Vivere la spiaggia in modo più dinamico, accogliendo il nuovo flusso turistico che da alcuni anni sta caratterizzando il territorio del Sulcis ma rispettando le peculiarità del territorio. Così il team di InFormale - gruppo di giovanissimi architetti con sede a Milano - vince il concorso di idee per la riqualificazione della spiaggia di Funtanamare con una proposta che inserisce coerentemente la spiaggia all'interno di un circuito di cammino che negli ultimi anni ha incentivato il turismo nella zona.
Partendo da un'interpretazione consapevole e lungimirante del contesto, il progetto propone una visione nuova e basata sull'intreccio tra dimensioni spaziali, sociali ed ecologiche.
L'intervento ruota, infatti, attorno alla gestione della stagionalità, che trova espressione attraverso l'introduzione di dispositivi mobili e adattabili, "petit objets" che mutano funzione e forma seguendo le diverse esigenze delle stagioni, rendendo l'uso della spiaggia flessibile e modulare.

Stravolgere la consuetudine per innescare nuove e possibili visioni future
Partendo da una nuova strategia di accesso alla spiaggia, oggi strettamente legato all'uso dell'automobile, il progetto propone un percorso pedonale e ciclabile che collega il centro di Gonnesa al mare, attraversando la palude e la pineta. Lungo la costa, invece, una lunga passerella estiva corre parallela al parco dunale, proseguendo fino alla spiaggia di Plagemesu, a cui si aggiungono camminamenti perpendicolari agli esistenti che danno vita a un sistema integrato di fruizione. Ne deriva un'immagine di Fontanamare trasformata in un luogo capace di coniugare turismo lento, valorizzazione del paesaggio e memoria storica.
Superando il limite del canale, infatti, il nuovo attraversamento pedonale riattiverebbe l'area mineraria mettendola in dialogo diretto con la spiaggia. La piattaforma esistente sarebbe reinterpretata come fulcro delle attività permanenti, con le piccole installazioni distribuite lungo il territorio circostante per creare nuove connessioni e opportunità senza compromettere la tutela ambientale. Attraversando le dune, i camminamenti leggeri condurrebbero alla spiaggia, mentre elementi lignei proteggerebbero la sabbia dall'azione antropica, favorendone l'accumulo naturale.
La nuova piattaforma ospiterebbe, così, le principali funzioni e servizi balneari, raccolti sotto una copertura leggera in acciaio e vetro in armonia con i materiali tradizionali, come la terra cruda pisé. Qui troverebbero spazio un infopoint circolare dedicato agli sport acquatici e al turismo sostenibile, depositi per attrezzature sportive, il blocco servizi con cabine e docce, e un bar-ristorante pensato per funzionare tutto l'anno grazie a pareti mobili che garantiscono protezione dalle intemperie.
Infine, tre leggere gabbie metalliche offrono spazio per il deposito di attrezzature sportive, concessioni e altri materiali legati alla spiaggia, oltre al blocco servizi, comprendente cabine e docce.


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