Sta per arrivare in Consiglio dei ministri (in calendario lunedì) il Decreto Infrastrutture con modifiche al Codice degli appalti. Tra le novità attese, stando alla bozza di decreto, c'è un'estensione dell'incentivo al 2% per le funzioni tecniche svolte da dirigenti, ciò in deroga al principio di onnicomprensività della retribuzione.
Viene, inoltre, ridotta fino al limite del 3% la percentuale minima per la determinazione del limite di indennizzo delle polizze decennali che mettono al riparo la committenza dai rischi di rovina totale o parziale dell'opera o derivanti da gravi difetti costruttivi.
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Incentivo 2% ai dirigenti
Con una modifica al Codice degli appalti si interviene sull'incentivo del 2% alle funzioni tecniche svolte dal personale delle stazioni appaltanti. L'incentivo è esteso al personale con qualifica dirigenziale in deroga al regime di onnicomprensività, ossia in aggiunta allo stipendio e in deroga al principio secondo cui non possono essere previsti compensi per incarichi ulteriori.
Sempre sul fronte dell'incentivo al 2%, il decreto introduce l'obbligo di inviare l'elenco dei provvedimenti di conferimento delle funzioni tecniche e di riconoscimento degli incentivi, con cadenza almeno annuale, alle organizzazioni sindacali. A queste andrà anche comunicato anche il provvedimento di conferimento delle funzioni tecniche e di riconoscimento degli incentivi.
Polizza indennitaria
Un'altra modifica al Codice degli appalti, che agisce sulle grandi opere come quella del Ponte sullo Stretto, riguarda la stipula della polizza indennitaria decennale da parte dell'appaltatore, obbligatoria per tutti gli appalti di lavori di importo superiore al doppio della soglia eurounitaria. Polizza che ha l'obiettivo di mettere al riparo la committenza dai rischi di rovina totale o parziale dell'opera o derivanti da gravi difetti costruttivi. Più nel dettaglio, per le opere di importo superiore a 2 miliardi la percentuale minima del 20% per la determinazione del limite di indennizzo può essere ridotta fino al 3% del valore dell'opera.
Ponte sullo Stretto
Viene rideterminato, in base alla nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza 2012, il costo complessivo dell'opera e le singole voci di spesa che lo compongono, comprensivi degli eventuali oneri finanziari che si prevede di sostenere per la realizzazione e gestione dell'opera. Inoltre, la società concessionaria Stretto di Messina entra di diritto nell'elenco, tenuto dall'Anac, delle stazioni appaltanti e centrali di committenza qualificate.
Chiarimenti sul subappalto
Arriva un chiarimento all'articolo 119, comma 20 del Codice degli appalti, secondo cui le stazioni appaltanti rilasciano i certificati necessari per la partecipazione e la qualificazione all'appaltatore, scomputando dall'intero valore dell'appalto il valore e la categoria di quanto eseguito attraverso il subappalto. Inoltre, i subappaltatori possono richiedere alle stazioni appaltanti i certificati relativi alle prestazioni oggetto di appalto eseguite. Queste disposizioni, viene chiarito, continuano ad applicarsi ai procedimenti in corso.
Per procedimenti in corso si intendono le procedure e i contratti per i quali i bandi o gli avvisi con cui si indice la procedura di scelta del contraente siano stati pubblicati prima della data di entrata in vigore del Correttivo al Codice degli appalti (31 dicembre 2024), ovvero, in caso di contratti senza pubblicazione di bandi o avvisi, le procedure e i contratti in relazione ai quali, alla medesima data, siano già stati inviati gli avvisi a presentare offerte.
Anas e Rfi esclusi dal versamento al Csllpp per l'esame dei progetti e dei documenti di fattibilità delle alternative progettuali
Lo schema di Dl esclude l'Anas e Rfi dal nuovo onere, introdotto dal Dl Pa, fissato per chi sottopone al Consiglio superiore dei lavori pubblici i progetti di opere e documenti di fattibilità delle alternative progettuali. Si tratta del versamento pari allo 0,3 per mille dell'importo complessivo del quadro economico relativo al progetto o della stima sommaria dei costi contenuta nel documento di fattibilità delle alternative progettuali, fino ad un importo massimo di 100mila euro.
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