È pronto per essere sviluppato il concept di Frigerio Design Group, che trasformerà la ex centrale di Fusina, sulla laguna di Venezia, in un centro socio-culturale per il territorio.

Frutto di un concorso bandito da Enel - che si impegna a riconvertire tutti gli impianti a carbone presenti sul territorio italiano in strutture ecosostenibili, entro il 2025 - Resilience Lab Grid intende, infatti, trasformare la centrale in un esempio positivo per la rigenerazione e la tutela dell'ecosistema.

"I nuovi spazi dell'energia sono pensati per rigenerare l'ambiente, valorizzare l'identità e l'immagine dell'azienda, ma al tempo stesso per generare un maggior senso di appartenenza della comunità" - afferma Enrico Frigerio - "Coniugare natura e persone, industria e ambiente, innovazione e tecnologia, espressione di una nuova cultura imprenditoriale. Condividere valori per generare valore!".

È l'elemento geometrico naturale del "frattale" il fattore ispiratore del progetto, che prevede di trasformare gli spazi della ex centrale in un luogo di condivisione, aperto al pubblico e alla comunità, con l'obiettivo di promuovere attività all'insegna della sostenibilità, stimolando la rigenerazione e lo sviluppo socio-culturale ed eco-sostenibile della laguna veneziana.

Si tratterà quindi di un'inversione di marcia rispetto all'utilizzo delle risorse praticato fino a questo momento e che, ormai, sono prossime all'esaurimento. In questo senso, qui, i luoghi dell'immaginario del paradigma del consumo si tramutano per essere indagati, intraprendere nuove strade e valutare nuove opzioni per il futuro collettivo.

Dal frattale all'architettura nZEB 

Il progetto trova spazio al confine tra laguna e campagna, tra acqua e terra, ispirato proprio dai colori e dalla natura del luogo: i "frammenti" di campi e coltivazioni vengono reinterpretati astrattamente in elementi geometrici che rivestono edifici ed impianti, sottoforma di pannelli che, sotto i raggi del sole, riflettono l'ambiente circostante, in un gioco di vibrazione di luce e riflessi, che crea dei volumi eterei e leggeri.

Partendo dal concetto del frattale - elemento geometrico naturale, la cui forma è invariante nel cambiamento della scala delle lunghezze - il progetto di Frigerio mostra una struttura basata su un sistema modulare e implementabile, con edifici di dimensioni differenti a seconda delle funzioni, ma con le medesime caratteristiche. Tutti gli interventi sono pensati con componenti prefabbricati, realizzati con "cool materials", riciclati e riciclabili, ad elevata riflettanza solare, per contribuire ad un abbassamento del surriscaldamento ambientale.

Nucleo centrale generatore e cabina di regia dell'intero sistema è l'Enel Pavilion, luogo di accoglienza, informazione e promozione dei valori aziendali di sostenibilità ambientale, economia circolare e innovazione, nell'ottica di un percorso virtuoso nel campo della riduzione dell'impronta ecologica.

Ancora una volta un progetto nZEB (nearly Zero Energy Building), ormai consuetudine dello studio, basato su edifici smart e bioclimatici, che massimizzano gli aspetti energetici passivi per ridurre al minimo gli apporti energetici attivi attraverso l'utilizzo di energia da fonti rinnovabili.

Infine, a giocare un ruolo chiave nel contesto lagunare è la vegetazione, che diventa l'anello chiave per un armonico dialogo tra il complesso industriale e l'ambiente naturale. Ricostruire i paesaggi lagunari delle barene diventa quindi un'occasione per raccontare il territorio, promuovendone l'aspetto educativo e contribuendo, al contempo, all'abbassamento dell'isola di calore, alla mitigazione del rumore e all'ottimizzazione del microclima locale.

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