AI, IoT: il futuro (non troppo lontano) dei Dispositivi di protezione individuale (Dpi)

Le applicazioni possibili nella pubblicazione dell'Inail "Smart Dpi, prospettive, applicazione, gestione",

di Mariagrazia Barletta

Dispositivi di protezione individuale (Dpi) connessi grazie all'Internet of Things (IoT), dotati di sensori che possono inviare e ricevere segnali, in modo da dotarsi di nuove funzionalità e diventare parte attiva del sistema di prevenzione. Trasformati in dispositivi "smart", i Dpi possono assumere nuovi ruoli: aiutare la gestione degli accessi in aree controllate, interdire l'ingresso in particolari aree ai lavoratori che non indossano i dispositivi richiesti, attivare una macchina solo se l'operatore ha correttamente indossato le protezioni necessarie per evitare un infortunio. E poi il tracciamento dei dati sulle condizioni di chi indossa il Dpi e sull'ambiente di lavoro.

Sono solo alcune delle prospettive che si aprono dalla fusione tra nuove tecnologie e dispositivi di protezione individuale. A metterle in evidenza è una recentissima pubblicazione dell'Inail, realizzata dall'ufficio Consulenza tecnica per la salute e la sicurezza e intitolata "Smart Dpi, prospettive, applicazione, gestione", che mette insieme i contributi dei docenti di un corso che l'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro ha dedicato all'argomento.

Il cambiamento tecnologico in questo settore - come è evidenziato nella pubblicazione - è sostenuto da politiche europee, come quelle promosse con i programmi Horizon ed Eu Cordis. Si punta a sfruttare il concetto di IoT, ossia la possibilità per gli oggetti fisici di comunicare attraverso connessioni digitali. Ad esempio, un Dpi può acquisire e trasmettere dati in tempo reale sulle condizioni ambientali o su quelle del lavoratore, informando e allertando le squadre di emergenza in caso di pericolo, come ad esempio un'anomalia nei parametri vitali o la presenza di un gas tossico. In caso di emergenza anche il tracciamento Gps legato ad un Dpi può essere di grande aiuto per salvare la vita di un lavoratore.

Quella che si apre all'orizzonte è un'applicazione sterminata per nuove possibilità, senza trascurare anche l'analisi dei dati che i Dpi "smart" potrebbero rilevare consentendo di trovare falle nei sistemi di prevenzione e protezione e di agire per correggere il tiro.

Grazie alla condivisione di informazioni tra dispositivi, macchine e centri di controllo - per mezzo delle comunicazioni wireless - i dispositivi possono raccogliere e condividere informazioni in tempo reale. Gli esempi riportati nella pubblicazione sono diversi, come: i sensori biometrici per il monitoraggio continuo dei parametri fisiologi del lavoratore, tecnologie IoT che possono aiutare a inibire l'accesso in zone a rischio al lavoratore che non indossa il Dpi e poi «i tessuti intelligenti con inchiostro conduttivo che, non solo possono condurre il segnale che permette di monitorare ni parametri biometrici come la frequenza cardiaca e lo sforzo muscolare, ma possono anche trasmettere i dati a piattaforme esterne per una visione globale dello stato del lavoratore».

Un grosso aiuto potrebbe arrivare anche dall'intelligenza artificiale, il documento riporta l'esempio di Sense-risc, un dispositivo sviluppato dall'Inail che applica l'Ai ai Dpi. Si tratta di un «dispositivo, dotato di sensori ambientali e biometrici, che utilizza algoritmi di machine learning per adattarsi a condizioni variabili, identificando segnali di affaticamento o stress che potrebbero precedere un incidente».

Alcuni Dpi sono in commercio e molto sta facendo la ricerca, non senza difficoltà perché accanto alle nuove e infinite funzionalità ci sono le questioni che le nuove tecnologie aprono come: il rispetto della privacy dei lavoratori, il rischio che potrebbe derivare da malfunzionamenti, l'emissione di campi elettromagnetici e poi c'è il problema del contenimento dei costi per garantire una diffusione dei Dpi intelligenti. Ed è anche la European agency for safety and health at work (Eu-Osha) a sottolineare in alcune sue pubblicazioni la rivoluzione che potrebbe nascere dai nuovi dispositivi, pur mettendo in guardia dalle conseguenze etiche e pratiche che vanno governate.

La pubblicazione dell'Inail 
Smart Dpi

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