Servizi di architettura e ingegneria, ok all'anticipazione del prezzo

Senza superare, però, la soglia del 10% del compenso

di Mariagrazia Barletta

L'anticipazione del prezzo, già prevista per le imprese negli appalti di lavori, viene estesa anche anche ai professionisti che si aggiudicano contratti di servizi di architettura e ingegneria. A prevederlo è un emendamento approvato ieri durante l'esame del Dl Infrastrutture (Dl 73 del 2025) nelle commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera.

Per i servizi di architettura e di ingegneria, l'emendamento elimina il divieto - contenuto nel Codice degli Appalti - di estensione del meccanismo dell'anticipazione del prezzo, che per le imprese è del 20% sul valore del contratto, ma può arrivare anche al 30%.

La percentuale massima di anticipazione del compenso sarà, però, molto più bassa per i professionisti. Non potrà, infatti, superare la soglia del 10%. Nei documenti di gara dei Sia, dunque, potrà «essere prevista un'anticipazione del prezzo fino al 10 per cento, nei limiti delle disponibilità del quadro economico».

La nuova norma, che dovrà attendere la conversione in legge del Dl per diventare operativa, non specifica i tempi per la corresponsione dell'anticipo che, invece, sono delineati per le imprese e fissati in «15 giorni dall'effettivo inizio della prestazione, corrispondente alla consegna dei lavori». Comunque, per come è scritto l'emendamento, i 15 giorni dovrebbero valere anche per i professionisti: bisognerà capire da quando scatta l'inizio della prestazione.

Va ricordato anche che l'anticipazione del prezzo già valeva anche per la parte della progettazione nell'appalto integrato. Secondo, infatti, l'articolo 125 del Codice degli Appalti (Dlgs 36 del 2023), l'anticipazione del prezzo, nell'appalto integrato, è calcolata e corrisposta distintamente per la progettazione e per l'esecuzione dei lavori. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

pubblicato il: