunicazione infografica avvenuta nel XX secolo anche grazie all'influenza delle avanguardie storiche.

Sviluppata tra piano terra e primo piano del palazzo settecentesco, la mostra mette in ordine 300 oggetti, tra cui documenti rari, pubblicazioni, immagini digitali e video realizzati dal XII secolo a oggi e relativi a diversi contesti culturali e geografici.

Il filo conduttore è dettato dalle urgenze del mondo contemporaneo, tradotto in mostra in 9 temi principali - Ambiente costruito · Salute · Disuguaglianza · Migrazione · Ambiente naturale · Risorse · Guerra · Verità · Valore. A sua volta l'esposizione, organizzata attraverso una serie di vetrine disposte parallelamente nella sala centrale dell'edificio, invita il visitatore a fermarsi e leggere i dati, provando ad interpretarli nel nostro tempo.

foto: © Elisa Scapicchio

DIAGRAMS A PROJECT BY AMO/OMA
10 maggio - 24 novembre 2025

dove Fondazione Prada Venezia,
Ca' Corner della Regina, Santa Croce 2215

orari lunedì - domenica
ore 10 - 18

biglietti
intero: 12 euro 
ridotto: 9 euro

+info: fondazioneprada.org

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