Ridisegno degli accessi al Centro Storico

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Il 6 maggio 2008 la giuria del concorso bandito dal comune di Camogli  per la riqualificazione di un muraglione di contenimento posto all’inizio della passeggiata a mare ha assegnato il primo premio al gruppo di progettazione costituito da:

arch. Paolo Mana (capogruppo) + egovitaminacreativa www.ego06.com [arch. Giorgio Ponzo +arch. Stefano Ambrogio + arch. Marco Barbieri + arch. Simone Felice Zavattaro]

LA CITTÀ DELLE BARCHETTE

Le suggestioni alla base del progetto sono legate alla storia e all’immagine di Camogli, puntando su una serie di figure elementari rielaborate in chiave contemporanea. Lo spazio pubblico della strada e del muro diventa una cartolina, un paesaggio giocoso che si lega agli elementi caratteristici di Camogli: barche di carta, edifici affacciati sul mare, livelli che si susseguono e si aprono, come in un libro pop-up per bambini, a formare una rappresentazione di Camogli non convenzionale, ironica, contemporanea.

Le barche dei pescatori così come le grandi navi, caratteristiche del paesaggio “urbano”, sono rappresentate da barche di “carta” (secondo il disegno e la piegatura del noto origami), il mare e le onde sono rappresentate da una pavimentazione in legno, le facciate degli edifici sul lungomare diventano sagome elementari in legno colorato, il muro è il cielo di sfondo. Le barchette sono disposte nella piazza in modo casuale, come se stessero navigando sulla pavimentazione; i volumi che rappresentano la quinta degli edifici affacciati sul mare sono inclinati per ricordare la percezione che se ha dal mare, quando la terraferma pare ondeggiare in lontananza.

Le barchette sono realizzate da una struttura metallica successivamente tamponata da diversi materiali a seconda dell’uso che se ne intende fare: due potranno essere utilizzate come sedute, le altre saranno una fioriera, una fontana ed una lampada, interamente realizzata con un materiale traslucido. La scelta è quella di riproporre un’immagine archetipo della barca, ingigantendo la tipica barca di carta e facendola ironicamente diventare elemento di arredo urbano.

I volumi che rappresentano le case, addossati al muro di fondo della piazzetta, saranno realizzati in legno sia per quanto riguarda la struttura (montanti e controventature) sia per quanto riguarda il rivestimento colorato; l’intento è quello a suggerire il disegno della città vista dal mare, con giochi volumetrici e cromatici che ripropongono, come le cartoline di Camogli, il susseguirsi degli edifici che caratterizzano lo skyline del porto.

Questo nuovo fondale urbano conclude idealmente il quarto lato della piazza riproponendo un paesaggio variegato fatto di edifici, e lascia intravedere il fondale della muratura esistente come ipotetica linea di orizzonte. Alla base dell’elemento verticale si colloca la linea di battigia, una pavimentazione galleggiante in legno dai confini spezzati sulla quale trovano posto gli elementi simbolo del borgo dei marinai: le barche, viste come mezzi simbolici del rapporto millenario tra i due mondi della terraferma e degli abissi, che caratterizzeranno fortemente l’intervento declinandosi in differenti usi. Particolare da non sottovalutare è infine il fatto che è possibile prevedere più combinazioni di questi diversi elementi, in tal senso la proposta presentata è da vedersi solo come “una delle tante”, essendo assolutamente possibile prevedere l’uso di più o meno elementi “barca” e combinarli diversamente a seconda degli usi preferibili per lo spazio in oggetto (tutte sedute, tutte lampade, ecc…).

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