È tutto pronto. Dall'8 al 13 aprile, negli oltre 169.000 mq di superficie espositiva della Fiera di Rho, prenderà il via l'edizione numero 63 del Salone del Mobile.Milano: 2.100 espositori, di cui 168 brand per la prima volta al Salone e 91 di ritorno, da più di 150 Paesi.
Un risultato reso possibile grazie all'impegno nell'ideare format ed esperienze che alimentano processi creativi, visione strategica, modelli di produzione e distribuzione, in un dialogo aperto tra la design industry e l'immaginario di un Programma Culturale di primissimo piano, volto a stimolare una visione sempre più ampia, multidisciplinare, connessa al futuro.
Nell'anno di Euroluce e dopo aver festeggiato i suoi primi 25 anni, torna più forte che mai anche il SaloneSatellite con 700 progettisti da 36 Paesi e 20 Scuole e Università di design internazionali.
Tema della nuova edizione?
Nuovo artigianato: un mondo nuovo, un invito a re-immaginare l'universo del fatto a mano.
VEDI ANCHE ↓
Salone del Mobile.Milano 2025: tutto quello che devi sapere
Breve guida di orientamento
Nel frattempo, è in città che si gioca la vera sfida tra i distretti, con il FUORISALONE che propone un fitto calendario di eventi, mostre e installazioni diffuse in tutta la città - circa 1020! - rinnovando quel rito collettivo che ogni anno definisce Milano come la capitale internazionale del design.
A fare da fil rouge all'edizione di quest'anno il tema "Mondi Connessi" con l'obiettivo di promuovere una cultura del progetto attenta allo sviluppo delle nuove tecnologie e all'ibridazione di competenze e saperi.
Un invito a riflettere su come il design possa svolgere un ruolo cruciale nel collegare diverse dimensioni delle nostre vite, dall'ambiente naturale alle tecnologie avanzate, dalle tradizioni culturali alle innovazioni: la campagna di comunicazione infatti è stata realizzata dalla prompt designer Silvia Badalotti attraverso tre soggetti pensati per enfatizzare il rapporto tra persone, tecnologia e natura.
E dato che tutto questo può spaventare, abbiamo provato a riassumere in 10 eventi le cose che ci sembrano più interessanti. Ready?

Mondi Connessi | Gaia · Fluid · Net | © SilviaBadalotti
indice dei contenuti
- 01. Drafting Futures. Conversations about Next Perspectives
- 02. Mostra Carlo de Carli Corollari
- 03. Riscoprire Charlotte Perriand x 2: Cassina e Saint-Laurent
- 04. Crash di Hannes Peer per Margraf
- 05. Dropcity
- 06. Brera: "Città Paradiso" di Mario Cucinella Architects+ Library of Light
- 07. Triennale Milano: tre mostre
- 08. Green structures: il caso di MUJI e di Portanuova Vertical Connection
- 09 CRE-ACTION
- 10. Materia 2.0, la più completa enciclopedia materica italiana
01. Drafting Futures. Conversations about Next Perspectives
Arena Drafting Futures - Fiera Rho
9-12 aprile, pad.14
A Rho, il Salone del Mobile.Milano organizza, presso il padiglione 14, un ciclo di talk - la mattina - e tavole rotonde - il pomeriggio - per sollecitare una riflessione sulle opportunità e le responsabilità che abbiamo, oggi, "verso un domani che è già presente". Quattro conversazioni tra progetto e visioni curate di Annalisa Rosso, Editorial Director & Cultural Events Advisor del Salone, coinvolgono voci autorevoli su settori cruciali per il design e l'architettura: ad aprire "Drafting Futures. Conversations about Next Perspectives" Valeria Segovia (9 aprile), Principal, Design Director di Gensler a Londra - il più grande studio di architettura al mondo per fatturato e numero di architetti con clienti in oltre 100 Paesi - da sempre impegnata a ridurre l'impatto ambientale e a migliorare il benessere delle comunità in cui opera.
Bjarke Ingels, (10 aprile), Founder and Creative Partner di BIG, inviterà a riflettere su come materialità, tecnologia e interazione umana possono ridefinire il futuro dell'urbanistica. Lesley Lokko (11 aprile) - Architetta, Curatrice della 18. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, e Founder, Chair African Futures Institute - insegnerà, invece, che al cuore di ogni progetto c'è uno strumento principe e decisivo: l'immaginazione. A chiudere i Talk, il regista Premio Oscar Paolo Sorrentino (12 aprile), che ci racconterà dell'attesa, tema del suo progetto installativo in fiera, dialogando con Antonio Monda, Giornalista e Professore presso la New York University.
Gli appuntamenti pomeridiani saranno invece dedicati ai confronti tra voci di settori cruciali, oggi, The Business of Design: Global Perspectives on Trade, E-Commerce, and Distribution (10 aprile) e The Business of Hospitality: Where Design Meets Functionality (11 aprile).
Palcoscenico del palinsesto sarà l'Arena Drafting Futures, realizzata da Formafantasma, che ospiterà per il secondo anno il progetto Biblioteca del Salone: una selezione di libri suggeriti dagli stessi relatori che avranno come focus la luce.

Arena Drafting Futures_@Formafantasma_Salone del Mobile 2025
02. Mostra Carlo de Carli Corollari
Spazio mostre Guido Nardi, Edificio 11 - Politecnico di Milano
17 marzo - 7 maggio 2025
Fino al 7 maggio al Politecnico di Milano una mostra racconta e ripercorre l'opera dell'architetto, docente, intellettuale meneghino Carlo De Carli (1910-1999), vincitore del primo premio Compasso d'Oro in assoluto nel 1954 con la sedia 683 per Cassina. L'opera e il pensiero di Carlo De Carli sono oggi quanto mai attuali: il suo approccio sperimentale nell'uso di materiali tradizionali e nuovi, spinti al limite delle loro potenzialità; l'esattezza del disegno nella definizione delle forme dell'architettura e dell'arredo e, soprattutto, l'idea fondativa di Spazio Primario, dove solo l'azione dell'uomo e la sua relazione con l'ambiente e con l'oggetto ne definiscono il senso.
Curata da Lola e Gianni Ottolini, Margherita De Carli, Claudio Camponogaar, Roberto Rizzi e allestita da Sixplus Architetti, Carlo De Carli Corollario racconta, attraverso "corollari" che ne descrivono metodo e linee di ricerca, la filosofia progettuale con arredi, modellini, dipinti e ciclostilati originali, editoriali scritti per le riviste da lui dirette - Il Mobile Italiano (1957-1960) e Interni (1967-1971) - biglietti, lettere e disegni di amici e colleghi come Carlo Mollino, Gio Ponti, Luigi Moretti, Lucio Fontana, Roberto Sambonet, Marco Zanuso, Giovanni Muzio e Mario Sironi.

ArchivioCarloDeCarli | sx Studio 1940 | dx Negozio Franzi Milano 1946
03. Riscoprire Charlotte Perriand x 2: Cassina e Saint-Laurent
Teatro Lirico Giorgio Gaber + Padiglione Visconti via Tortona
I maestri sono sempre i maestri, e rivedere alcuni loro pezzi è sempre un piacere. Soprattutto se tra quei maestri ce n'è una che si chiama Charlotte Perriand (1903-1999), che per questa MDW viene riproposta come figura chiave da ben due brand (e che brand): Cassina che celebra i 60 anni della collezione LC, gli iconici arredi in tubolare disegnati con Le Corbusier e Pierre Jeanneret, con un evento a cura di Formafantasma in collaborazione con il regista teatrale Fabio Cherstich.
Al Teatro Lirico Giorgio Gaber in via Larga un'installazione e performance che riflette sul significato del Movimento Moderno da una prospettiva critica, che indaga la realtà odierna e la crisi ecologica. E Saint Laurent che al Padiglione Visconti in via Tortona 58, presenta "Saint Laurent-Charlotte Perriand", ultimo esempio dell'impegno della Maison nel portare a un pubblico più ampio importanti manufatti della cultura del design, precedentemente nascosti in collezioni inaccessibili: quattro eccezionali progetti di mobili della Perriand, datati dal 1943 al 1967, rieditati in edizione limitata da Anthony Vaccarello dopo un'accuratissima selezione di disegni, prototipi o schizzi originali. In origine, la Perriand aveva creato tre pezzi per le sue case in giro per il mondo ("Bibliothèque Rio de Janeiro" e "Fauteuil Visiteur Indochine") e per la residenza di un diplomatico a Parigi ("Canapé de la Résidence de l'Ambassadeur du Japon"). Conosciuto finora solo da una piccola maquette sulla scrivania di Perriand, il "Table Mille-Feuilles" è stato prodotto per la prima volta in scala reale per questa collaborazione.

04. Crash di Hannes Peer per Margraf
Spazio BIG Santa Marta
Hannes Peer Architecture progetta, per la prima esperienza dell'azienda italiana Margraf alla Design Week, l'istallazione CRASH: un progetto ambizioso, ospitato all'interno di Spazio BIG Santa Marta, nello storico distretto delle 5VIE, che trasforma la percezione del marmo, presentandolo come uno strumento di rottura e rivelazione, lontano dal suo tradizionale ruolo decorativo. Un'opera che sfida i confini tra materiale e significato, riflettendo sul lavoro di artisti come Michelangelo, Luciano Fabro e Isamu Noguchi ed esplorando la collisione come forza concettuale e fisica, che rimodella gli oggetti e lascia tracce visibili.
Accolto in uno spazio che ricorda una cava, il visitatore è invitato a vedere la bellezza nelle imperfezioni e nella trasformazione: il marmo si contorce non accettando più il proprio destino, scivolando a terra sotto la spinta del proprio peso. Una monumentale lastra di marmo che sfida la sua stessa natura, piegandosi e sgretolandosi in un momento congelato, come se il materiale stesse riscrivendo le leggi della tensione tra solidità e imprevedibilità. Il risultato è uno spazio in cui la distruzione e la trasformazione si fondono, dove ogni segno porta con sé il ricordo della sua genesi.
In CRASH, ogni errore e imprevisto non è un difetto, ma un elemento fondamentale del processo creativo, che celebra la fragilità e la ricchezza dell'imperfezione.

Magraf Crash by Hannes Peer | Credits Danilo Pasquali
05. Dropcity
via Sammartini 60
3 aprile - 31 maggio 2025
Dropcity - lo spazio di ricerca ospitato negli ex tunnel ferroviari della stazione centrale, dal 2024 sede permanente del centro per l'architettura voluto da Andrea Caputo che ha creato un modello urbano mai visto prima in Europa, con gallerie espositive, laboratori di produzione, falegnameria, robotica e prototipazione avanzata, biblioteca dei materiali e biblioteca pubblica - per la MDW di quest'anno presenta due progetti di ricerca, riaffermando la sua vocazione di luogo dedicato non soltanto alla cultura del progetto, ma anche al dibattito e al dialogo su tematiche non sempre al centro dell'attenzione publica: Prison Times - Spatial Dynamics of Penal Environments, distribuito su un'area di oltre 1.500 mq (tunnel 42-140) che svela un'indagine sul tempo e lo spazio nei centri di detenzione, attraverso oggetti ed elementi di arredo progettati e prodotti per le carceri di tutto il mondo, invita a interrogarsi e riflettere su quanto e come l'architettura e il design possono incidere sull'ambiente carcerario. E Bruther.fbx (tunnel 142-56) la mostra che raccoglie per la prima volta il lavoro di Bruther, studio di architettura e sperimentazione parigino fondato nel 2007 da Stéphanie Bru e Alexandre Theriot.
L'esposizione indaga i temi, le tecniche e l'approccio alla pratica dello studio e ne illustra il lavoro come un'indagine sullo spazio; attraverso l'integrazione fra manuali fisici, scansioni 3D e installazioni audio e video, presenta un archivio digitale di spazi "reali", in un progetto di ricerca immersivo e in continua evoluzione che stimola la riflessione sul rapporto fra architettura e vita contemporanea.
Dropcity propone inoltre un programma espositivo più vasto che comprende, a partire dal 3 aprile, una serie di installazioni, workshop e conferenze ad ingresso libero (tunnel 40): Reform Trust: Ideas on Penal Environments, a cura di Federica Verona e Valeria Verdolini, e Beautiful Mistakes, a cura di Benjamin Gallegos Gabilondo, serie di talk che vede coinvolti architetti e designer, emergenti e affermati, chiamati a condividere i progetti e le esperienze professionali più significativi.
06. Brera: "Città Paradiso" di Mario Cucinella Architects+ Library of Light
via Solferino + Pinacoteca di Brera
Nel quartiere cuore pulsante del Fuorisalone, il Brera Design District, segnaliamo due istallazioni che in comune hanno il tema dell'onirico e della luce. Città Paradiso, curata da MCA per Solferino 28, che trasforma lo spazio del cortile del Corriere della Sera in un'esperienza surreale e ludica, metafora dell'immaginazione e della mente. Una scenografia onirica, teatro di una riflessione collettiva sul ruolo dell'AI - il grande cervello digitale - nel ridefinire le connessioni tra le persone e lo spazio, e nell'affrontare le complessità e le sfide del nostro tempo. "La Città Paradiso" dichiara Cucinella "è un universo sospeso tra sogno e realtà [..] Grandi bolle fluttuanti che incarnano pensieri, città immaginarie e immaginate."
Library of Light, invece - nel Cortile d'Onore della Pinacoteca di Brera - è una potente esperienza immersiva e performativa creata dall'artista britannica Es Devlin, celebre per le sue installazioni luminose. Incontro perfetto tra design, arte e tecnologia, l'opera ridefinisce il concetto di biblioteca come luogo di sapere e connessione: la luce, metafora di conoscenza, richiama il valore custodito nei libri, creando un legame simbolico tra eredità e innovazione. L'installazione - una straordinaria scultura circolare (diametro di 18 metri), formata da scaffali luminosi contenenti oltre 2000 volumi - è il riflesso di una frase di Umberto Eco "I libri sono la bussola della mente, indicano innumerevoli mondi ancora da esplorare". Durante il giorno, mentre la struttura ruota proprio come una bussola, la luce del sole riflessa dagli specchi inclinati che chiudono la libreria, illumina le colonne, le statue del porticato e punti dell'edificio mai raggiunti prima dai raggi del sole. Di notte, la sua struttura luminosa disegna suggestivi giochi di ombre sulle pareti del cortile.

Città Paradiso, curata da MCA per Solferino 28

Library of Light di Es Devlin
07. Triennale Milano: tre mostre
viale Alemagna, 6
Triennale fa tripletta: fino al 13 aprile presenta, infatti, tre diverse mostre e installazioni, rinnovando la sua vocazione di istituzione di riferimento per il design e l'architettura a livello internazionale. Forme Mobili, il percorso espositivo del Museo del Design Italiano; invito a pensare il movimento come un'azione progettuale, esplora le relazioni tra corpo e silhouette, gesto e struttura, in un percorso in cui gli oggetti delle collezioni di Triennale sono organizzati in dieci sezioni e in cui i temi scelti rappresentano le costanti del design italiano. Tre nuove aree di ricerca e divulgazione arricchiscono le collezioni: la moda, la nautica, e l'illustrazione per riviste e giornali. Il percorso culmina nella Design Platform, spazio dedicato a mostre temporanee di designer contemporanei e a nuove forme.
Ettore Sottsass. Architetture paesaggi rovine, nuovo capitolo della serie di mostre dedicate alla figura di Sottsass che esplora la dimensione dell'architettura attraverso il disegno. Il progetto, curato da Marco Sammicheli con Barbara Radice e Iskra Grisogono di Studio Sottsass, riunisce disegni e schizzi del grande architetto e designer legati ai temi dell'architettura, del paesaggio e delle rovine, che vanno a comporre un racconto visivo di grande formato. Per avvicinare i visitatori al pensiero di Sottsass si è scelto di privilegiare alcuni disegni del periodo successivo a Memphis e un testo del 1992 intitolato Rovine: alcuni brani accompagnano a parete gli ingrandimenti dei disegni, insieme ad altre riflessioni che fanno emergere la sua volontà di privilegiare nella progettazione "la parte che si abita rispetto a quella che si vede".
Infine Franco Raggi. Pensieri instabili; invito a scoprire l' architetto e designer italiano (Milano, 1945), che nel corso della sua carriera, ha collaborato con i gruppi del Radical design e con lo Studio Alchimia, realtà che hanno segnato un'epoca di sperimentazione e innovazione nel design. La mostra è un viaggio attraverso alcune delle tappe più significative del suo lavoro: dal design di prodotto all'allestimento, dagli interni al disegno, senza dimenticare il suo impegno nell'editoria e nel dibattito sul ruolo dell'architettura nella società. Un percorso visivo che racconta la storia di un artista da sempre animato da una curiosità inesauribile e dalla capacità di generare opere e riflessioni critiche in grado di interpretare lo spirito del tempo e di anticiparlo.
08. Green structures: il caso di MUJI e di Portanuova Vertical Connection
Giardino Pippa Bacca - Via Tommaso de Cazzaniga + Piazza Gae Aulenti
A Brera, nel giardino pubblico Pippa Bacca, MUJI invita a scoprire MUJI MUJI 5∙5, installazione dei designer dello studio creativo francese 5∙5 che per il brand hanno ideato una casa manifesto che, ispirandosi all'architettura giapponese, offre una soluzione creativa, evolutiva ed efficiente che tiene conto del desiderio di tranquillità nel trambusto metropolitano. Ogni elemento di questa struttura modulare riflette una sinergia tra comfort, ingegno e responsabilità ambientale: materiali di origine biologica, sistema di recupero dell'acqua piovana, isolamento in tessuto riciclato, e tetto bianco per ridurre le isole di calore.
Mentre in Piazza Gae Aulenti, lo studio Evastomper interpreta il tema del Fuorisalone 2025 "Mondi Connessi" firmando con una struttura interamente in layher, percorribile e accessibile anche in quota che invita i visitatori ad intraprendere un percorso fisico e tecnologico dove l'Intelligenza Artificiale guida l'esperienza. Con il contributo scientifico del professor Stefano Mancuso, l'installazione Portanuova Vertical Connection esplora il rapporto tra verde urbano e città del futuro. NB: le piante utilizzate non saranno maltrattate, poi restituite alla natura o adottate dai visitatori.

© MUJI MUJI 5∙5

© Portanuova Vertical Connection
09 CRE-ACTION
Università degli studi di Milano Statale
Dopo aver celebrato il traguardo dei suoi primi 70 anni (1954-2024), INTERNI continua a riflettere sul ruolo del progetto oggi, ponendolo in dialogo con Ecologia, Economia, Botanica, Cambiamento Climatico e Filosofia, e mettendo in scena una mostra collettiva nel cortile della Statale, che coinvolge alcuni grandi nomi del panorama internazionale, invitati ad esplorare come il design e l'architettura possano tradurre il presente.
La grande mostra CRE-ACTION nasce, infatti, con l'intento di attivare e moltiplicare connessioni e relazioni: 40 proposte creative tra installazioni, microarchitetture, maxi oggetti e mostre realizzate da più di 50 progettisti di 10 nazionalità diverse in 6 luoghi iconici di Milano (incluso l'Orto Botanico con Philippe Starck) per 10 giorni di appuntamenti, incontri, dibattiti e non solo.
Qualche nome? Da Piero Lissoni con Wind Labyrinth ai MAD con The Amazing Plaza per Amazon, da Alvisi Kirimoto con TAM TAM Tempio, Azione, Movimento per Corepla (Consorzio nazionale per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Plastica) - installazione che richiama i principi classici di firmitas, utilitas e venustas, combinandoli con i concetti di flessibilità e partecipazione, e trasformando le colonne, tradizionalmente simbolo di stabilità, in una metafora della mutevolezza delle relazioni umane - a BIG- Bjarke Ingels Group con A Beat of Water per Roca Connect. Da One Works con MAGMA. Alle origini della creatività per Atlas Concorde e Mapei (considerazione sulla continua evoluzione della natura e sulla necessità per l'uomo di adattarsi al cambiamento) a BEYOND the GOLDEN AGE? dello Studio Marco Piva per Saint-Gobain, passando per Kengo Kuma, Echoes di Francesco Librizzi, Aevum, di Zaha Hadid Architects dal latino "eternità", che esplora il legame tra materia, tempo e innovazione fino all'installazione progettata da SOM e Artemide, intitolata Tetras, e Oasis of Happiness di Pangea.

Alvisi Kirimoto, TAM TAM © Giuseppe Miotto - Marco Cappelletti Studio
CRE-ACTION non è solo estetica o innovazione, ma un atto consapevole che cerca di decifrare l'oggi e proporre modalità alternative di abitare il mondo.

© Zaha Hadid Architects alla Statale
10. Materia 2.0, la più completa enciclopedia materica italiana
via Marco Polo, 9
Nel cuore di Porta Nuova, Materia 2.0 inaugura per la MDW25 la più completa enciclopedia materica italiana, una raccolta minuziosa di materiali e prodotti: uno strumento per lo studio e la progettazione, a supporto di università e professionisti, che finalmente avranno la possibilità di definire la pelle dei propri progetti in tempi ridotti e all'interno di un unico luogo, al contempo archivio e laboratorio. Un hub interdisciplinare di 500 mq, in cui Materia 2.0 rende tangibile la rete che unisce innovazione e tradizione: eccellenze industriali e manifatture artigianali italiane tra ricerca avanzata, sostenibilità e valorizzazione del patrimonio materico.
A incantare i visitatori, una scenografica galleria lunga trenta metri che custodisce 1200 campioni, classificati per materie, accanto ad una serie di stanze con allestimenti non convenzionali e spazi d'archivio che raccolgono un totale di circa 5000 pezzi, a rappresentare oltre 15000 prodotti a catalogo. Un vero e proprio tempio del progetto dove ispirazione e ricerca si fondono garantendo un'esperienza di progettazione immersiva.

Materia 2.0, la più completa enciclopedia materica italiana

MILANO DESIGN WEEK 2025
MONDI CONNESSI
7-13 aprile 2025
Tutti gli eventi su
fuorisalone.it/it/2025/eventi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
pubblicato il:






