"Per affrontare un mondo in fiamme, l'architettura deve riuscire a sfruttare tutta l'intelligenza che ci circonda".

Un riferimento non casuale, che riporta all'attenzione i recenti fatti di attualità che hanno mostrato al mondo la California in fiamme. Uno spunto di riflessione pertinente che invita a ragionare sulle sfide del nostro tempo, specie riguardo i cambiamenti climatici, con la necessaria adozione di soluzioni concrete, pragmatiche e intelligenti.

Non è un caso se il titolo scelto per la 19. Mostra Internazionale di Architettura di Carlo Ratti - che animerà la città di Venezia dal 10 maggio al 23 novembre (con vernice l'8 e 9 maggio) - è proprio Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva che vedrà quest'anno ben 66 partecipazioni nazionali (quattro in più dell'ultima edizione) con le new entry di Repubblica dell'Azerbaijan, Sultanato dell'Oman, Qatar, Togo.

A presentarla, questa mattina a Ca' Giustinian, sede della Biennale di Venezia, il presidente Pietrangelo Buttafuoco e lo stesso curatore Carlo Ratti, architetto e scienziato il cui nome era stato reso noto nel mese di dicembre 2023. 

«L'architettura rappresenta da sempre una risposta alle sfide poste dalle condizioni climatiche - ha esordito Carlo Ratti nella presentazione della sua Biennale - Fin dalle "capanne primitive", la progettazione umana è stata guidata dalle necessità di ripararci per sopravvivere: le nostre creazioni hanno cercato di colmare il divario tra ambienti ostili e quegli spazi sicuri e vivibili di cui abbiamo tutti bisogno».

Facendo riferimento alle catastrofe naturali dello scorso anno, da Los Angeles a Valencia e Shepur, o le condizioni di siccità in Sicilia, Ratti ha così sottolineato quanto la specie umana debba fare i conti con le forze distruttive di acqua e fuoco.

Dalla mitigazione all'adattamento: guardare al futuro con intelligenza

"Quando i sistemi su cui abbiamo a lungo basato la nostra comprensione cominciano a fallire - ha continuato Carlo Ratti in conferenza stampa - sono necessarie nuove forme di pensiero. Per decenni, l'architettura ha risposto alla crisi climatica con la mitigazione: progettare per ridurre il nostro impatto sul clima. Ma questo approccio non è più sufficiente. È il momento che l'architettura abbracci il campo dell'adattamento: ripensare il modo in cui progettiamo in vista di un mondo profondamente mutato".

Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva verterà quindi sulla necessità di un radicale cambiamento di punto di vista da parte dell'architettura per ripensare in toto l'ambiente costruito.

Andare oltre la mitigazione a favore dell'adattamento sarà il leitmotiv, con l'architettura designata quale strumento per "guidare il processo con ottimismo, rivolgersi a più generazioni e a più discipline, diventare più inclusiva imparando dalle scienze, ma anche flessibile e dinamica, proprio come il mondo per cui sta progettando".

THE OTHER SIDE OF THE HILL Beatriz Colomina  Roberto Kolter Patricia Urquiola Geoffrey West Mark Wigley

I 5 punti di Carlo Ratti: la Biennale Architettura 2025 in numeri

"Il titolo stesso della Mostra, Intelligens, contiene la parola latina gens ("gente") e ci invita a sperimentare oltre i limiti di un focus limitato all'Intelligenza Artificiale e alle tecnologie digitali".

Sintetizzare un'idea in 5 punti è consuetudine in architettura. Così, durante la conferenza stampa, anche Carlo Ratti ha cercato di riassumere il densissimo lavoro, diviso tra organizzazione e curatela:

  • Intelligens come laboratorio dinamico che riunisce esperti nelle varie forme di intelligenza, coinvolgendo, per la prima volta, oltre 750 partecipanti tra architetti e ingegneri, matematici e scienziati del clima, filosofi e artisti, cuochi e programmatori, scrittori e intagliatori, agricoltori e stilisti, e molti altri guidati dai principi di inclusività e collaborazione.
  • Sostanziale cambio di approccio/mentalità per una curatela di scala così ampia, basato su un processo di selezione dal basso, guidato da un team curatoriale interdisciplinare. 
  • Diverse generazioni di partecipanti, da professionisti esperti che a novant'anni continuano a innovare a neolaureati che hanno appena intrapreso la propria carriera: vincitori del Premio Pritzker, ex Curatori della Biennale di Venezia, premi Nobel, Professori Emeriti compariranno accanto ad architetti e ricercatori emergenti. 
  • Nuovo approccio autoriale per dare spazio a contributi così diversi: Intelligens metterà in discussione la tradizione dell'architetto come unico creatore, con gli altri professionisti relegati a ruoli di supporto, proponendo modello di autorialità più inclusivo, ispirato alla ricerca scientifica.
  • Necessaria collaborazione con altre istituzioni: Intelligens collaborerà infatti con la COP30 delle Nazioni Unite a Belem, con la C40, con la Baukultur Alliance di Davos, con il Soft Power Club e molti altri.
    Il suo programma pubblico, GENS, ospiterà una serie di incontri e conversazioni, coinvolgendo audience di ogni portata.

Ecco qualche numero:
750+ partecipanti (individui o organizzazioni)
280+ progetti
500+ partecipanti in team interdisciplinari
350+ partecipanti in team multigenerazionali
250+ partecipanti in team guidati da donne
375+ partecipanti in team transnazionali

Le partecipazioni, i mondi tematici delle Corderie, i Giardini e la Biennale oltre le mura

Tra le 66 partecipazioni nazionali, 26 troveranno casa nei Padiglioni ai Giardini (26), 25 all'Arsenale e 15 nel centro storico di Venezia. L'annuncio della ristrutturazione del Padiglione centrale diventa infatti un'occasione di espansione verso la città. Come affermato dallo stesso curatore, "Venezia non ospiterà solo la Biennale Architettura, ma diventerà un laboratorio vivente. La città stessa - una delle più esposte e vulnerabili di fronte ai cambiamenti climatici - farà da sfondo a un nuovo tipo di Mostra, in cui installazioni, prototipi ed esperimenti saranno sparsi tra i Giardini, l'Arsenale e altri quartieri.»

Le Corderie metteranno al centro un dato di attualità molto crudo: mentre le temperature globali aumentano, la popolazione mondiale diminuisce. 

«È questa la realtà che gli architetti devono affrontare nell'età dell'adattamento. Partendo da qui - spiega Ratti - i visitatori attraverseranno tre mondi tematici: Natural Intelligence, Artificial Intelligence e Collective Intelligence. La mostra culmina quindi nella sezione Out con una domanda: possiamo guardare allo spazio come una soluzione alle crisi che affrontiamo sulla Terra? La nostra risposta è no: l'esplorazione dello spazio non è una via di fuga, ma un mezzo per migliorare la vita qui, nell'unica casa che conosciamo.» 
Le diverse sezioni saranno organizzate come un unico organismo che collega progetti su piccola e larga scala creando una rete di dialogo.

 

Presente anche quest'anno il padiglione della Santa Sede, ospitato nel Complesso di Santa Maria Ausiliatrice - Fondamenta S. Gioacchin, Castello 450). La mostra avrà il titolo di "Opera aperta", a cura di Marina Otero Verzier e Giovanna Zabotti.

Anche il Comune di Venezia parteciperà con lo storico Padiglione Venezia ai Giardini, con l'allestimento della mostra dal titolo "Biblioteche. Costruendo l'intelligenza veneziana". Il Padiglione cittadino avrà una sua emanazione in altri spazi istituzionali e nelle sedi dell'Università Iuav di Venezia.

I progetti speciali e Biennale College

Sono due i progetti speciali sviluppati quest'anno;

  • Margherissima, che occuperà la Polveriera austriaca di Forte Marghera a Mestre, per portare l'attenzione sull'area di Marghera e il territorio contaminato situato nei pressi del Ponte della Libertà.
  • Il Padiglione delle Arti Applicate, presentato per il nono anno consecutivo dalla Biennale di Venezia e il Victoria and Albert Museum, Londra, è intitolato On Storage. A cura di Brendan Cormier, in collaborazione con Diller Scofidio + Renfro (DS+R), esplora l'architettura globale degli spazi di deposito al servizio della circolazione degli oggetti e include un nuovo film a sei canali, diretto da DS+R.

Otto, invece, i progetti selezionati per la 2a edizione di Biennale College Architettura 2024-2025 che, con un budget di 20.000 euro ciascuno, affiancheranno la Mostra sottoforma di laboratorio di ricerca e sperimentazione per lo sviluppo e la produzione di progetti che utilizzano l'intelligenza naturale, artificiale e collettiva per combattere la crisi climatica.
Le opere realizzate saranno presentate, fuori concorso, come parte della 19. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva., a cura di Carlo Ratti.

Rivedi la diretta streaming

19. MOSTRA INTERNAZIONALE DI ARCHITETTURA - LA BIENNALE DI VENEZIA 2025
a cura di Carlo Ratti

Venezia, 10 maggio - 23 novembre 2025

+info e biglietti: labiennale.org

pubblicato il: - ultimo aggiornamento: 

mag 10
nov 23

La Biennale Architettura di Carlo Ratti sarà "intelligente, inclusiva e ricca di scienza" Dalla mitigazione all'adattamento. Il curatore: «Quando i sistemi su cui abbiamo a lungo basato la nostra comprensione cominciano a fallire, sono necessarie nuove forme di pensiero».
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