Iva

Proroga dei versamenti Iva e sospensione delle ritenute d'acconto sui redditi da lavoro autonomo prevista dal decreto "Cura Italia" estesa anche alle scadenze di aprile e maggio. Il rinvio è contenuto in uno dei decreti legge che è stato licenziato ieri dal Governo. Rafforzato il Fondo centrale di garanzia.

Scongiurato l'aumento dell'Iva, tax credit per i professionisti che investono in campagne pubblicitarie. Ampliamento dello split payment alle partecipate dalla Pa. Riapertura dei termini per la rottamazione delle cartelle esattoriali. Il decreto approvato in CdM "salvo intese".

Dal 1° luglio l'Iva addebitata in fattura ad una pubblica amministrazione non sarà pagata al professionista, ma la Pa la verserà direttamente nelle casse dell'Erario. Si attende un decreto attuativo del Mef. Ecco come funziona la novità.

A partire dal 1° luglio la Pa pagherà al professionista le fattura al netto dell'Iva.Nel pacchetto di misure, trovano spazio anche una rimodulazione dell'aumento dell'Iva (al 25 % nel 2018), lo stanziamento di 3 miliardi per la ricostruzione, il finanziamento di ciclovie e una norma per la costruzione di impianti sportivi.

Nella bozza di decreto il meccanismo di scissione del pagamento dell'Iva viene esteso dal 1° luglio 2017 anche ai professionisti. La conseguenza: se il committente è una Pa, sarà questa a versare all'Erario la quota di Iva addebitata in fattura, che, dunque, non transiterà nelle tasche del professionista.

L'importo della fattura con Iva ad esigibilità differita rientra nel volume d'affari professionale annuo, sul quale si calcola il contributo integrativo, solo quando l'onorario viene effettivamente pagato dal committente. La novità, approvata dai ministeri vigilanti, è già nel Regolamento previdenza.

Così come era programmato, l'aumento ci sarà. L'aliquota ordinaria sale di un punto. Bisognerà adeguare le fatture alla novità. Ecco come regolarsi per le fatture a saldo, per quelle pro-forma e per le operazioni ad esigibilità differita.