Con un'immagine rinnovata della Città Ideale, simbolo del Rinascimento italiano, il raggruppamento guidato da Mario Cucinella Architects, con Nishio Rent All Co. LTD, Nomura Co., LTD, Beyond Limits, Milan Ingegneria Spa, Tekser Srl, Zeranta Edutainment Srl, Gae Engineering Srl, il geologo Claudio Preci e con Yoshiki Matsuda Architects in qualità di Architect of Record, si è aggiudicato la gara - pubblicata lo scorso aprile - per rappresentare l'Italia nell'attesissima EXPO 2025, che per 6 mesi - dal 13 aprile al 13 ottobre 2025 - animerà la città giapponese di Osaka.

Nonostante le poche immagini in circolazione, appare chiarissima, infatti, la rivisitazione in chiave contemporanea della Città Ideale di Urbino, il dipinto tempera su tavola conservato nella Galleria Nazionale delle Marche a Urbino, la cui paternità è dibattuta ma assegnata, con buona probabilità, a uno dei molti artisti che gravitarono attorno alla raffinata corte urbinate di Federico da Montefeltro.

L'opera pittorica - proprio come il render del padiglione che circola in questi giorni - mostra una vasta piazza in prospettiva lineare centrica con al centro un grande edificio circolare con carattere di edificio pubblico e religioso.

Al momento, stando alle dichiarazioni del Commissario Generale per l'Italia Mario Andrea Vattani, sappiamo che il Padiglione Italia "sarà all'altezza dell'eccellenza del Made in Italy, un vero e proprio avamposto del Sistema Italia in una delle aree più ricche dell'Asia, un originale strumento di diplomazia della crescita, capace di promuovere turismo e territori, sostenere l'internazionalizzazione delle filiere produttive, attrarre investimenti e valorizzare le nostre tecnologie".

Ampio spazio alla cultura del fare e alle relazioni tra persone, dunque, principi cardine del nostro Paese tradotti in un'architettura fatta di piazza, teatro e giardini che, per la prima volta, dedicherà uno spazio anche alla Santa Sede, ormai sempre più partecipe alle attività culturali per portare in alto l'immagine italiana nel mondo, come già accaduto con il Padiglione sull'Isola di San Giorgio alla Biennale di Venezia.

Nel complesso, il padiglione incarnerà il tema chiave dell'EXPO "Progettare società future per le nostre vite", sviluppato con l'intento di essere un luogo in cui le conoscenze del mondo saranno riunite e condivise per aiutare a risolvere i problemi globali.

"Il Padiglione Italia rappresenterà una nuova idea di società e di città: un organismo vivente in cui le relazioni fra uomo, arte, ambiente e storia possano materializzarsi" - ha dichiarato l'architetto Mario Cucinella, sottolineando come questa sfida progettuale sia intesa dal team come "un'opportunità unica per la creazione di un vero e proprio palcoscenico in cui non solo mostrare - ad un pubblico globale - cultura, storia e innovazione del nostro paese, ma creare un luogo in cui tessere connessioni: per future collaborazioni, per rafforzare legami per scambi culturali, sociali ed economici".

In linea con il tema e con gli obiettivi degli SDGs, infatti, il progetto e le conseguenti scelte compositive, tecnologiche e materiche, si faranno promotori di un rinnovato equilibrio tra uomo, natura e tecnologia, trasformando l'area espositiva in un potente strumento per promuovere, ispirare azioni e instaurare nuove sinergie per lo sviluppo di un futuro più sostenibile.

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