HI-MACS® design contest: i finalisti

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Decretati i finalisti dell’edizione 2011 del Design Contest HI-MACS®, dedicato al tema dell’arredo urbano. Anche quest’anno la creatività e l’audacia si sono unite per sovvertire i classici modi di concepire il design: i partecipanti hanno dato il meglio di loro stessi, grazie al loro talento, per proporre un nuovo modo di vestire le città.

Hanno partecipato più di 500 progetti, sia nella categoria “professionisti” che in quella “studenti“, dai più sbalorditivi a quelli più all’avanguardia. Per scegliere i migliori sono stati adottati criteri specifici: fruibilità, commercializzazione, creatività, estetica, innovazione e utilizzo delle caratteristiche/proprietà della pietra acrilica HI-MACS®.

Per ciascuna delle due categorie sono stati selezionati i 4 migliori progetti, per un totale di 8 finalisti, che verranno presentati al 100% Design show, che si terrà a Londra dal 22 al 25 settembre 2011. Il vincitore per ogni categoria verrà selezionato da una giuria composta da importanti designer e architetti durante la fiera, e verrà annunciato durante la cerimonia conclusiva.

I finalisti
categoria professionisti

“S Urban Bench”, Verónica Martinez Madrid, Spagna


Per costruire il suo progetto, Verónica Martinez si è basata sul movimento a spirale che si può trovare ovunque; dagli elementi dell’infinito come le galassie o la catena del DNA, fino alla crescita delle piante, dei fiori, etc.. La forma ad “S” cattura l’essenza di questo movimento con solo due linee sottili ed è realizzata con un singolo stampo per un risultato perfetto che riduce al minimo i costi di produzione.

“E-Moke”, Daniel Abendroth – Stoccarda, Germania

E-Moke è una cyclette innovativa da collocare in ambienti pubblici che permette a chi la utilizza di ricaricare, pedalando, il proprio telefono cellulare. Si adatta ai diversi contesti urbani grazie ad un’ampia gamma di colori, inoltre è dotata di una presa USB dove si può facilmente connettere il proprio dispositivo mobile.

“Linked”- Cinzia Naticchioni – Roma, Italia

Panchina urbana, ‘Linked’ è ispirata al concetto di versatilità, può essere infatti utilizzata su due livelli differenti, per gli adulti e per i bambini. Il concetto di versatilità è combinato all’idea di oggetto unico: un pezzo di arredamento urbano senza giunture, perfetto per piazze, strade e giardini, estremamente identificabile ma differente a seconda della visuale da cui lo si guarda.

Il nome del progetto deriva dalla forma della panchina: un singolo elemento che si muove nello spazio e gira su se stesso creando due sedute su due livelli differenti (+40 cm e +60 cm) legati tra loro. Le proprietà di stampaggio a caldo e la mancanza di giunzioni hanno contribuito a ispirare questa forma fluida, continua e curva per creare un oggetto che nella sua semplicità diventa una scultura.

“The Community Bench” – Branimira Ivanova – Sofia, Bulgaria

“La panchina della comunità”  con la sua forma di silhouette umana aspira a stimolare il legame tra le persone, le mani che si incontrano, simboleggiano, infatti, la voglia di comunicazione. La versione nera è pensata per gli ingressi di edifici amministrativi, dove il nero è visto come simbolo di potere. Per le scuole è realizzata in Fiery Red, Banana e Florida Orange: colori attivatori di energia.

Categoria studenti

“Urban Box” – Mark Benstead – Edinburgh, Scotland

Questa piccola scatola, piena d’ironia e semplicità, esplora le potenzialità di modellamento a caldo per creare una seduta tanto attraente quanto funzionale per chi la utilizza. Il design esplora l’importanza della forma in contrasto con l’estetica materiale. L’ispirazione originaria è stata quella di conservare un oggetto che nella nostra società viene, normalmente, gettato.

“Urban Refuge” – Géraldine Dumont – Ginevra, Svizzera

E’ una struttura sotto cui potersi riparare dal cattivo tempo o quando fa molto caldo. Sotto i suoi 230 centimetri di diametro, possono ripararsi fino a sette persone. Questo rifugio è stato inizialmente progettato per i fumatori, ormai banditi dai luoghi pubblici. Dopo il crepuscolo, l’oggetto si illumina, creando un’atmosfera rassicurante nel rispetto dell’ambiente; esso utilizza, infatti, dei pannelli solari installati sul tetto. Un bracciolo e un posacenere sono, inoltre, integrati nella base della struttura.

“En Pause” – Marta Tardieu de Chorro – Madrid, Spagna

Funzionale e flessibile, il progetto è dotato di grandi pannelli informativi, di un pavimento antiscivolo ed è pensato per le esigenze delle persone disabili. “En Pause” ha un design senza tempo. Infatti, non solo non si impone sul paesaggio urbano, ma lo completa. Si compone di due parti continue: una chiusa a formare un perimetro di supporto al materiale informativo ed un’altra con funzione di seduta.

La base della struttura è ricoperta con un materiale antiscivolo ed è leggermente sottostante il livello della strada in modo da facilitarne l’accesso. Nella parte anteriore la pensilina è ricoperta di cristallo ma ha un inserto rettangolare su cui sono incisi in braille gli itinerari degli autobus.

“Naked Lamp” – Mario Fuentes – Barcellona, Spagna

Lampada urbana pensata per portare luce e colore in città, brillante e colorata, utilizza la tecnologia LED per le luci: quella superiore è un LED bianco lucente, mentre quella inferiore è un RGB LED a bassa intensità, che può creare un’enorme varietà di colori. Il “Lampione puro” è stato concepito, inoltre, per ospitare nella sua parte superiore un pannello solare, in modo da rispettare i più moderni principi di ecosostenibilità e rispetto per l’ambiente.

Per maggiori informazioni sul design contest: www.himacs.eu/design/design-contest/2011

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