Dopo la presentazione del nuovo ciclo curatoriale e l'annuncio del tema "NATURE", Biennale Architettura Pisa 2025 apre ufficialmente la Call to Action per selezionare i progetti che saranno esposti nel centro storico della città toscana, dal 10 ottobre al 16 novembre. Progettisti, ricercatori e studenti sono invitati a proporre lavori capaci di confrontarsi con le urgenze ambientali e sociali del nostro tempo, esplorando il rapporto tra natura, spazio costruito e forma urbana secondo una prospettiva sistemica, etica ed ecologica.
La Biennale parte dalla convinzione che «la specie umana è solo un tassello di un mosaico più ampio costituito dalla Natura, con la quale dovrà rapportarsi cercando di raggiungere un nuovo equilibrio», orientando la progettazione verso una nuova connessione e alleanza più solida tra architettura, contesto e paesaggio.
Il tema dell'edizione 2025 si sviluppa in sei sezioni di ricerca - dai sistemi ecologici ai luoghi della cultura, dal paesaggio dell'acqua all'architettura specialistica, dai luoghi di produzione alle connessioni tra città e natura - che delineano il quadro articolato entro cui presentare quattro categorie di contributi:
- A. Progetti e realizzazioni,
- B. Progetti ideati esclusivamente per la biennale,
- C. Ricerche e studi universitari,
- D. Video e/ o foto riferiti ai temi della biennale
Ogni partecipante - singolo o in gruppo - può inviare fino a tre proposte, corredate da portfolio, breve descrizione e curriculum, selezionando una delle sei sezioni tematiche.
Le proposte saranno esposte per tutta la durata della Biennale e inserite nel catalogo della VI edizione.
indice dei contenuti
Il tema: Nature
La sesta edizione della Biennale parte dalla consapevolezza che l'architettura, oggi più che mai, è chiamata a misurarsi con le trasformazioni ambientali, climatiche e sociali. L'impatto dell'uomo sul territorio impone un ripensamento profondo dei modelli insediativi, degli spazi collettivi e delle relazioni tra costruito e contesto, in un'ottica di riequilibrio sistemico.
I modelli tradizionali della città e della società urbana sono da ripensare con un approccio interscalare e multidisciplinare. La priorità è la salute delle persone, considerando la natura come strumento attivo di prevenzione in relazione all'ambiente vissuto. L'obiettivo è promuovere risposte sociali, economiche, energetiche, ecologiche e ambientali in grado di guidare le trasformazioni della città nel lungo periodo.
Un processo che richiede, come si legge nel bando, «una conversione ecologica che impone l'abbandono di quanto sembrava normalità», e che presuppone «una visione sistemica, al tempo stesso ecologica ed etica», verso un riposizionamento più consapevole dell'essere umano nel quadro più ampio della Natura.
Le sei sezioni di indagine
Nature sarà affrontato con uno sguardo aperto e con argomenti di ampio respiro interconnessi e fortemente determinanti nella qualità della vita delle persone. Vediamoli insieme:
1. SISTEMI ECOLOGICI
A causa dell'aumentata pressione sull'ecosistema generata dall'antropizzazione, questa sezione vuole riflettere sulle potenzialità delle cosiddette "infrastrutture verdi", come aree interconnesse all'interno del tessuto urbano, una vera rete continua di natura come elemento fondamentale nelle nostre città e funzioni positive dal punto di vista energetico, ecologico, sociale ed economico. Così, i servizi ecosistemici forniti dalle aree verdi, aumentando le aree boschive, le aree attrezzate, le aree ecologiche ecc., sostengono l'integrità ambientale delle città e proteggono la salute pubblica dei cittadini, rappresentando un efficace strumento di progettazione ai fini di uno sviluppo sostenibile dei tessuti costruiti.
2. LUOGHI DELLA CULTURA
Tutti gli spazi della diffusione del sapere sono presidi di democrazia e avanzamento dell'umanità, ambienti che dobbiamo considerare sempre più accessibili a chiunque per una maggiore cultura, istruzione e consapevolezza. La sezione riflette sul ruolo della natura in tutti gli spazi della cultura, a qualsiasi livello, dall'insegnamento, alla divulgazione, alla esposizione, all'archiviazione, indagando sul possibile rapporto tra un'architettura così specifica ed esclusiva e il contesto ambientale in cui è inserita, per comprendere possibili indirizzi verso una inclusività "ambientale".
3. NATURA E LUOGHI DELLA PRODUZIONE
Le architetture del lavoro rappresentano i luoghi in cui l'uomo vive la maggior parte delle sue giornate condividendo condizioni e relazioni. Pertanto, dovrebbero essere spazi sicuri, innovativi e di qualità: uffici, fabbriche, aree industriali dovrebbero perseguire l'apertura al contesto, al paesaggio, all'ecologia dei materiali, al verde, alla cura delle persone valorizzando il benessere collettivo di fruitori.
4. CONNESSIONI TRA CITTÀ E NATURA
Tutte le attività umane sono condizionate dal fatto che le persone convivono insieme nei contesti urbani. Con l'evoluzione della società e lo svilupparsi di diversi modi di abitare - con la conseguente modifica degli spazi collettivi - appare evidente, oggi, che la funzione principale all'interno del complesso sistema uomo/natura vada svolta dagli spazi pubblici aperti, luoghi di appartenenza ed emancipazione sociale, ma anche modelli sempre più sostenibili.
5. LUOGHI DELL'ACQUA
"L'acqua è da sempre un elemento in grado di determinare lo sviluppo delle città e influenzarne la storia". Fiumi, canali, laghi e soprattutto il mare rappresentano un fondamento per la difesa del suolo, secondo canoni aggiornati al cambiamento climatico, che coinvolgono le trasformazioni urbane, indirizzate alla sostenibilità, alla conservazione di valori e identità, al disegno del territorio, ma anche alle politiche di rigenerazione urbana e paesaggistica.
6. NATURA E ARCHITETTURA SPECIALISTICA
Il benessere di ogni individuo è fortemente connesso alla sua capacità di disporre di un sistema diffuso, che consenta ad ognuno di vivere in ambienti armonici con il proprio essere. Benessere che è necessario ritrovare nelle architetture specialistiche, come gli ospedali o altri luoghi della salute e della cura alla persona, la cui progettazione rappresenta una sfida sui temi di tecnologia e funzionalità, qualità e natura, rapporto con il contesto, il paesaggio e l'ambiente.
Come partecipare
Le candidature, con allegato il portfolio con immagini, un testo esplicativo, un breve curriculum e la liberatoria, dovranno arrivare all'indirizzo mail [email protected] entro il 18 giugno 2025. Il file, in formato pdf, non dovrà superare i 15 Mb e dovrà essere nominato Cognome.Nome_ Titolo.
Cronoprogramma Call
Scadenza invio domanda di partecipazione: 18 giugno 2025
Invio comunicazione selezionati: 28 giugno 2025
Invio del materiale per la pubblicazione: 31 luglio 2025
Invio del materiale per la mostra: 15 settembre 2025
Regolamento
Bando Call to Action 2025
Invia la tua proposta a: [email protected]
Oggetto email: VI Biennale di Architettura di Pisa - domanda di partecipazione
Ulteriori info e aggiornamenti su
biennaledipisa.com / call to action 2025
IG biennale_architettura_pisa
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