Sono stati svelati pochi giorni fa, a Milano, i vincitori della quarta edizione del Design Warm Contest, il concorso ideato da Scirocco per scovare nuove voci del design italiano attraverso il progetto di innovativi radiatori e scaldasalviette, di cui l'azienda è leader di settore.

L'obiettivo di questa edizione 2025 era la realizzazione di uno scaldasalviette bello da vedere ma capace di integrare aspetti innovativi, sia estetici che tecnici, per rispondere alle esigenze dei clienti in ambito hospitality, ossia hotel, resort, relais, ecc.

Aperta a studenti e professionisti, senza alcun limite d'età, l'iniziativa, con il patrocinio, per il quarto anno consecutivo, di ADI Associazione per il Disegno Industriale, ha visto la partecipazione di professionisti e studenti provenienti da tutta Italia, ma i vincitori assoluti - uno per la categoria professionisti e l'altro per quella riservata agli studenti - sono stati due, i quali, oltre a ricevere il premio in denaro, potrebbero vedere realizzato il loro progetto!

Per la sezione professionisti, la vetta del podio spetta a VEA, soluzione raffinata della designer Simona De Fazio, che ha colpito noi della giuria per la sua forma elegante mai vista sul mercato.

La categoria studenti ha invece visto trionfare SPACE UP, creato dalle studentesse del NID - Nuovo Istituto Design di Perugia, Maria Giulia Ferroni e Maria Claudia Scopetti, che ha interpretato lo scaldasalviette come un'architettura sospesa.

Menzione speciale, infine, agli studenti dell'Università IUAV di Venezia, che, in quattro edizioni del concorso hanno partecipato iscrivendo ben 35 progetti, 6 dei quali arrivati nella shortlist dei finalisti e distinguendosi per l'impegno costante e la qualità dei progetti presentati.

"Siamo rimasti davvero piacevolmente colpiti dai progetti che studenti e professionisti ci hanno presentato in questa edizione del concorso - hanno commentato Sabrina Mora e Filippo Arbellia, amministratori e soci di Scirocco. - In molti casi soluzioni estremamente creative, come quelle che hanno vinto il contest, e che pensiamo possano avere un reale riscontro da un punto di vista progettuale e realizzativo e con concrete possibilità di successo come soluzioni innovative e funzionali per il mondo dell'hotellerie e dell'ospitalità nel suo complesso".

Vediamo nel dettaglio i progetti vincitori

VEA, un origami elegante e scultoreo

VEA, realizzato dall'interior designer Simona De Fazio, è un termoarredo ispirato all'arte dell'origami modulare, che traduce il linguaggio delle pieghe in una superficie scultorea capace di diffondere calore in modo avvolgente.

Realizzato in alluminio ad alta conducibilità termica è disponibile in due dimensioni pensate per adattarsi a diverse proporzioni della stanza da bagno hospitality.

Disponibile con sistema di riscaldamento misto, combinando funzionamento idraulico ed elettrico, il radiatore è dotato di una funzione di asciugatura rapida per salviette e tessuti e con il controllo remoto tramite app consente agli utenti di gestire facilmente il riscaldamento anche a distanza.

SPACE UP, un'altalena che riscalda 

SPACE UP, creato dalle studentesse del NID - Nuovo Istituto Design di Perugia, Maria Giulia Ferroni e Maria Claudia Scopetti, è un termoarredo il cui concept trae ispirazione dai nidi degli uccelli tessitori, vere architetture sospese realizzate con fili intrecciati d'erba.

A partire da questa immagine, prende quindi forma un oggetto che non aderisce semplicemente alla parete, ma ne interpreta il ruolo, trasformandola e ridefinendola, introducendo una dimensione tridimensionale che arricchisce la percezione visiva e funzionale del calore.

Il radiatore è formato da un corpo circolare in metallo al cui interno è integrata una resistenza elettrica. 
Il calore viene, poi, diffuso attraverso una corda in tessuto di poliestere conduttivo, che richiama volutamente il tema dell'intreccio.

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