In Val Pusteria l''hotel col tetto-collina su cui si scia e si pattina, il progetto firmato noa*

di Mariagrazia Barletta

Una nuova copertura ad onda, al posto dei tetti a falda, ricopre e raccorda i nuovi edifici e le preesistenze, digradando sui due lati fino a terminare nel terreno. Una sorta di collina che diventa pista da sci, di pattinaggio, campo da gioco e luogo di ricreazione e svago. Parte proprio dalla ridefinizione del tetto e delle sue funzioni, il progetto dello studio noa* per l'ampliamento dello storico hotel Falkensteiner Family Resort Lido a Casteldarne, in Val Pusteria (Alto Adige).

Sorto nel 1957 ai margini del villaggio, l'hotel è stato ampliato con l'aggiunta di nuovi spazi e funzioni con l'obiettivo di rafforzare la vocazione della struttura ricettiva, frequentata da famiglie con bambini, creando una sorta di parco giochi per i piccoli ospiti e, al contempo, un luogo di relax per i genitori.

Fotografie di © Alex Filz

«Volevamo unire vecchio e nuovo in un insieme uniforme» spiega Andreas Profanter architetto dello studio fondato da Lukas Rungger e Stefan Rier. «La nuova copertura - prosegue - ci ha consentito di raccordare tra loro i vari edifici del complesso e di collegarli con la natura circostante. Ma anche di inventare nuovi spazi, come la pista da sci, che arricchiscono l'offerta alle famiglie».

La nuova copertura «si estende per una lunghezza di 300 metri su una superficie di 4.900 metri quadrati e nella parte centrale raggiunge un'altezza di 18 metri», fa sapere lo studio in una nota. «La struttura è stata realizzata in cemento armato nella parte di nuova costruzione, mentre dove si appoggia all'edificio preesistente si è adottato un sistema di travi d'acciaio e legno. È rivestita da scandole metalliche che, come una seconda pelle, seguono perfettamente le curvature e le ondulazioni della copertura».

Fotografie di © Alex Filz

Il tetto è percorso da un sentiero ad anello da percorrere passeggiando e ospita un parco ricreativo che offre diverse stazioni per lo sport e il divertimento. Verso est la copertura è in parte occupata dalla pista da sci, lunga 163 metri e dotata di tappeto per la risalita.

«Il fondo artificiale - spiegano allo studio noa* -, ne consente l'uso tutto l'anno, come succede anche con la pista di pattinaggio, che si trova nel punto più alto della copertura. Sull'altro versante, affacciato ad ovest, si collocano un'ampia zona fitness per tutta la famiglia, una pista bobby car e un mini parco avventure sopraelevato, sotto il quale trova spazio un campo per calcio, basket e altre attività. Qui, un acquascivolo lungo 120 metri, si snoda sopra il lago fino a raggiungere un'area del piano interrato occupata da altri spazi-gioco e dalla piscina: con le sue spirali color giallo acceso, lo scivolo si staglia sul paesaggio e diventa il simbolo di una struttura tutta dedicata allo svago e all'avventura dei suoi piccoli ospiti».

Fotografie di © Alex Filz

«La nostra idea era anche quella di rinnovare l'aspetto della struttura originale», continua Wolfgang Heinz, architetto allo studio noa*, che aggiunge: «Non ci siamo quindi limitati a racchiudere sotto un'unica copertura le parti nuove e quelle preesistenti del resort, ma abbiamo anche lavorato sulle facciate per rendere omogenei i diversi elementi architettonici».

I pattern geometrici in legno naturale presenti in facciata evocano i vecchi fienili alpini. «Anche il rapporto tra il resort e il piccolo lago su cui si affaccia è stato "ridisegnato", con la creazione di una collina artificiale lungo una riva, sotto la quale trova spazio la spa per adulti. Una nuova ampia terrazza si apre sul fronte lago e la piscina, in parte coperta, si prolunga a sfioro sullo specchio d'acqua», si legge ancora nella nota.

Fotografie di © Alex Filz

Firmati noa* anche gli interni dell'hotel, sia delle addizioni che delle preesistenze. «Come per gli esterni, a guidare il progetto d'interior sono stati da un lato l'obiettivo di creare un'atmosfera giocosa e adatta ai bambini, dall'altro il richiamo all'ambiente naturale che circonda il resort», chiarisce Barbara Runggatscher, interior designer.

Fotografie di © Alex Filz

Sono state inoltre aggiunte 36 nuove camere alle 82 esistenti. Le camere comprendono una zona per i genitori e una zona per i figli, tra loro separate da un divisorio scorrevole. «Nell'area-bambini sono sempre disponibili tre letti, uno dei quali, sospeso al soffitto, è una sorta di letto-nido, ispirato al falco, che è il simbolo dell'hotel, e anche quando non è occupato diventa sempre occasione di gioco e di divertimento per i più piccoli», conclude Caterina Betti, interior architect dello studio altoatesino.

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