di Elisa Scapicchio
"Viva il legno - il legno vive!". È con queste parole che Manuel Benedikter, presidente di giuria del Wood Architecture Prize by Klimahouse 2026, ha introdotto il riassunto del grande lavoro svolto di fronte ai quasi 100 progetti presentati quest'anno.
Ormai alla sua IV edizione, il riconoscimento ideato da Fiera Bolzano continua ad andare a caccia delle migliori opere di architettura e ingegneria in legno realizzate in Italia negli ultimi anni, promuovendo la ricerca di un processo di progetto e costruzione orientato alla sostenibilità.
La presentazione dei progetti, durante la conferenza stampa di Klimahouse 2026, che si è tenuta ieri mattina nel nuovo spazio eventi di AMDL Circle di via Varese, a Milano, ha evidenziato una massiccia crescita del numero di progetti presentati, direttamente proporzionale alla qualità delle opere di architettura in legno.
Un grande traguardo per WAP, unico premio nazionale dedicato al costruire in legno, che in soli quattro anni è diventato punto di riferimento nel settore, confermando le potenzialità, il fascino e la fattibilità del costruire in legno e sostenibile.
Dopo l'attenta analisi e la valutazione di ogni singolo progetto, la giuria ha riconosciuto la qualità, la varietà e la complessità delle opere candidate, che spaziano dalle architetture temporanee alle residenze unifamiliari e plurifamiliari, fino agli edifici pubblici di maggior scala.
A fare da filo rosso è l'emergere del legno non solo come materiale costruttivo, ma come protagonista della scena, capace di definire l'anima di ciascun progetto, infondendo calore e accoglienza agli spazi abitati. "Ognuno di essi - ha commentato Manuel Benedikter - racconta una storia unica, frutto di risposte intime e interpretazioni originali, tanto sul piano architettonico quanto nell'uso e nell'interpretazione del legno".
Frutto di confronti approfonditi e dibattiti appassionati tra i membri della giuria1, la selezione è stata dettata da un'analisi di intenzioni, punti di forza e potenzialità di ogni progetto, interpretando al meglio le qualità del legno nell'architettura contemporanea.
I vincitori saranno decretati il 29 gennaio, durante la seconda giornata della Fiera Klimahouse a Bolzano.
I membri di giuria sono: Sandy Attia, MoDusArchitects · Arch. Marta Baretti, Arbau Studio · Prof. Guido Callegari, Politecnico di Torino · Arch. Mauro Frate, MFA Architects e Professore contrattista presso lo Iuav di Venezia · Luca Gibello, Il Giornale dell'Architettura · Prof. Paolo Simeone, Politecnico di Torino
indice dei contenuti
- I 12 progetti finalisti
- Ampliamento e valorizzazione dell'Accademia Carrara di Bergamo
- Cappella del suono
- Casa Yakisugi
- Edificio multifunzionale a Barbiano
- Interventi per la riqualificazione della Contrada Polaggia
- LËN SCËMPL
- Maso Stregozzi
- Nuove scuole medie di Primero
- PORTICO: Un'Architettura della Generosità
- Punto Luce gallaratese
- T+T
- The Big Zip - A house for happy cows
- Klimahouse 2026, tra punti fermi e novità della XXI edizione

Thomas Mur, Direttore Fiera Bolzano | foto: ©Francesco Moroni Spidalieri
I 12 progetti finalisti
Ampliamento e valorizzazione dell'Accademia Carrara di Bergamo
Progettista: Arch. Antonio Ravalli, F&M Ingegneria, Mascheroni & Associati, INOUT architettura
Luogo: Bergamo
Anno: 2024
Inaugurato nel 2023, e fresco di menzione al premio del CNAPPC Architetto italiano, il progetto di ampliamento dell'Accademia Carrara, nasce per connettere i recenti spazi museali rinnovati e integrare i nuovi servizi - giardino e caffetteria - secondo gli standard dei musei contemporanei, mantenendo la coerenza con il contesto storico.
L'intervento completa la riqualificazione del complesso attraverso l'apertura verso i giardini storici, rafforzando una trama urbana di rilevanza paesaggistica ai piedi della Città Alta. Il nuovo camminamento garantisce una percorrenza continua e ordinata, offrendo viste controllate sulle mura e sul parco, a cui fornisce accesso diretto insieme alla nuova area ristoro.
La struttura, realizzata con tecniche miste e uso di legno lamellare nelle parti fuori terra, è costituita da pilastri ancorati tramite piastre metalliche e travi binate che sorreggono il solaio superiore.

foto: © Marco Totè, Antonio Ravalli Architetti
Cappella del suono
Progettisti: Studio Carraldo - Ing. David Zauels, Dipl. Ing. Franka Ruhnau, Dipl. Ing. Luis Navarro, Jonas Rosenfelder, Valentin Fick
Luogo: Lunano (PU)
Anno: 2025
Il padiglione, vincitore del Festival di Microarchitettura 2025 e prima opera del collettivo austriaco Studio Carraldo, è concepito come una struttura sonora emergente da un campo di grano, capace di trasformare l'azione del vento in vibrazione e movimento. L'intervento adotta un approccio essenziale e sostenibile: tutti gli elementi sono ricavati dalle sezioni di legno fornite dall'organizzazione, riducendo al minimo scarti e consumo di materiale.
La struttura è impostata su quattro telai aperti in listelli di larice 40×40 mm, ancorati con fondazioni a vite rimovibili. Su di essi si innestano quattro travi principali, assemblate tramite giunzioni a mezzo legno e connessioni metalliche.
Cuore del progetto sono i legni sonori, sospesi internamente nei nodi di vibrazione: ogni pezzo è tarato per generare una nota della scala di Do maggiore e dotato di fori inferiori che fungono da camere di risonanza.
Realizzato in 10 giorni con un budget di 2.000 euro, il padiglione - denominato "Cappella del Suono" - dimostra come ricerca acustica, economia dei mezzi e integrazione paesaggistica possano convergere in un'opera leggera e ad alto contenuto sperimentale.

foto: © Jonas Zauels, Francesco Cerri
Casa Yakisugi
Progettisti: Archos S.r.l. - Architetto Giulia Anna Milesi, Architetto Edoardo Milesi
Luogo: Sorisole (BG)
Anno: 2022
La villa unifamiliare, progettata da Archos ai margini delle colline bergamasche, si inserisce nel paesaggio seguendo la morfologia naturale del terreno, evitando movimenti di terra invasivi.
Il basamento in cemento faccia a vista ospita locali tecnici e autorimessa ed è pensato per essere progressivamente coperto da vegetazione rampicante. Sopra di esso si sviluppa un volume compatto a un solo piano, realizzato con sistemi a secco e moduli prefabbricati in legno, garantendo elevate prestazioni energetiche e antisismiche.
Il rivestimento esterno in larice, trattato con tecnica Yakisugi, assicura durabilità, resistenza agli agenti biologici e una finitura carbonizzata che integra l'edificio nel contesto boschivo, mentre gli interni, dominati dalla betulla, amplificano la luce naturale e creano un netto contrasto con l'involucro scuro.
L'edificio è in classe energetica A4, impiega legno certificato PEFC e FSC, configurandosi come un modello di edilizia sostenibile basato su precisione costruttiva, responsabilità ecologica e qualità dell'abitare.

foto: © Andrea Ceriani
Edificio multifunzionale a Barbiano
Progettisti: Roland Baldi Architects - Arch. Roland Baldi, Arch. Sila Giriftinoglu, Arch. Erica Mazzoni
Luogo: Barbiano (BZ)
Anno: 2025
Posto in corrispondenza dell'ingresso sud di Barbiano, il nuovo edificio multifunzionale definisce l'accesso al paese attraverso due volumi in legno color verde posti ai lati della strada, ridisegnando lo spazio pubblico in termini funzionali e percettivi.
Il corpo principale ospita scuola dell'infanzia, nido, mensa e area giochi, mentre di fronte si collocano ufficio turistico e servizi pubblici, collegati da una torre con scala e ascensore che assicura accessibilità dal parcheggio interrato al centro abitato.
L'edificio si imposta su un'autorimessa esistente, con basamento in cemento e struttura in CLT completamente realizzata in legno certificato FSC e PEFC, comprensiva di serramenti, pavimenti, soffitti acustici e arredi. Isolamento acustico in fibra di legno, superfici oliate e soffitti a vista definiscono un ambiente naturale e a basse emissioni. Tetti verdi, sistemi di raccolta delle acque e conformità ai requisiti CAM e DNSH completano un intervento che unisce tecnica, sostenibilità e adattabilità d'uso, configurandosi come modello di architettura pubblica per le comunità alpine.

foto: © Oskar da Riz
Interventi per la riqualificazione della Contrada Polaggia
Progettisti: Architetto Edoardo Colonna di Paliano con Architetto Giorgio Frassine, Architetta Claudia Ninni, Architetta Chiara Baroni, Architetto Cristian Porumbel, Architetto Claudio Tommasini, Architetta Mariana Bachayani, Ingegnere Samuele Bolis
Luogo: Berbenno di Valtellina, frazione Polaggia (SO)
Anno: 2025
Nel borgo medievale di Polaggia, il progetto di Edoardo Colonna di Paliano interviene su tre particelle adiacenti con un recupero urbano che conserva i paramenti murari esistenti, depotenziandoli a involucro esterno per preservarne il valore storico.
Questa nuova costruzione reinterpreta la tipologia della domus locale, con piano in pietra controterra e livelli superiori in larice, con una struttura che combina un piano semi-interrato in cemento armato con telai lignei coibentati internamente, riducendo lo spessore dei muri perimetrali.
Solai in X-Lam e copertura tradizionale in larice con manto in pietra completano il sistema costruttivo, mentre il rivestimento esterno in tavole di larice verticali a sormonto identifica la porzione nuova, caratterizzata da un aggetto volumetrico che esplicita la stratificazione temporale dell'intervento.
Destinato a social housing per giovani coppie, il progetto rappresenta un modello di rigenerazione sostenibile capace di integrare tecniche contemporanee e continuità con l'identità storica del paese.

foto: © Arch. Cristian Porumbel Arch. Federico Langell
LËN SCËMPL
Progettisti: Arch. Igor Comploi, B.Sc. Lukas Stuffer
Luogo: Ortisei (BZ)
Anno: 2025
A 1.300 m in Val Gardena, lo studio Mahlknecht Comploi realizza un'abitazione completamente in legno proveniente dal bosco di proprietà, priva di collanti e senza impianto di riscaldamento tradizionale.
Nel 2022 sono stati selezionati e abbattuti 262 abeti e 56 larici durante la luna calante, poi essiccati naturalmente all'aria per garantirne stabilità e durabilità. La struttura utilizza il sistema DLT (Dowel Laminated Timber), tecnologia a secco e reversibile: colonne lignee continue, solai in legno, travi principali e un traliccio orizzontale assicurano portanza e controventamento.
L'edificio sfrutta il clima locale: il sole fornisce riscaldamento passivo invernale e ombreggiature geometriche controllano il calore estivo. Ogni unità è dotata di stufa a legna integrata alla pompa di calore per l'acqua calda sanitaria. Un impianto fotovoltaico orientato su tre fronti garantisce la produzione elettrica quotidiana.
Certificata CasaClima A, la casa raggiunge un'elevata autosufficienza grazie alla prefabbricazione spinta e all'uso esclusivo di risorse forestali locali, trasformando l'intero processo costruttivo in parte della sua identità architettonica.

foto: © Elisa Cappellari
Maso Stregozzi
Progettista: Architetto Michele Sicher
Luogo: Rabbi - San Bernardo (TN)
Anno: 2025
Il recupero di un maso ottocentesco nelle Alpi trentine mette a sistema tutela storica e innovazione tecnica.
Il basamento in muratura e i tre livelli lignei sono stati consolidati e avvolti da una nuova struttura modulare in larice che riprende proporzioni e ritmo dell'impianto originario. Lieve distanziamenti dei moduli risolvono le altezze interne senza alterare il volume esterno.
La distinzione tra nuovo e antico è dichiarata attraverso un rivestimento a listelli nelle parti trasformate, mantenendo coerenza materica. Le aperture sono state invece ampliate seguendo la scansione strutturale storica, con infissi esterni nascosti che si leggono come vuoti nel rivestimento.
Al centro dell'intervento una struttura interna in XLAM, lasciata a vista, progettata come sistema integrato con predisposizioni per impianti e finiture. La sostenibilità è garantita da materiali locali, cappotto in lana di roccia, tripli vetri e pompa di calore geotermica, raggiungendo la classe A+.

foto: © Elisa Fedrizzi
Nuove scuole medie di Primiero
Progettisti: Studi Mimeus Architettura e Campomarzio Arch. Giacomo Longo, Arch. Andrea Simon, Ing. Lucia Pradel, Arch. Pietro Ambrosini, Arch. Michele Andreatta, Arch. Alessandro Busana, Arch. Daniele Cappelletti, Arch. Enrico Lunelli, Consultant Teresa Pedretti
Luogo: Fiera di Primiero (TN)
Anno: 2024
La nuova scuola secondaria di primo grado Luigi Negrelli sostituisce l'edificio precedente con una struttura contemporanea e sostenibile, frutto della collaborazione tra Mimeus e Campomarzio.
L'edificio, posizionato lungo la via principale, integra perfettamente il contesto urbano, con accesso diretto e portico aperto verso la strada e un ampio giardino a ovest.
Il programma funzionale si sviluppa su tre piani, organizzati intorno a un grande vuoto centrale illuminato dall'alto, che distribuisce gli ambienti didattici. L'architettura essenziale si caratterizza per facciate lineari, ampie vetrate e basamento in larice locale, in dialogo con gli spazi esterni e il paesaggio alpino.
La struttura è interamente in legno certificato PEFC e FSC, con elevate prestazioni energetiche (NZEB, classe A+).
Completata in soli due anni con circa 5 milioni di euro, la scuola coniuga funzionalità didattica, qualità spaziale e sostenibilità, configurandosi come un landmark educativo aperto alla comunità e rispettoso della tradizione locale.

PORTICO: Un'Architettura della Generosità
Progettista: Marlon Blackwell, FAIA, Meryati Blackwell, AIA, Josh Matthews, AIA, Spencer Curtis, Brendan Wohltjen, Caleb Walder, Steve Reyenga
Luogo: Venezia (VE)
Anno: 2025
Il Padiglione degli Stati Uniti alla 19ª Biennale Internazionale di Architettura, costituito da un portico temporaneo interamente in legno, è concepito come uno spazio civico per favorire incontri, generosità e scambi culturali. La struttura è progettata per essere smontata, documentata e successivamente ricostruita al Crystal Bridges Museum of American Art, dove continuerà a vivere come padiglione musicale.
La forma del portico si ispira all'architettura vernacolare, mentre il legno è scelto per il suo valore culturale, la storia e la sostenibilità. Non un'aggiunta, ma un'estensione dello spazio esistente: si apre verso il cortile, si dispiega come una pedana e organizza gli spazi in modo semplice per stimolare incontri quotidiani e scambi significativi tra persone di culture diverse.

foto: © Timothy Hursley
Punto Luce gallaratese
Progettista: Arch. Luca Astorri, Arch/Partner: Riccardo Balzarotti Arch/Partner: Rossella Locatelli Arch./Partner: Matteo PoliArch.: Chiara Torregrossa
Luogo: Milano
Anno: 2025
Un centro socio-educativo di Save the Children Italia ETS dedicato a ragazzi dai 6 ai 17 anni nel quartiere Gallaratese, nato per sostituire un prefabbricato contaminato da amianto.
Il progetto segue il principio di Loris Malaguzzi, secondo cui "lo spazio è il terzo educatore", e si è sviluppato dopo un confronto con scuole, ONG e associazioni locali.
La forma a toro crea un ambiente inclusivo in cui le diverse attività convivono simultaneamente. La struttura è realizzata in legno prefabbricato: portali in GLT disposti radialmente e pareti a telaio preassemblate, con solai in CLT e tetto verde estensivo per il recupero delle acque meteoriche.
L'intervento costituisce una best practice di rigenerazione urbana su suolo esistente, con impatto ambientale ridotto grazie al riuso delle fondazioni e alla leggerezza della struttura, tempi di cantiere brevi e minor disturbo per la comunità.

foto: © Giacomo Bianco, Giovanna Silva, Andrea Segliani
T+T
Progettista: Arch. Stefano Piraccini, arch. Margherita Potente ing. Leopoldo Piraccini arch. Gianluca Bertoli arch. Teresa Cancellari arch. Beatrice Enti arch. Marco Marchetti arch. Amedeo Palagano
Luogo: Cattolica (RN)
Anno: 2024
L'intervento sorge su un lotto urbano compatto a Cattolica e si articola in un basamento vetrato, destinato alla zona giorno, sormontato da quattro volumi prismatici in lamiera graffata.
I corpi superiori, disposti secondo una simmetria non immediata, sembrano poggiare con leggerezza, creando l'effetto di un piccolo aggregato urbano sospeso. Di notte, la trasparenza del basamento amplifica la percezione di galleggiamento, mentre i volumi emergono come sculture.
L'architettura valorizza la luce naturale: ombre e riflessi mutano durante il giorno, con irraggiamento solare sfruttato passivamente in inverno e schermato in estate tramite frangisole.
La struttura è mista, con cemento armato al piano terra e legno nei livelli superiori, mentre l'involucro ad alte prestazioni, realizzato con materiali naturali e minerali, contribuisce allo standard NZEB.
L'edificio coniuga riferimento archetipico ed essenzialità evocativa, trasformando la casa in un'esperienza sensoriale in cui luce, materia e proporzioni definiscono un paesaggio interiore.

foto: © Francesco Montaguti
The Big Zip - A house for happy cows
Progettista: Arch. Gianmatteo Romegialli, arch. Ivan Gusmeroli
Luogo: Mantello (SO)
Anno: 2022
Il progetto realizza una nuova stalla per 120 mucche, progettata per massimizzare il benessere animale e creare un luogo didattico e di visita.
Il sedime chiude la vista e il rumore della superstrada, orientando lo sguardo verso le montagne e generando una corte agricola. La stalla ospita tre grandi lettiere con sabbia e aree di libera deambulazione.
Un livello superiore integra sale didattiche e una passerella pedonale sopraelevata per osservare le attività senza disturbare gli animali. Le pareti perimetrali sono costituite da tendaggi mobili automatizzati che modulano ventilazione e luce.
La copertura principale si compone di 52 travi lamellari inclinate sorrette da 52 pilastri tripartiti, con doppi pilastri a V che riducono la sezione e sostengono la passerella, connotando architettonicamente lo spazio. La falda sud include 6 abbaini che introducono luce solare in inverno per mantenere asciutte le lettiere. L'uso di elementi lignei sottili e pilastri e setti in calcestruzzo a vista coniuga leggerezza strutturale, durabilità e manutenzione facilitata.

foto: © Marcello Mariana
Klimahouse 2026, tra punti fermi e novità della XXI edizione
I 20 anni, compiuti lo scorso anno, rafforzano sempre di più carattere e determinazione di Klimahouse, ricca di idee, strategie, visioni e progetti per un abitare circolare e sostenibile, con attenzione all'efficientamento energetico e all'innovazione nell'edilizia.
Dal 28 gennaio al 1 febbraio 2026, fedeli allo slogan "Costruire bene. Vivere bene", Fiera Bolzano si animerà e si colorerà con un programma varie e dinamico per riflettere ancora sui tanti futuri possibili che abbiamo davanti.
Le quattro giornate di Fiera metteranno al centro dell'attenzione l'abitare circolare, tema declinato attraverso strategie, visioni e progetti capaci di integrare sostenibilità, estetica e funzionalità.
Il KLIMAHOUSE CONGRESS, in programma il 30 e 31 gennaio al MEC - Meeting & Event Center, affronterà il tema della sostenibilità come fattore realmente accessibile, con case studies internazionali e interventi su modelli economici, inclusione e partecipazione. Tra i keynote speaker figurano Diana Schaffrannek dello studio David Chipperfield Architects e Oskar Norelius di White Arkitekter.
Non mancheranno i KLIMAHOUSE TOURS, che guideranno il pubblico alla scoperta di interventi virtuosi in Alto Adige, dai masi storici agli agriturismi, dalle aziende ai luoghi dedicati alla formazione e all'aggregazione, evidenziando esempi concreti di edilizia responsabile e innovativa.
L'innovazione sarà protagonista anche grazie allo STARTUP CONTEST, in collaborazione con PoliHub Milano, che presenterà 20 startup selezionate nei settori della transizione ecologica e tecnologica, divise tra early stage e late stage, offrendo loro visibilità e opportunità di crescita.
La novità di quest'anno è, infine, Südtirol@Klimahouse, una nuova piattaforma per la cultura imprenditoriale dei protagonisti altoatesini all'interno del FieraMesse H1 Eventspace, il cortile interno del quartiere fieristico che ospiterà anche la mostra "Alps. Architecture. South Tyrol" curata dall'architetto Filippo Bricolo per il Kunst Merano Art.

KLIMAHOUSE 2025. COSTRUIRE BENE. VIVERE BENE
Bolzano, 28 gennaio - 1 febbraio 2025
+info: klimahouse.it
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