Il Sostegni ter è legge. Superbonus, caro-prezzi, rigenerazione urbana: tutte le novità

Le maggiori innovazioni in ambito edilizio e i relativi approfondimenti

di Mariagrazia Barletta

Disco verde alla Camera per il decreto Sostegni-ter che diventa legge. Nel provvedimento confluiscono diverse misure sui bonus edilizi che erano contenute nel Dl Antifrodi bis. Con una modifica apportata a Palazzo Madama, il bonus alberghi è esteso all'installazione di unità abitative mobili. Piccole novità sul fronte della rigenerazione urbana. In materia di appalti si conferma l'obbligo, fino al 31 dicembre 2023, di prevedere clausole per la revisione dei prezzi nei documenti di gara. 

Ecco le principali misure (con relativi approfondimenti) contenute nel testo che ora è atteso in Gazzetta ufficiale per la pubblicazione.

Legge Sostegni ter approvata alla Camera

Superbonus e altri bonus edilizi

Il provvedimento ha inglobato i contenuti del Dl Antifrodi che hanno introdotto diverse novità in tema di bonus edilizi. Viene confermata, per lavori di importo superiore a 70mila euro, l'impossibilità di accesso al Superbonus e ad altri bonus edilizi minori se l'impresa non applica i contratti collettivi del settore edile, stipulati dalle associazioni datoriali e sindacali più rappresentative sul piano nazionale. Nessuna modifica neanche per le maxi-sanzioni per i tecnici che dichiarano il falso o omettono informazioni rilevanti nell'asseverare la congruità delle spese (anche per i bonus cosiddetti minori) e il rispetto dei requisiti richiesti dalla legge per gli interventi di efficientamento energetico e antisismici del Superbonus. Passa intatto anche l'obbligo, per i professionisti impegnati nelle pratiche del Superbonus, di stipulare polizze con massimale commisurato all'importo dello specifico intervento.

Confermate anche le tre possibilità di cessione, di cui due in modalità "controllata", ossia effettuate solo verso le banche, le imprese di assicurazione o gli intermediari finanziari, per il Superbonus e i bonus cosiddetti "minori".

Per i dettagli si rimanda all'approfondimento:
Il Sostegni ter è legge: bonus con tre cessioni, obbligatorio il Ccnl oltre i 70mila euro

Caro-materiali: obbligatorie le clausole per la revisione dei prezzi e nuovi prezzari da redigere secondo linee guida ministeriali

Fino al 31 dicembre 2023, per le procedure di affidamento dei contratti pubblici si applica l'obbligo di prevedere, nei relativi documenti di gara, apposite clausole per la revisione dei prezzi. L'obbligo, che nasce come ulteriore misura messa in campo dal Governo per affrontare il nodo dell'aumento eccezionale dei prezzi di alcuni materiali da costruzione, si applica alle procedure i cui bandi o avvisi siano pubblicati a partire dal 27 gennaio 2022 e ai contratti, che non prevedono bandi o avvisi, i cui inviti a presentare le offerte siano inviati a partire sempre dal 27 gennaio.

È prevista l'emanazione, entro il 30 aprile 2022, di un decreto del Mims, da adottare previo parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici e dell'Istat e sancita l'intesa in Conferenza Stato-Regioni, contenente le modalità da seguire per la determinazione dei prezzari regionali. In attesa della revisione dei prezzari regionali in base alle linee guida ministeriali, le stazioni appaltanti possono, sulla scorta delle rilevazioni delle variazioni dei prezzi dei materiali effettuate dal Mims su base semestrale e per i soli contratti relativi a lavori, incrementare o ridurre i prezzi delle voci contenute nei prezzari in vigore.

Con una modifica apportata al Senato, si introduce la possibilità per le stazioni appaltanti, in relazione agli accordi quadro di lavori già aggiudicati ovvero efficaci alla data di entrata in vigore della disposizione, di poter utilizzare le risultanze dei prezzari regionali aggiornati e, nelle more dell'aggiornamento, incrementare o ridurre le risultanze dei prezzari in ragione degli esiti delle rilevazioni, effettuate dal Mims su base semestrale. 

Per un approfondimento sui contenuti relativi al caro-prezzi, si veda:
• Caro-materiali: in arrivo nuovi prezzari da redigere secondo linee guida ministeriali

Rigenerazione urbana

Viene prorogato di un mese (dal 31 marzo al 30 aprile 2022) il termine che la legge di Bilancio 2022 ha concesso ai piccoli Comuni per l'invio di richieste di contributi per interventi di rigenerazione urbana. Si tratta, più nel dettaglio, delle risorse, pari a 300 milioni per il 2022, che la Manovra ha stanziato per favorire gli investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale.

Per approfondire:
• Rigenerazione urbana, valorizzazione borghi e messa in sicurezza del territorio: ecco cosa prevede la legge di Bilancio 2022

Sempre in tema di rigenerazione urbana, nell'ambito del Programma innovativo nazionale per la qualità dell'abitare (Pinqua), la norma rende disponibili 30 milioni di euro per finanziare due proposte di riqualificazione urbana per ciascuna delle provincie autonome di Trento e Bolzano.

Bonus alberghi, allargato alle unità abitative mobili

Con una modifica apportata a Palazzo Madama, il bonus alberghi è allargato all'installazione di unità abitative mobili che siano collocate, anche in via continuativa, in strutture ricettive all'aperto per la sosta e il soggiorno dei turisti, previamente autorizzate sotto il profilo urbanistico, edilizio e, eventualmente, paesaggistico, che non posseggano alcun collegamento di natura permanente al terreno e presentino le caratteristiche dimensionali e tecnico-costruttive previste dalle normative regionali di settore.

Per approfondire:
• Dl Pnrr, ok alla Camera: bonus alberghi all'80% con platea ampliata
Bonus alberghi: pubblicata la lista degli interventi ammessi

Commissione Pnrr-Pniec

Alcune novità riguardano i lavori e la composizione della Commissione Pnrr-Pniec.  Più nel dettaglio, si consente la nomina fino a un massimo di sei componenti della Commissione Via-Vas quali membri anche della Commissione Pnrr-Pniec. Si dispone che i lavori istruttori della Commissione possano svolgersi anche in videoconferenza. Inoltre, si consente alle Commissioni Via-Vas e Pnrr-Pniec di avvalersi di un contingente massimo di quattro unità di personale del Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dell'Arma dei Carabinieri.

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