Di certo il tema scelto per il Padiglione Italia - in scena dal 10.05 al 23.11.2025 all'Arsenale, Tese delle Vergini - dalla curatrice Guendalina Salimei, architetto, docente e founder della firma T- Studio, si inscrive perfettamente nel tema portante della Biennale di Ratti: anche il suo ambisce, infatti, a dare forma all'intelligenza creativa, condividendo l'idea che sia possibile mettere in gioco molteplici forme di intelligenza coordinate, nel comune intento di trovare soluzioni d'ingegno a disposizione di tutti.

Con un focus: l'acqua. E un necessario cambiamento di prospettiva: guardare l'Italia dal mare, e non viceversa, ripensando il progetto del confine come grande occasione, un sistema integrato di architetture, infrastrutture e paesaggio. Terræ Aquæ. L'italia e l'intelligenza del Mare sottolinea, inoltre, quell'urgenza di rimettere al centro del dibattito il rapporto strettissimo tra terre abitate e acque: territori più che limiti, soglie, spazi di transizione e di repentini cambiamenti ambientali, sociali ed economici. Luoghi di grande complessità, di margine e sperimentazione, da salvare e riscoprire, dove sviluppare nuove tematiche strategiche e progettuali capaci di adattarsi ad un futuro fatto di nuove esigenze, incluse quelle legate ai cambiamenti climatici.

L'Italia del resto è un paese che galleggia, uno stivale in mezzo al mar Mediterraneo, la "piazza" in cui da secoli si fondono e confondono lingue, culture e tradizioni. ("Un luogo, Il Mediterraneo. Una Soluzione, Il Mediterraneo." commenta Pietrangelo Buttafuoco). E Venezia il luogo per antonomasia di questa sua relazione viscerale tra terra e acqua, tra naturale e artificiale, tra infrastruttura e paesaggio, della resilienza e conservazione del patrimonio ambientale e architettonico. La città da cui si scorge un orizzonte aperto sul passato, sul presente e sul futuro, una destinazione che diventa destino. "Sono nata a Roma, ma la mia infanzia l'ho passata a Venezia" racconta la Salimei. "Questa città e il suo scenario acquatico hanno avuto un imprinting fortissimo su di me e il mio immaginario: ricordo perfettamente, ancora, il rumore costante dell'acqua e le sirene che annunciavano l'acqua alta, con le passatoie per camminare o mio padre che mi portava in braccio per non farmi inzuppare. Un amore profondo, trasformatosi poi nel filone di indagine principale del mio studio, con cui infatti abbiamo portato avanti interventi in molte città portuali italiane."

Padiglione Italia alla Biennale Architettura 2025 - Guendalina Salimei presenta la sua wunderkammer. Ecco cosa ci aspetta.

Tanti sottotemi, tante voci

Un tema cruciale, da affrontare da molteplici prospettive e attraverso l'ascolto di voci, idee e mezzi espressivi differenti, per stimolare il risveglio di quell'intelligenza collettiva capace di innescare un rinnovamento che parte dalle coste italiane: spesso negate, abbrutite e abusate, sono in realtà luogo di incontro fondamentale tra ecosistemi, culture, attività e religioni.

Tanti i sottotemi e le urgenze su cui riflettere e lavorare: ripensare le cesure, determinate da aree portuali, strade litoranee, insediamenti turistici e strutture abusive che interrompono la continuità sia tra città e mare sia tra ecosistemi naturali; reinterpretare i dispositivi di soglia, elementi di transizione tra terra e mare come dighe, moli, frangiflutti e barriere costiere, fari, piattaforme artificiali; riscrivere i waterfront come processo di rigenerazione urbana che può trasformare le aree costiere, urbane e non, in luoghi vivibili, accessibili e sostenibili; ripensare le infrastrutture ricettive e portuali per adattarsi ai cambiamenti climatici riducendo il rischio di dissesti idrogeologici e l'impatto sull'ecosistema naturale; riconvertire l'archeologia industriale, portuale e produttiva, abbandonata lungo le coste; ridefinire le strategie di tutela attiva del patrimonio ambientale e riscoprire il patrimonio sommerso, naturale e archeologico.

I risultati della call

Una pluralità di sguardi e di voci che è stato e sarà necessario coinvolgere durante tutto il semestre: la mostra accoglierà infatti i risultati della call for visions and projects appena conclusa (per la quale sono arrivati quasi 600 contributi, a testimoniare l'importanza di questo tema) innescando un confronto intergenerazionale e interculturale che coinvolge progettisti, studiosi e operatori della cultura - ma anche giovani, artisti, enti di ricerca e del terzo settore - nel ripensamento del rapporto tra terra e mare, con l'esposizione sia di progetti di riqualificazione realizzati, sia di contributi prodotti ad hoc tramite l'uso di metodi multidisciplinari e multimodali, sia degli esiti di ricerche accademiche che solitamente hanno poca visibilità.

"L'Architettura" per Guendalina Salimei "in quanto disciplina sistemica, è chiamata in causa per elaborare visioni del mondo e, proprio per la sua indiscutibile capacità di comprendere le relazioni tra le parti, e tra le parti e il tutto, deve scendere in prima linea per poter mettere in campo energie cariche di creatività ed empatia. Per far questo è necessario riferirsi ai deep data, ovvero a quell'insieme di conoscenze approfondite e specifiche - spesso nascoste o poco note - generate da individui diversi, che possono fornire punti di vista e soluzioni inedite capaci di aprire a un dibattito proiettato verso azioni future."

Una wunderkammer, aperta e polifonica

Pur non spoilerando nulla rispetto al set up del prossimo Padiglione Italia, Guendalina Salimei racconta il suo progetto curatoriale configurandolo con un allestimento simile ad una macchina dell'esporre, una wunderkammer a metà tra l'analogico e il digitale costellata di disegni, maquettes ma anche grandi mappe interattive (inclusa quella che mostra il Mediterraneo come luogo fisico delle moderne infrastrutture tecnologiche e delle reti subacque).

Una curatela che ha agito con lo spirito del direttore d'orchestra, tessendo trame di significati per comporre un'armonia in cui ogni elemento trova la propria voce senza smarrire l'unità del tutto, in cui ogni contributo diventa la nota di una partitura più ampia, frammento di un discorso visivo che si eleva in una sinfonia corale di idee ed emozioni. Un esercizio in cui tutti sono coinvolti, che sarà animato durante tutta la sua durata da dialoghi e un public program con dibattiti, seminari, conferenze, laboratori, workshop non solo per addetti al settore. Le riflessioni di cultori della materia, i contributi selezionati, i saggi fotografici, le incursioni artistiche, gli esiti della ricerca e altre suggestioni culturali e progettuali saranno contenuti nel catalogo, edito da Electa, diviso in tre volumi e corredato da inserti speciali, concepito come un portolano di navigazione capace di orientare il lettore nella scoperta delle esperienze progettuali collettive.

19. MOSTRA INTERNAZIONALE DI ARCHITETTURA 
LA BIENNALE DI VENEZIA 2025

10 maggio - 23 novembre 2025

+info e biglietti: labiennale.org

Direzione Generale Creatività Contemporanea - MiC
creativitacontemporanea.cultura.gov.it

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