di Eleonora Bosco
L’affascinante raffigurazione del connubio tra tecnologia e costruzione è uno dei temi più scandagliati degli ultimi tempi.
Artefici di questo progetto assolutamente unico, sono due componenti del Laboratory for creative design (LCD), Yu Lei e Xu Feng.
Con i suoi 8,08 m di lunghezza e 2,80 m di altezza, questo elemento è stato proclamato il più grande padiglione di architettura al mondo stampato in 3d, aggiudicandosi di recente il Guinness world record.Ebbene si, la protagonista indiscussa in questo caso è una nuova tecnologia innovativa applicata anche all’architettura, la stampa 3d.
La presentazione della straordinaria struttura denominata “Vulcano” è prevista, infatti, all’interno della manifestazione della Beijing design week 2015 a Parkview Green. Le 1023 unità stampate e assemblate per creare questo elemento, rompono senza dubbio gli schemi delle tradizionali tecniche costruttive. O meglio, rappresentano un evoluzione di quest’ultime, in cui elementi creati in maniera digitale si adoperano e si legano per formare, sempre digitalmente, una struttura reale e fisicamente esistente. E’ proprio questo il passaggio sorprendente e allo stesso tempo assolutamente affascinante. Tutto ciò che pensiamo potrà essere tendenzialmente “stampato”.
Il concetto alla base è quello di riuscire a creare nuove realtà, anche in campo architettonico e combinare sinuosamente opere digitali, arte e nuovi metodi di fabbricazione. Anche il nome non è una scelta casuale, ma indirizzata ad esprimere sia visivamente che metaforicamente una nuova possibile esplosione costruttiva.
Esteticamente la struttura richiama alla mente proprio la nuvola creata durante un eruzione vulcanica e viene associata anche al nome dei Dio romano del fuoco.
L’estenuante e faticoso lavoro è stato ripagato dall’eccellente posizione riconosciuta nel design cinese e internazionale, riuscendo così a realizzare fisicamente un idea finora mai sperimentata. A questi livelli, l’incredibile architettura rappresenta perciò motivo di estremo orgoglio e incrementa lo spirito innovativo nel ricercare nuove direzioni possibili e tecniche costruttive.
L’intento della LCD è proprio mirata a creare una nuova piattaforma multidisciplinare in cui testare, verificare ed esplorare tecnologie e metodologie ancora poco applicate all’architettura.
La molteplicità delle materie toccate, permette di combinare tecnologia e arte, influenzandosi e completandosi a vicenda.
Info: www.bjdw.org
Photo: Courtesy LCD e BJDW
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