Ed ecco finalmente la pausa natalizia tanto attesa!

Le cose rimandate e segnate in agenda sono talmente tante che a volte dimentichiamo qualche pezzo per strada. 
Se tra le dimenticanze ci sono anche le mostre che avevamo visto passare velocemente sui nostri smartphone, eccoci in soccorso!

La notizia cattiva è che quest'anno le mostre dedicate all'architettura pura sono davvero poche. Quella positiva, però, è che ci sono alcune chicche da non perdere fuori dai circuiti delle grandi città.

Insomma, un'occasione per organizzare una gita fuori porta.

Troverete tanta tanta fotografia, dalla vita in viaggio di Ettore Sottsass alle polaroid di Luigi Ghirri, fino all'opera di Letizia Battaglia e a un po' di ritratti di architettura del secondo Novecento e in giro per il mondo.

E poi un po' di grafica e illustrazione, dal mago dell'illusione Escher agli inconfondibili pennelli giapponesi. 

Insomma, a voi la scelta, da noi l'augurio di Buone Feste!

COSA VEDERE IN LOMBARDIA

Ettore Sottsass. Mise en scène

Triennale Milano ·  fino al 15 febbraio 2026 

Un nuovo capitolo della ricerca sulla figura di Ettore Sottsass, insieme a Studio Sottsass.

La mostra riunisce circa 1.200 fotografie in bianco e nero e a colori scattate tra il 1976 e il 2007, periodo che intercorre tra l'anno dell'incontro tra Barbara Radice ed Ettore Sottsass e l'anno della scomparsa di quest'ultimo.


Si tratta di un variegato paesaggio della loro vita privata e pubblica a casa e in giro per il mondo, per lavoro e per visite, con poche distinzioni. La vita tra i due ha sempre fatto poche differenze tra il pubblico e il privato.


Il titolo della mostra si riferisce all'idea di Sottsass che la vita, un poco come per la Commedia dell'Arte, assomigli appunto, alla "messa in scena", abbastanza improvvisata di un vago canovaccio.

+info e biglietti: triennale.org

Paolo Rosselli. Mondi in posa

Triennale Milano ·  fino al 6 gennaio 2026

foto: © Gianluca Di Ioia

Una selezione di fotografie in grande formato racconta, attraverso le città del mondo immortalate dagli anni Duemila a oggi, i cambiamenti, le contraddizioni e la meraviglia dell'architettura delle metropoli globalizzate.

Utilizzando uno sguardo ironico e anticlassico, l'opera di Rosselli rinnova la lettura e la comprensione della città contemporanea.

Nelle immagini ritornano alcuni classici dell'architettura modernista rivisitati: da Giuseppe Terragni a Le Corbusier, fino a riscoprire Milano, città di cui l'autore ha documentato, nel corso dei decenni, le notevoli metamorfosi.

+info e biglietti: triennale.org

M.C. Escher. Tra arte e scienza

MUDEC Milano · fino al 28 febbraio

Attraverso 90 opere dell'artista tra incisioni, acquerelli, xilografie e litografie, oltre a una quarantina di pezzi islamici di confronto, la mostra indaga il rapporto fra Escher e le sue fonti di ispirazione,  seguendo l'evoluzione dell'artista: dagli esordi legati all'Art Nouveau, passando per i paesaggi italiani, fino alla piena maturità in cui sviluppa l'uso di tassellazioni, cicli metamorfici, illusioni ottiche e rappresentazioni dell'infinito che lo hanno reso celebre grazie a un linguaggio visivo unico che unisce arte e matematica.

+info e biglietti: mudec.it

LOVE ARCHITETTURA - mostra diffusa

Bergamo, varie sedi · fino al 10 gennaio 2026

Chiesa di Santa Maria Immacolata. Foto © Marco Introini

La mostra fotografica LOVE ARCHITETTURA è dedicata alla selezione di dodici architetture del secondo Novecento, raccontate in un circuito di quattro Spazi di Quartiere (Borgo Palazzo "Costante Coter", Celadina "Al Civico 7", Longuelo, Villaggio Sposi).

Ciascuna opera è filtrata dalla lente del fotografo Marco Introini e dai podcast realizzati in collaborazione con la piattaforma Loquis. Il progetto racconta la città attraverso le opere realizzate tra il 1945 e il 1980, selezionate dal Censimento delle architetture italiane del secondo Novecento del Ministero della Cultura. 

+info e biglietti: lovearchitetturabgbs.it

Ne avevamo parlato qui → LOVE ARCHITETTURA: Bergamo in 12 podcast e una mostra diffusa

COSA VEDERE IN PIEMONTE 

Chiharu Shiota: The Soul Trembles

Torino, MAO - Museo d'Arte orientale · fino al 28 giugno 

La mostra monografica presenta un percorso che attraversa l'intera produzione dell'artista.

Il progetto espositivo mette insieme disegni, fotografie, sculture e installazioni ambientali di grande scala, offrendo una lettura articolata della sua ricerca.

Le opere, spesso originate da esperienze personali, indagano dimensioni intangibili quali memoria, emozione e immaginario. Ricorrono temi di carattere universale ed esistenziale, tra cui identità, relazione con l'altro, vita e morte.

Le installazioni realizzate con intrecci di fili rossi o neri modificano la percezione dello spazio e ne ridefiniscono i volumi, mentre il percorso espositivo è concepito come un sistema unitario che si estende negli ambienti del museo. 

+info e biglietti: maotorino.it

Laure Prouvost. WE FELT A STAR DYING

OGR Torino · fino al 10 maggio 2026

L'installazione immersa offre un'esperienza multisensoriale tra immagini, suoni e profumi che intreccia arte, filosofia e scienza per esplorare i misteri del quantum computing e la sua capacità di ridefinire il nostro rapporto con la realtà.

Commissionata da LAS Art Foundation e co-commissionata da OGR Torino, l'opera nasce dalla collaborazione dell'artista con il filosofo Tobias Rees e lo scienziato Hartmut Neven, fondatore di Google Quantum AI.

Dopo il debutto al Kraftwerk di Berlino nel febbraio 2025, con la curatela di Carly Whitefield, la mostra approda nel Binario 1 delle ex Officine Grandi Riparazioni in una nuova configurazione, pensata per entrare in dialogo con l'architettura industriale e la storia delle OGR.

+info e biglietti: ogrtorino.it

COSA VEDERE IN VENETO

Carlo Scarpa e le arti alla Biennale 

Museo Canova, Possagno · fino all'11 gennaio 2026

Curata da Mario Gemin e Orietta Lanzarini la mostra presenta per la prima volta una parte significativa della collezione dell'architetto Luciano Gemin, amico di lunga data e collaboratore per oltre un decennio di Carlo Scarpa.

Questo legame così importante si trova riflesso nelle scelte di Gemin collezionista, che ha raccolto, negli anni, dei pezzi fondamentali anche per raccontare la propria esperienza accanto al "professore". 

+info e biglietti: museocanova.it

Ne avevamo parlato qui → Carlo Scarpa e le arti alla Biennale. Opere e vetri dalla Collezione Gemin

L'effimero architettonico. Due allestimenti di Valeriano Pastor e Michelina Michelotto

Venezia, Fondazione Querini Stampalia · fino all'8 febbraio 2026

Nel 1987 la Querini Stampalia accolse due allestimenti firmati da Valeriano Pastor e Michelina Michelotto che segnarono una fase di rinnovata attenzione allo spazio espositivo.

A distanza di quasi quarant'anni, la Fondazione ne propone una nuova lettura con L'effimero architettonico, primo appuntamento di un ciclo di mostre dedicate agli architetti che hanno contribuito alla trasformazione del palazzo.

Riproposti negli spazi dell'Area Scarpa, i due allestimenti permettono di osservare da vicino la ricerca condotta dai due architetti sul rapporto tra luce, trasparenza e articolazione degli interni veneziani. 

+info e biglietti: querinistampalia.org

Ne avevamo parlato qui → Gli allestimenti di Valeriano Pastor e Michelina Michelotto tornano alla Fondazione Querini Stampalia

COSA VEDERE IN EMILIA ROMAGNA 

Graphic Japan. Da Hokusai al Manga

Bologna, Museo Civico Archeologico · fino al 6 aprile 2026

Da Hokusai al Manga. La grande mostra bolognese porta in scena l'evoluzione della grafica giapponese dal periodo Edo ai giorni nostri.

Curata da Rossella Menegazzo con Eleonora Lanza e promossa da MondoMostre con il Museo Civico Archeologico, l'esposizione presenta oltre 250 opere tra stampe, libri, manifesti, katagami e oggetti d'arte.

Articolata in quattro sezioni - Motivi di Natura, Volti e Maschere, Calligrafia e tipografia, Giapponismo - la mostra racconta lo sviluppo del segno grafico nipponico dalle stampe ukiyo-e ai manga, passando per poster d'artista, design, moda, cinema e fumetto, testimoniando la capacità della cultura visiva giapponese di rinnovarsi nel tempo senza perdere la propria identità.

Le opere provengono da importanti istituzioni italiane e giapponesi, tra cui il Museo d'Arte Orientale "Edoardo Chiossone" di Genova, il Museo d'Arte Orientale di Venezia, biblioteche civiche e nazionali, oltre a prestigiose collezioni nipponiche come la Dai Nippon Foundation for Cultural Promotion e la Adachi Foundation.

+info e biglietti: graphicjapanbologna.it

Letizia Battaglia. L'opera

Forlì, Museo Civico San Domenico · fino all'11 gennaio

La grande mostra dedicata a Letizia Battaglia a Forlì - curata da Walter Guadagnini e prodotta da CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia e dal Jeu de Paume di Parigi, in collaborazione con l'Archivio Letizia Battaglia - porta in scena oltre 200 fotografie che attraversano vita privata, lavoro professionale e impegno civile della fotografa siciliana.

Il percorso ripercorre dagli esordi negli anni Settanta fino agli scatti più noti realizzati per il quotidiano durante gli anni della violenza mafiosa a Palermo, senza trascurare il suo sguardo su tradizioni, volti e le contraddizioni della Sicilia.

Le immagini, divenute icone della fotografia italiana, restituiscono un territorio ferito ma vitale, in cui dolore e bellezza convivono.

+info e biglietti: mostrefotograficheforli.it

La costruzione della città moderna. Gli archivi degli architetti del '900 a Reggio Emilia

Reggio Emilia, Palazzo da Mosto · fino all'8 febbraio 2026

Antonio Pastorini. Stabilimento Max Mara, Reggio Emilia, 1961

Curata da Giordano Gasparini e Andrea Zamboni e promossa da Fondazione Palazzo Magnani con Comune di Reggio Emilia e Biblioteca Panizzi, la mostra analizza processi, cantieri e relazioni professionali che hanno contribuito a definire la città nel XX secolo. Archivi pubblici e raccolte private - disegni, fotografie, appunti, corrispondenze - si intrecciano per restituire i cambiamenti del centro e lo sviluppo dei nuovi quartieri.  

Una linea del tempo colloca gli interventi reggiani nel quadro nazionale, mentre un tavolo interattivo restituisce la geografia di opere e cantieri.

La scansione cronologica per decenni (primo Novecento-anni Settanta) evidenzia i documenti come strumenti per interpretare scelte progettuali e amministrative, comprese le stagioni in cui le opere pubbliche hanno inciso sulle politiche di sviluppo.  

+info e biglietti: palazzomagnani.it

Ne avevamo parlato qui → Gli archivi degli architetti del '900 che hanno trasformato Reggio Emilia

COSA VEDERE IN TOSCANA

Toulouse-Lautrec. Un viaggio nella Parigi della Belle Époque 

Firenze, Museo degli Innocenti · fino al 22 febbraio 2026

La mostra dedica uno sguardo alla Belle Époque come periodo di grandi contrasti e fermento culturale, con Parigi centro dell'avanguardia e del piacere.

Attraverso Toulouse-Lautrec, esplora la nascita di una nuova sensibilità artistica che rompe con l'Ottocento, esalta la natura e propone un'immagine innovativa della figura femminile.

Questo Modern Style, declinato in vari paesi (Art Nouveau, Liberty, Jugendstil, ecc.), è presentato come arte totale che intreccia arte, società e cultura visiva e Firenze celebra, oltre che l'artista, anche un'epoca decisiva che ancora oggi influenza l'estetica contemporanea.

+info e biglietti: museodeglinnocenti.it

Luigi Ghirri. Polaroid '79-'83

Prato, Centro Pecci · fino al 10 maggio 2026

La mostra dedicata a Luigi Ghirri indaga un momento specifico della sua ricerca, collocato tra rigore concettuale e costruzione di immagini capaci di suscitare immediata riconoscibilità ed empatia.

Il percorso presenta un'ampia selezione di polaroid realizzate tra il 1979 e il 1983, periodo in cui l'artista sperimenta la fotografia a sviluppo istantaneo grazie alla collaborazione con Polaroid.

Le opere restituiscono uno sguardo inedito, in cui l'aleatorietà del mezzo si intreccia con un'attenta riflessione su tempo, composizione e rappresentazione della realtà. Tra piccoli e grandi formati, incluse le immagini ottenute con la Polaroid 20x24, emerge un lavoro che rielabora paesaggi, oggetti e memorie, offrendo una lettura ancora poco esplorata della produzione di Ghirri e aprendo un confronto attuale sul rapporto tra fotografia analogica e fruizione immediata dell'immagine.

+info e biglietti: centropecci.it

Vittorio Giorgini. Architetture di alabastro

Studio Savioli, Firenze · fino al 28 dicembre 2025

La mostra, promossa dall'Associazione BACo Archivio Vittorio Giorgini, in collaborazione con il Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci, espone le diafane e organiche opere di Giorgini, frutto di inediti disegni ideati negli anni Settanta e tradotti tridimensionalmente in pietra di alabastro dagli artisti Alessandro Marzetti e David Dainelli.

La mostra anticipa le iniziative del 2026, anno in cui ricorre il centenario della nascita dell'architetto Vittorio Giorgini (Firenze, 1926-2010).

+info: architettifirenze.it

COSA VEDERE NEL LAZIO

Roma nel Mondo

Museo MAXXI Roma · fino al 6 aprile 2026

foto: © Elisa Scapicchio

La mostra propone una lettura articolata di Roma, mettendone in relazione l'identità urbana con quella di 17 metropoli globali, attraverso il confronto di dati e parametri legati alla vita della città e dei suoi abitanti.

A questa dimensione analitica si affianca una riflessione sull'immagine della Città Eterna nell'immaginario collettivo, costruita nel tempo da artisti, scrittori e viaggiatori e oggi riletta attraverso lo sguardo di turisti, migranti e studiosi contemporanei.

Il percorso espositivo è organizzato come un mosaico di dati, immagini, documenti e opere d'arte, arricchito da un progetto fotografico inedito della Collezione MAXXI. Al centro dell'allestimento, un grande modello in terracotta del Comune di Roma funge da dispositivo di lettura delle relazioni spaziali, sociali e ambientali della città.

La mostra si articola in tre nuclei interconnessi - Confronti globali, Roma nell'immaginario del mondo e Il DNA di Roma - che costruiscono una narrazione unitaria attraverso punti di vista complementari.

+info e biglietti: maxxi.art

Luigi Pellegrin. Prefigurazioni per Roma

Roma, Centro Archivi Museo MAXXI · fino al 6 aprile 2026

La mostra crea un dialogo tra disegni visionari e la concreta possibilità di realizzare queste idee nella città di Roma.

Si tratta di una retrospettiva sintetica che ripercorre il percorso professionale e artistico dell'architetto, evidenziando i due nuclei principali del patrimonio conservato al MAXXI: progetti onirici e surreali e grandi strutture da sviluppare sul territorio.

Particolare rilievo è dato ai lavori per Roma degli anni Novanta, con interventi concepiti in vista del Giubileo 2000 e studi sulle aree ferroviarie, anticipando connessioni e sviluppi infrastrutturali ancora oggi rilevanti e, sotto certi aspetti, futuribili.

+info e biglietti: maxxi.art

Ne avevamo parlato qui → Luigi Pellegrin: Prefigurazioni per Roma, dagli archivi del MAXXI

Ville e giardini di Roma: una corona di delizie Roma

Palazzo Braschi · fino al 12 aprile 2026

A Palazzo Braschi trova casa l'evoluzione artistica dei giardini storici romani dal Rinascimento al Novecento in 190 opere, dipinti e vedute.

La mostra ripercorre, per la prima volta in maniera così ampia, lo sviluppo dei giardini di Roma nell'immaginario pittorico dal Cinquecento alla seconda metà del XX secolo.

Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, l'esposizione si inserisce in un più ampio e complesso programma di valorizzazione del patrimonio dei giardini storici romani con la volontà di illustrare come le ville e i giardini siano stati, nei secoli, espressione di potere, cultura e raffinatezza per pontefici, principi e cardinali. Le opere documentano il passaggio dal rigore del giardino formale alla libertà del giardino paesaggistico, fino all'affermazione della loro funzione pubblica, con le passeggiate ottocentesche e i giardini novecenteschi realizzati a seguito delle travagliate trasformazioni dovute al nuovo ruolo di Roma come capitale del Regno, che dal 1870 e fino al Ventennio hanno comportato la distruzione 

+info e biglietti: museodiroma.it  

COSA VEDERE IN SARDEGNA

Franco Mazzucchelli. Blow Up

Nuoro, Museo MAN · fino al 1 marzo 2026

La mostra Blow Up al MAN di Nuoro presenta una selezione significativa del lavoro di Franco Mazzucchelli dagli anni Sessanta a oggi. Il percorso mette in evidenza una ricerca fondata sulla sperimentazione e sull'uso di materiali industriali, con al centro il rapporto tra opera, spazio e pubblico.

Le installazioni e le azioni documentate mostrano un'arte pensata per uscire dai luoghi istituzionali, la dimensione partecipativa e collettiva è un elemento costante della pratica dell'artista.

La mostra riflette sul concetto di riappropriazione dello spazio pubblico. Emergono temi legati alla condivisione e alla socialità. Il percorso evidenzia una scultura espansa, effimera e non monumentale in senso tradizionale. Blow Up restituisce una visione coerente e attuale della ricerca di Mazzucchelli.

+info: museoman.it

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