Superbonus al 2022 nei condomìni anche senza il Sal al 60% entro giugno

Lo conferma il Dl sul Fondo complementare al Pnrr, diventato legge; Maxi-piano da 2 miliardi per il social housing

di Mariagrazia Barletta

Ottiene il via libera finale e diventa legge il decreto (n. 59 del 2021) con il quale è approvato il Piano nazionale per gli investimenti, finalizzato ad integrare con risorse nazionali, pari a 30.6 miliardi di euro, gli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

Sul fronte del Superbonus, la legge di conversione conferma, senza modifiche, la mini-proroga che il Dl ha previsto per i condomìni e per gli Istituti autonomi di case popolari (Iacp). 

Superbonus nei condomìni

Per i lavori in condominio, il termine per la fruizione del Superbonus è fissato al 31 dicembre 2022 e viene cancellato il meccanismo che consentiva l'accesso alla detrazione maggiorata al 110 per cento fino a tutto il 2022 a condizione che i relativi lavori fossero eseguiti almeno al 60 per cento entro il 30 giugno 2022. Tale meccanismo resta in vigore, invece, per le persone fisiche.

Il testo del Dl 59/2021 integrato con le modifiche apportate durante l'iter parlamentare

Superbonus per gli Iacp

È confermata anche la proroga di sei mesi per gli Iacp (comunque denominati) che possono beneficiare della maxi-detrazione fino al 30 giugno 2022, ma si può arrivare anche a detrarre le spese effettuate entro il 31 dicembre 2023 se al 30 giugno dello stesso anno si raggiunge quota 60% dei lavori. Prima della modifica, gli Iacp potevano beneficiare della maxi-detrazione fino al 30 giugno 2023 a condizione che si raggiungesse il traguardo del 60 per cento entro il 31 dicembre 2022.

Maxi-piano da 2 miliardi per la riqualificazione dell'edilizia residenziale pubblica

Sempre in tema di edilizia residenziale pubblica, il provvedimento ingloba un maxi-piano di riqualificazione da 2 miliardi. L'obiettivo è favorire l'incremento del patrimonio di edilizia residenziale pubblica di proprietà delle Regioni, dei Comuni, degli ex Istituti autonomi case popolari e degli enti di edilizia residenziale pubblica aventi le stesse finalità degli ex Iacp.

Sono finanziati interventi di efficientamento energetico, di miglioramento o adeguamento sismico e di valorizzazione degli spazi di pertinenza come le aree verdi. Sono compresi anche i lavori finalizzati al frazionamento e al ridimensionamento degli alloggi e sono finanziate anche operazioni di acquisto di immobili e di locazione di alloggi, oggetto di interventi di efficientamento o di messa in sicurezza sismica, da destinare alla sistemazione temporanea degli assegnatari degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. 

Il piano può contare complessivamente su 200 milioni di euro per il 2021, 400 milioni di euro per il 2022 e 350 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2026. Gli interventi che beneficiano delle risorse del programma per la riqualificazione dell'edilizia residenziale pubblica non possono però accedere al Superbonus al 110 per cento.

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