Riprenditi la città, Riprendi la luce

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Si è svolta al Teatro La Fenice, a Venezia, la cerimonia di premiazione dei cinque vincitori della prima edizione del concorso video nazionale “Riprenditi la città, Riprendi la luce” rassegna di cortometraggi organizzata e promossa da AIDI (Associazione Italiana di Illuminazione). 

Oltre 150 video hanno svelato come i giovani vedono la luce e cosa questo elemento evoca in loro. Oltre duecento iscrizioni al canale you tube dedicato all’iniziativa e trentunmila visualizzazioni: sono alcuni numeri che chiudono questa prima edizione del concorso.

Cinque sono stati i giovani under 30 premiati tra i venticinque video che sono arrivati in finale. Per la categoria “Luoghi del movimento” con il video La luce degli uomini vince Gabriele Scarcelli, 24 anni di Trani. Per “Luoghi del tempo libero” il video Click the night di Alvise Facchinetti, 29 anni di Venezia. Per “Luoghi della cultura” Lighteart di Francesco Maria Conti, 23 anni di Alatri (Frosinone). Contrast di Riccardo Bartali, 24 anni di Volterra è stato selezionato come il “video più originale” e il “premio speciale della giuria” è andato a La mia city di Daniele Del Miglio, 23 anni di Milano.Tutti i vincitori hanno ottenuto oltre a una somma in denaro anche una borsa di studio per corsi e master organizzati dallo IED – Istituto Europeo di Design.

 La luce degli uomini di Gabriele Scarcelli

I filmati sono stati valutati da una giuria formata da diversi esponenti del mondo della cultura: Arturo Dell’Acqua Bellavitis, Margherita Suss, lighting designer e responsabile del concorso per AIDI, Gaetano Capizzi, direttore del festival Cinemambiente di Torino; Maurizio Melis, giornalista di Radio 24; Paolo Castagna, scenografo e regista teatrale, Davide Sgalippa, video & interaction designer e coordinatore del Corso di Video Design – presso IED Milano e da tre giovani professionisti ligthing designers Helena Gentili, Alberto Carone e Francesco Marelli.

La luce come «simbolo di vita», le sensazioni dei partecipanti

I giovani hanno risposto con grande entusiasmo e con molti video di qualità che hanno svelato come vedono la luce, quello che ammirano e non ammirano. Uno sguardo giovane che attraverso tanti 60 secondi di altri sguardi, ha costruito un nuovo e più attuale “palinsesto” dei loro sogni e speranze, dell’immagine delle nostre città e, soprattutto, di quello che i loro occhi guardano e ci comunicano.

Sono arrivati video da tutta l’Italia e non solo. Diversi lavori riprendono città di altri Paesi e alcuni sono stati realizzati da ragazzi stranieri che vivono o lavorano in Italia.Così la luce è stata vista in diverse accezioni e declinazioni secondo ricostruzioni originali e creative e spesso come fonte che ispira varie forme di arte: dalla danza alla musica, dal cinema al teatro.

La luce è emersa come simbolo di vita, come elemento che dà speranza, induce gioia e accende le passioni, fa nascere storie di amore e di amicizia. Quel tocco magico che rende unica e affascinante una città di notte e che aiuta a viverla in tutte le sue dimensioni.. La luce per i giovani è linfa vitale di un luogo, ne disegna la fisionomia e ne esalta la sua cultura e tradizioni e la luce contribuisce anche a rendere la città più accogliente per chi viene da fuori e lo fa sentire meno solo. “La luce muove tutto” è il titolo di un video. “La luce è come le falene che si aggregano alle fonti luminose” sono alcune delle parole che ne descrivono un altro.

E la luce è stata interpretata anche come un modo per acquisire coscienza sociale e consapevolezza su questioni molto importanti come i senza tetto e le violenze che spesso si perpetrano anche perché molte aree non sono bene illuminate. Il concorso, quindi, attraverso le immagini e le parole inviate dai ragazzi, rappresenta anche un’occasione per sensibilizzare le amministrazioni pubbliche perché un luogo illuminato è soprattutto un luogo più sicuro.

Diffondere la cultura della luce

«Ringrazio gli sponsor, i partner del concorso e i giurati – spiega Gianni Drisaldi, presidente di AIDI, associazione culturale no-profit nata nel 1958 – perché questa iniziativa rientra fra i nostri obiettivi più importanti, fra i quali quello di contribuire in modo significativo alla diffusione della “cultura della luce”, al fine di migliorare la qualità della nostra vita senza trascurare il tema del risparmio energetico oggi a tutti molto caro. “Illuminiamo meglio e consumiamo di meno” è il messaggio che cerchiamo di veicolare anche attraverso molte delle nostre iniziative, soprattutto per evitare che di questo tema si parli in modo troppo superficiale, così come, purtroppo spesso avviene nel nostro Paese».

I video su you tube |  il sito del concorso: www.riprenditilacitta.it


Il concorso si è svolto sotto il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico, l’ANCI, l’ENEA, il Museo del Cinema, il Consiglio Nazionale degli Architetti pianificatori, paesaggisti e conservatori, i Comuni di Milano, Torino e Venezia, il Politecnico di Milano, il Politecnico di Torino, l’Accademia di Brera, lo IED – Istituto Europeo di Design e l’Università degli studi Roma 3.

Sponsor dell’iniziativa anche IGuzzini e Performance in Lighting.

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