A partire da oggi, 17 marzo, il Politecnico ospita una mostra dedicata all'opera e al pensiero di Carlo De Carli, tra i principali protagonisti dell'architettura e del design italiano del secondo dopoguerra e primo vincitore del Compasso d'Oro nel 1954.
Curata da Lola Ottolini · Margherita De Carli · Claudio Camponogara · Gianni Ottolini e Roberto Rizzi, l'esposizione racconta con un taglio originale l'attualità e la profondità del pensiero di De Carli, mettendo in luce il suo approccio sperimentale all'uso di materiali tradizionali e nuovi al massimo delle loro potenzialità.
La mostra, intitolata "CARLO DE CARLI COROLLARIO", prende ispirazione dai numerosi approfondimenti teorici che lo stesso De Carli definiva appunto "corollari": tasselli di riflessione ricomposti per restituire una visione completa del suo metodo e della sua ricerca progettuale.
Percorrendo la sala Spazio mostre Guido Nardi, il visitatore ritroverà una serie di filoni narrativi, ciascuno dedicato a un preciso aspetto della sua filosofia progettuale: Il pensiero e le parole · Il regalo della pittura · Corrispondenze di sensi · Attualità dei mobili · Trame espositive · Ricerca in architettura · Il progetto del mobile · L'insegnamento e la scuola.
Analizzando arredi, disegni, modellini, dipinti e ciclostilati originali delle lezioni consegnati ogni giorno agli studenti, emerge con evidenza la precisione del tratto di De Carli nella definizione delle forme di architetture e degli oggetti d'arredo, e soprattutto l'idea fondativa di Spazio Primario, un luogo in cui "solo l'azione dell'uomo e la sua relazione con l'ambiente e con l'oggetto ne definiscono il senso".
Secondo il suo pensiero, infatti, piccoli e grandi oggetti meritavano la stessa sensibilità e sforzo progettuale, guidati dall'attenzione ai gesti quotidiani e al vissuto di chi ne avrebbe fatto uso. A cambiare, sempre secondo De Carli, erano solo gli aspetti funzionali e le possibili declinazioni materiche ed estetiche.
Insieme agli oggetti, sarà esposto per la prima volta un corpus di documenti originali e inediti, tra cui gli editoriali scritti per le riviste da lui dirette - Il Mobile Italiano (1957-1960) e Interni (1967-1971) - fino a biglietti, lettere e disegni di amici e colleghi come Carlo Mollino, Gio Ponti, Luigi Moretti, Lucio Fontana, Roberto Sambonet, Marco Zanuso, Giovanni Muzio e Mario Sironi.
La mostra, visitabile fino al 7 maggio, è realizzata con il patrocinio dell'Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Milano e di ADI Lombardia
Carlo De Carli nel suo studio, 1940
CARLO DECARLI COROLLARIO
17 marzo - 7 maggio 2025
dove Politecnico di Milano,
via Ampère 2,
Spazio mostre Guido Nardi,
Edificio 11, piano terra
+info: carlodecarli.com • instagram/carlodecarliofficial
Carlo De Carli | Schizzo prospettico del soggiorno di casa Galli a Cirimido, 1948-1950
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I 'corollari' di Carlo De Carli: metodo e ricerca progettuale in mostra al Politecnico di Milano A cura di Lola Ottolini, Margherita De Carli, Claudio Camponogara, Gianni Ottolini e Roberto Rizzi
Politecnico, via Ampère 2, Milano