Nuovo Codice Appalti, dal Mit le istruzioni per compilare il Dgue (Documento di gara unico europeo)

Il ministero delle Infrastrutture ha pubblicato le linee guida per la compilazione del formulario del Documento di gara unico europeo (Dgue), ossia il modello auto-dichiarativo previsto in modo standardizzato a livello europeo, con il quale l'operatore economico dichiara il possesso dei requisiti di carattere generale e speciale. Il documento del Mit aggiorna le istruzioni alle disposizioni del nuovo Codice degli Appalti (Dlgs 36 del 2023).

Il nuovo Codice introduce il Dgue all'articolo 91, secondo cui l'operatore economico che partecipa ad una procedura per l'aggiudicazione di un appalto presenta (utilizzando la piattaforma di approvvigionamento digitale messa a disposizione dalla stazione appaltante) - unitamente alla domanda di partecipazione, all'offerta e ad ogni altro documento richiesto per la partecipazione - il Documento di gara unico europeo (Dgue) redatto in forma digitale in conformità al modello di formulario approvato con regolamento della Commissione europea.

Dunque, nell'ambito del nuovo quadro normativo, le linee guida forniscono agli operatori economici, alle stazioni appaltanti e agli enti concedenti indicazioni per la corretta compilazione del Dgue nel formato digitale. Il Dgue - ricorda il ministero - deriva dalle specifiche tecniche per la definizione del Dgue elettronico italiano pubblicate da AgID il 31 luglio 2021 (con successivi aggiornamenti).

«Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti, nelle more del tempestivo aggiornamento degli allegati delle menzionate Linee guida di AgID e del conseguente recepimento delle modifiche da parte degli stessi, continuano a utilizzare la modulistica attualmente in uso», chiarisce il comunicato del ministero..

Per le procedure di cui all'articolo 50, comma 1, lettere a) e b) del Codice, di importo inferiore a 40mila euro, in cui rientrano anche i servizi di ingegneria e architettura, la nuova normativa prevede che gli operatori economici attestino il possesso dei requisiti con dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà. «Atteso che anche il Dgue consiste in una dichiarazione avente i requisiti di cui all'articolo 47 del d.P.R. 445/2000, in tali fattispecie, la stazione appaltante ha facoltà di scegliere se predisporre un modello semplificato di dichiarazione oppure se adottare il Dgue, privilegiando esigenze di standardizzazione e uniformità», chiarisce ancora il ministero.

La compilazione del Dgue è effettuata attraverso la piattaforma di approvvigionamento digitale conformemente alle specifiche tecniche emanate da AgID che definiscono il modello dei dati e le modalità tecniche di definizione del Dgue europeo elettronico italiano in formato strutturato XML, conforme al modello dati definito dalla Commissione europea.

Nota protocollo 6212 del 30 giugno 2023,
con la quale il ministero dà indicazioni sulla corretta compilazione del Dgue nel formato digitale.

Nota protocollo 6213 del 30 giugno 2023.
Con riferimento alla programmazione dei lavori pubblici e degli acquisti di forniture e servizi, per l'anno 2023, continuano a valere le modalità dell'applicativo informatico - Servizio contratti pubblici - SCP di cui all'articolo 21 del Dlgs. n. 50/2016. L'applicativo - fa sapere il ministero - sarà prossimamente aggiornato per consentire la tempestiva impostazione, predisposizione e redazione della programmazione triennale 2024-2026 ai sensi dell'art. 37 del D.lgs. n. 36/2023.

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