I vincitori del Premio Architettura Città di Oderzo

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«Adagiato alla natura come un nastro avvolto su se stesso». E’ apparsa così, agli occhi dei giurati, l’opera che tra quasi centocinquanta contributi si è aggiudicata quest’anno l’undicesima edizione del Premio Architettura città di Oderzo. Sul podio due architetti altoatesini: Heinrich Mutschlechner e Gerhard Mahlknecht che sono riusciti a coniugare passato e futuro nell’ampliamento del cimitero di Lutago in Valle Aurina, «riqualificando e tutelando lo statuto del luogo secondo le nuove sfide ambientali».

La commissione, formata dai professori Carlo Magnani, Sebastiano Brandolini, Agostino Capelli, Carlo Olmo, Vittorio Savi e dall’architetto Carlo Birozzi, ha scelto il progetto che più rispecchia la promozione del territorio attraverso le qualità spaziali delle opere che questo riconoscimento vuole incoraggiare.

I progetti sono pervenuti dal Veneto (71), dal Trentino Alto Adige (40) e dal Friuli Venezia Giulia (35) per un totale di 146 opere, all’interno delle quali la commissione ha selezionato una rosa di dodici finalisti.

Fra queste, le proposte architettoniche per nuove residenze a Jesolo (C&P architetti), Treviso (Amaca architetti associati), Collalto di Susegana (architetti Lenia Messina e Diego Cappelletti) e Spresiano (ARBAU studio), un liceo pedagogico con scuola materna a Bressanone (Peters + Keller architekten), una cineteca a Gemona (architetti Michele De Mattio e Giuliana Raffin) e un edificio industriale a Santa Giustina in Colle (RWS architetti associati).

Per la nuova sezione Infrastrutture e paesaggio, introdotta quest’anno, sono invece stati selezionati i progetti per una galleria al Passo dello Stelvio (ing. Siegfried Pohl), una centrale di teleriscaldamento a Chiusa (arch. Roland Baldi), un parcheggio a Sommacampagna (arch. L. Carlo Palazzolo) e il rinforzo del ponte sul Rio Sinigo (ing. Alois Neulichedl e Anton Obholzer).

Le dodici opere selezionate verranno esposte in una mostra organizzata a Palazzo Foscolo (Oderzo) a partire da febbraio 2009.

La commissione ha inoltre assegnato un premio speciale alla carriera all’Architetto giapponese Tadao Ando (Osaka, 13 settembre 1941), già insignito di prestigiosi premi come il premio annuale Row House, Sumiyoshi, dell’Architectural Institue of Japan (1979) e il Pritzker Architecture Prize (1995).

All’architetto giapponese sono stati affidati nel 2006 i lavori di ristrutturazione di Palazzo Grassi a Venezia dove è riuscito a mantenere i punti di riferimento architettonici della struttura, integrandoli e la ristrutturazione del complesso di Punta della Dogana, sempre a Venezia, dove è in corso di realizzazione un centro d’arte contemporanea.

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