Triennale Milano ospita architettura, design e "pensieri instabili" di Franco Raggi

In mostra le opere selezionate dall'architetto con la curatela di Marco Sammicheli e Francesca Pellicciari e l'allestimento dello studio Piovenefabi

Ha aperto le porte al pubblico - e sarà visitabile fino al 13 aprile - la mostra "Franco Raggi. Pensieri instabili", un grande racconto monografico, a cura di Marco Sammicheli e Francesca Pellicciari, attorno alla figura dell'architetto milanese classe 1945 che fece parte del gruppo Radical Design e collaborò con Studio Alchimia, insieme ai fratelli Guerriero, Alessandro Mendini, Ettore Sottsass jr, Michele De Lucchi e tanti altri.

Se il MAXXI di Roma con "Architettura instabile"  - curata da Diller Scofidio + Renfro - concentra l'attenzione sul mondo in continuo movimento in cui viviamo, in Triennale Milano "Franco Raggi, Pensieri instabili" si focalizza sulle elaborazioni della mente dell'architetto, designer e intellettuale attivo sulla scena italiana e internazionale da oltre 50 anni.

Partendo proprio dai suoi pensieri - instabili e mutevoli, appunto - l'allestimento in Triennale curato dallo studio Piovenefabi - dà forma a un grande racconto che racchiude oggetti, progetti, disegni e film.

Alla domanda "Da dove nasce questa tua capacità di attraversare ambiti così eterogenei", durante l'intervista della curatrice e storica di architettura Francesca Pellicciari, Franco Raggi rispose così: "Forse dal non sapere bene da che parte stare. Quando ho finito l'università, ho subito iniziato a scrivere, perché non volevo finire in uno studio di architettura a fare il "tira righe". Certo, imparare il mestiere è importante, ma credo che, prima di farlo, sia fondamentale capire perché lo fai". 

Il percorso di mostra ripercorre le tappe fondamentali del suo lavoro nei campi del design di prodotto, dell'allestimento, degli interni, del disegno, e dell'editoria legata al dibattito sul ruolo dell'architettura nella società. 

Le opere, selezionate dallo stesso architetto, ne descrivono la vita e la storia professionale, con particolare attenzione verso i tanti momenti in cui è entrato in contatto con Triennale Milano, a partire dal 1973, anno che lo vide protagonista della XV edizione dell'Esposizione Universale.

Foto Delfino Sisto Legnani - DSL Studio © Triennale Milano

L'allestimento e il percorso espositivo di Piovenefabi

Curato dallo studio Piovenefabi, il progetto allestitivo rappresenta una sperimentazione dedicata al display del design.

Entra in scena una roulotte, attraverso la quale si accede a una grande tenda nella quale sono rappresentate le diverse anime della carriera di Franco Raggi. Da un lato quella di architetto e progettista, esplicitato da una costruzione a pannelli contenente una serie di fotografie dedicate al suo lavoro con lo spazio, tra cui case e architetture d'interni e da una sezione con alcuni oggetti, come lampade, sedute e complementi d'arredo; dall'altro il suo impegno nell'ambito delle riviste, che mette in primo piano le copertine di  "Casabella" e "MODO", oltre a disegni, taccuini ed estratti dalla sua vastissima produzione scritta.

L'ultima parte è dedicata ai disegni, alle sue sperimentazioni grafiche e di allestimento e alla Tenda Rossa del 1974, a cui si aggiunge un film inedito, realizzato da Francesca Molteni, in cui Franco Raggi si racconta prima persona.

FRANCO RAGGI. PENSIERI INSTABILI
7 febbraio - 13 aprile 2025

dove
Triennale Milano,
viale Alemagna 6, Milano

Orari
martedì - domenica | ore 10.30 - 20.00
(ultimo ingresso alle 19.00)

Biglietti
intero: 15 euro | ridotto: 12 euro

+info: triennale.org

La Tenda rossa dell'architettura, tessuti dipinti e cuciti a mano,1975. Courtesy FRAC Centre-Val de Loire Collection, Orléans.

Disegno assonometrico dello showroom Granciclismo (conDaniela Puppa), 1988. Courtesy Archivio Franco Raggi

© RIPRODUZIONE RISEVATA

pubblicato il:

feb 07
apr 13

Triennale Milano ospita architettura, design e "pensieri instabili" di Franco Raggi In mostra le opere selezionate dall'architetto con la curatela di Marco Sammicheli e Francesca Pellicciari e l'allestimento dello studio Piovenefabi
Triennale Milano, viale Alemagna 6, Milano

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