“Accartocciati”, Plexiglass d’autore

La collezione di sculture da parete di Lorenzo Viscidi, in arte Bluer.

Di Camilla Turchetti

L’artista afferma che “il blu, quando è mescolato con altre tonalità dello stesso, riesce a dare l’idea che non ci sia un confine. Altri colori sono affascinanti, come per esempio una macchia arancione, ma attirano l’attenzione dell’osservatore in un punto dato dal colore stesso. Uno sfondo blu invece, lavorato in un modo particolare, ti dà l’impressione che sia una porzione di qualcosa che non abbia una fine e che sia sempre grande. Un pezzo di blu è come un pezzo di mare, di cielo e in sintesi d’infinito”.


La ricerca cromatica di Bluer, a partire dai primi anni ’90, nasce proprio da studi e sperimentazioni sul colore “blu”, un blu elettrico, energetico con il quale si è guadagnato l’appellativo di “pittore del blu”.
Queste sperimentazioni di forme nuove approdano a partire dal 2005 alle opere e installazioni in plexiglas, nelle quali la ricerca sulle forme e i colori si fondono a quelle sulla luce.

     
Il lavoro di Bluer è il risultato della sua forza meditativa, di un processo intuitivo e di una conoscenza innata della materia, considerando la trasparenza del plexiglas come mezzo per esprimere un messaggio etico, una sorta di omaggio alla bellezza della forma in sé, che rende immanente l’indicibile, e che traduce in apparenza tridimensionale e in acquose trasparenze il linguaggio alieno del pensiero astratto. Nei suoi Accartocciati egli guarda ovviamente alla lezione dell’espressionismo informale, che in Bluer ha trovato nello specifico le sue risposte in una materia solidissima e praticamente indistruttibile, ma caratterizzata da un’estrema maneggevolezza se viene lavorata a caldo, più o meno come avviene con la pasta del vetro, a cui peraltro si avvicina molto dal punto di vista delle trasparenze e delle potenzialità cromatiche.

Tuttavia il plexiglas conserva il suo rapporto con il calore anche quando si definisce in forma solida, apparendo elastico, leggero, potenzialmente ancora mutevole, e comunque ben lontano dalla fragilità e dalla glaciale e irreversibile rigidezza del vetro.
Come Bluer riesca a manipolare il plexiglas, rimane piuttosto misterioso: velocemente di sicuro, perché la materia deve essere lavorata quando è ancora calda.
Bluer, governando la luce, le forme, i colori, immette una parte della sua anima nelle sue creature.

Info: http://shop.theinteriordesign.it/product/accartocciati-2411-8710/

Photo: courtesy Bluer

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