Obiettivo del Premio, istituito nel 2019 dal Consorzio POROTON® Italia, è celebrare, valorizzare, diffondere ed incoraggiare le buone pratiche del progettare e del costruire edifici in muratura di laterizio, sia come tamponamento che come muratura portante (ordinaria o armata). Organizzato per categorie, diverse tipologie edilizie, architettoniche e diversi ambiti di inserimento territoriale, a fare da fil rouge ai progetti premiati finora è sempre stata la qualità.
Vi ricordate? A vincere ex aequo l’ultima edizione del 2022, furono la Casa della Musica di Mario Cucinella Architects e i Laboratori e Centro Socio Educativo per persone con disabilità di ifdesign, mentre terza classificata “Casa Bona” dello studio Zupelli Design Architettura. Ma la giuria – composta dall’architetto Paolo Orsini, l’Ingegnere M.Arch.AA ARB Luca Peralta e dal Presidente del Consorzio POROTON® Italia Stefano Midolini – aveva assegnato anche due menzioni speciali: alle Ville a Montefiascone di Studio GAMP!, e alla Casa unifamiliare MA dello studio Montini Architettura di Faenza.
In attesa di sapere cosa ci riserverà l’edizione 2025 – iscrizioni di partecipazione aperte fino al 31 maggio – scopriamo insieme quest’ultima realizzazione. Questo il parere della giuria in merito al progetto: «Un parallelepipedo bianco che poggia su un basamento in mattoni; questa è, in estrema sintesi, la casa unifamiliare della periferia di Faenza, dove la ricercata schematicità dell’idea di progetto risponde ad un programma funzionale ed estetico lucido e consapevole: definire l’architettura della casa in un contesto industriale in trasformazione; rispondere alla confusione delle forme dell’edilizia delle villette con un programma chiaro, preciso, sintetico, che sappia porsi come progetto pilota, nella speranza di indicare la strada alle case che verranno. Alla chiara articolazione volumetrica corrisponde una razionale distribuzione degli spazi, mentre la declinazione degli elementi architettonici offre l’occasione per distinguere ambiti pubblici e privati, spazi aperti e spazi più protetti. Una raffinata gestione dei materiali di finitura, assecondata dall’adozione di una muratura POROTON® ad alte prestazioni termiche, enfatizza le scelte di progetto, grazie al pieno controllo dei particolari costruttivi.»
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© Fotografie di Fabio Monducci
Territorio, paesaggio e progetto
Inserita in un comparto residenziale di una zona di ampliamento urbano al margine nord ovest di Faenza – un’area adiacente alla zona artigianale, a destinazione mista, strategicamente posizionata tra le direzioni Bologna e Ravenna – Casa MA, di Montini Architettura, è un progetto intelligente nel suo rigore stereometrico, capace di combinare esigenze, funzionalità ed estetica, ponendosi in continuità con il paesaggio circostante in trasformazione.
L’articolazione dell’edificio di nuova costruzione nasce, infatti, dalla ricerca compositiva di forme razionali, semplici e contemporanee capaci di mediare le morfologie disomogenee degli edifici nelle vicinanze, attraverso soluzioni tecnologiche e strutturali utili ad ottenere una pulizia formale e compositiva.
Il risultato? Due volumi fuori terra, realizzati con un sistema a telaio in c.a. e tamponamenti in blocchi POROTON®, posizionati all’angolo tra due strade, in relazione diretta con il traffico veicolare e l’adiacente pista ciclabile. Per questo, obiettivo primario di Casa MA è stato rendere “impermeabili” i due lati affacciati su strada, prevedendo ampie vetrate e piccole corti solamente sui lati rivolti verso la parte interna.
Sui fronti nord-ovest, da dove avviene l’accesso, e sud-ovest, verso la strada secondaria che delimita il lotto, il paramento si propone compatto ed ermetico come se fosse un muro di cinta, mentre nei restanti prospetti assume la connotazione di corte aperta verso la parte più privata del giardino: la relazione con il verde avviene, infatti, attraverso un sistema in facciata caratterizzato da grandi aperture scorrevoli con profili in alluminio nero opaco. Mentre i prospetti a sud sono protetti dall’irraggiamento solare da due alberi ad alto fusto e dalle ampie vetrate che prevedono un sistema di oscuramento e protezione, impacchettabile a scomparsa all’interno di un alloggiamento appositamente progettato nelle murature perimetrali.
Articolazione volumetrica
Casa MA si compone di due parallelepipedi materici, sovrapposti e sfalsati, organizzati su due livelli: al piano terra – un basamento rivestito in mattoni faccia vista in pasta gialla che assume caratteristiche diverse nei differenti prospetti – si sviluppano i locali della zona giorno che, grazie ad una serie di elementi, come il volume attrezzato e quello della cucina, articolano le funzioni più pubbliche della casa in continuità tra di loro. Un diverso trattamento è riservato ai locali di servizio del piano terra, come il garage, la lavanderia, la centrale termica, che risultano più autonomi rispetto al resto dell’edificio pur rimanendo all’interno del “recinto di mattoni”.
Sopra il basamento è poi appoggiato un secondo elemento geometrico, un volume regolare che ospita invece la zona notte dell’abitazione. Questo parallelepipedo, sovrapposto al precedente in laterizio, attraverso alcune parti a sbalzo crea logge utili a definire la zona d’accesso e l’eventuale realizzazione di un posto auto esterno coperto in aggiunta ai due del garage interno. Ma anche un gioco di terrazzi esterni, estensioni degli ambienti notte delimitati da un parapetto metallico di colore nero. Rispetto al piano terra, questo differisce per le finiture intonacate chiare e gli scuri in alluminio a filo esterno che scorrono su una parete leggermente arretrata del medesimo colore, utile a evidenziare la stereometria del corpo del primo piano.
© Fotografie di Fabio Monducci
Finiture, tra interni ed esterni
I materiali, lo sappiamo, possono fare una differenza enorme nella riuscita di un progetto di architettura. Ne è esempio la parete in faccia a vista dell’esterno, posata per file di elementi paralleli e senza giunti, che si è scelto di far continuare internamente nella zona di ingresso, a nobilitare il muro dove si trova la scala metallica a sbalzo, illuminata dai lucernari. L’open space del piano terra è caratterizzato da un gioco cromatico lucido positivo/negativo, di chiaroscuri e dettagli d’accento: il pavimento è in marmo di Carrara a macchia aperta, la parete della zona soggiorno in nero Marquinia. Una libreria in ebano funge da quinta e filtro tra lo spazio living e la zona più tecnica del piano terra. La zona notte è caratterizzata da un pavimento in teak posato con spina alla francese, materiale utilizzato anche per le boiserie che contengono le porte a tutta altezza degli ambienti e dei vani ripostiglio fruibili dallo spazio distributivo.
Per l’esterno è stata prevista su tutti i lati dell’edificio una pavimentazione in gres nera, integrata sui bordi con verde decorativo: festuca glauca, pitosforo nano e elicriso su ghiaia bianca delimitano lo spazio più privato. Su tutto il perimetro, delimitato da un muretto e una recinzione metallica a doppia orditura realizzata su disegno, è stata piantumata una siepe di lauroceraso oltre a un gruppo di arbusti puntuale di specie autoctone.
© Fotografie di Fabio Monducci
Dettagli costruttivi e soluzioni impiantistiche
Particolare attenzione è stata riservata allo studio dei dettagli costruttivi, consentendo di ottimizzare l’interazione tra pareti opache verticali – realizzate con tamponatura in blocchi di laterizio POROTON® P700 TS sp. 25 cm opportunamente rivestita con materiale isolante, finita da un paramento in mattoni al piano terra e intonaco al piano primo – e strutture orizzontali di pavimento, interpiano, copertura e parte impiantistica. Lo sfalsamento dei solai è stato adottato per ricavare una zona cavedio per alloggiare gli impianti di ventilazione meccanica controllata e deumidificazione, distribuita per entrambi i livelli del fabbricato. Mentre per compensare la presenza del lato chiuso sul fronte strada, sono stati inseriti due lucernari in copertura in corrispondenza del ballatoio della zona notte, che permettono di ottenere una doccia di luce naturale che traguarda fino al piano terra.
Nulla è stato trascurato: compresa la correzione dei ponti termici che, insieme alle caratteristiche prestazionali delle murature perimetrali impiegate ed all’integrazione di fonti rinnovabili, ha permesso di ottenere la classe energetica A4, compensando l’effetto della presenza delle pur performanti ampie vetrate del piano terra. I pannelli fotovoltaici in copertura e un sistema ibrido rendono infatti la casa molto efficiente energeticamente.
Scheda progetto
Tipo di edificio: Edificio residenziale unifamiliare
Tipo di intervento: Nuova costruzione
Ubicazione: Faenza (RA)
Progettisti Montini Architettura, Faenza (RA)
Arch. Nicola Montini, Arch. Luca Agresti (collab.), Arch. Lucia Ghetti (collab.)
Prog. Strutture: Marco Peroni Ingegneria
Prog. Termo-idraulica: Studio Tecnico Ing. M. Grohmann
Prog. Elettrica: E.S.I. Project
Direttore dei lavori: Arch. Nicola Montini
Fotografie di Fabio Monducci
Impresa esecutrice: B.F.B. di Fragorzi Mario e C. S.n.c.
Tipologia muratura
Tamponatura in blocchi POROTON® P700 TS
Blocchi impiegati
POROTON® P700 TS sp. 25 cm
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