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Il progetto punta a valorizzare il patrimonio naturale e la mobilità sostenibile, a creare molteplici spazi di incontro e di socializzazione alla scala del quartiere e dell'edificio per sostenere la coesione sociale e la vivacità della vita comunitaria.

Gerarchizzazione dei percorsi, pietra locale in varie cromie, luoghi accoglienti e ben disegnati per la socialità e nuovo arredo urbano: nasce così il boulevard della pietra del piccolo paese in provincia di Cuneo che, grazie al progetto di Labirint Architettura, valorizzerà la lunga tradizione della lavorazione lapidea.

Una grande struttura da 300 posti, con spazi di formazione, è pronta a prendere forma nel quadrante est della città, a servizio del Teatro, ma anche di città, scuole e associazioni. Vinto da Raffaele Sarubbo insieme a Marco Falcone, Emanuele Migliorisi e Ricardo Ribeiro Machado Pedroso De Lima, il concorso diventerà cantiere entro fine 2025.

Linee morbide, continuità tra interno ed esterno, alternanza tra pieni e vuoti: ispirata al codice vernacolare e al contesto naturale dell'Alto Adige, sia nei materiali che nella tessitura, la struttura per il Centro residenziale di cura di Falzes, firmata BSTR Architects, è pensata come un luogo aperto e accogliente incentrato sul benessere degli anziani.

Un progetto ideato per diversificare e migliorare la qualità dello spazio pubblico, arricchendolo con opportunità di apprendimento e condivisione. È questa l'idea alla base del progetto che si è aggiudicato il concorso per la riqualificazione dell'ex Fiera di Roma.

Due volumi iconici, ispirati alle tecniche tradizionali ma chiaramente contemporanei per geometrie e struttura in X-Lam. Flessibilità d'uso e ottimizzazione degli spazi sono i principi guida dell'intervento firmato AM3, suddiviso su vari livelli per accogliere le funzioni amministrative e di accoglienza, in stretto dialogo con il contesto urbano e sociale.

Spazi verdi, un punto ristoro e una nuova palestra: rinasce così il giardino dell'Angelo Mai, punto strategico nel cuore del Rione Monti di Roma. L'intervento, dall'estetica discreta per rispettare matericità e colori del quartiere, offrirà uno spazio di aggregazione e socialità sia agli studenti dell'istituto adiacente che agli abitanti della città.

Sottrazione, implementazione ed integrazione sono le parole chiave dell'intervento che, dando vita a un paesaggio complesso, raccontano la storia aprendosi a funzioni didattiche e ludiche, potenziando conoscenza e inclusività e rete di percorsi di congiunzione tra i diversi livelli del territorio