La miglior seduta che mette d’accordo oriente ed occidente è di Matteo Agati

La sua lounge chair prende spunto dall'arte della meditazione

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È stato decretato il vincitore di Sit Down!, il concorso internazionale di idee lanciato da Istituto Marangoni e Cappellini ad aprile. Al primo posto il progetto di una lounge chair che prende spunto dall’arte della meditazione.

I designer erano invitati ad ideare una nuova e contemporanea tipologia di seduta, caratterizzata da innovazione formale, funzionalità e comfort, capace di coniugare la tradizione orientale – basata sull’utilizzo di tappeti arrotolati e cuscini, per sedersi e per riposare – con gli usi occidentali.

La seduta Pagh di Matteo Agati

I membri della giuria, Massimo Zanatta, direttore dellIstituto Marangoni School of Design, Cristina Morozzi, director of Education dell’Istituto Marangoni School of Design, Giulio Cappellini, architetto, designer e art director di Cappellini, Piero Lissoni, architetto e designer, Emanuele Farneti, direttore AD e Sam Baron, designer e direttore Design Fabrica, hanno attentamente valutato i progetti caricati sul sito Web dell’Istituto Marangoni “80 chance to be the one” e selezionato le idee che meglio interpretavano il tema del concorso.

Ad aggiudicarsi il primo premio è l’italiano Matteo Agati, che ha conquistato all’unanimità la giuria con il progetto “Pagh”, una lounge chair che prende spunto dall’arte della meditazione, caratterizzata dalla tipica posizione seduta a gambe incrociate, per trasferire i concetti di levitazione e leggerezza nell’aspetto formale della seduta. A Matteo Agati viene assegnata quindi una borsa di studio per il master di Italian Product Design, in programma alla School of Design di Istituto Marangoni Milano, e offerta dall’azienda Cappellini. 

La proposta di Anton Garcia Seoane

La seduta progettata da  Israel Belmar

In considerazione dell’alta qualità dei progetti pervenuti, sono stati inoltre premiati altri due lavori e assegnate tre menzioni speciali. L’idea dello spagnolo Anton Garcia Seoane è stata riconosciuta come la “migliore proposta di concept innovativa per il tema”, ottenendo così il 50% della borsa di studio per il Master di Italian Product Design. Il medesimo premio è stato inoltre assegnato a Israel Belmar, designer spagnolo che ha colpito la giuria per la “migliore interpretazione e traduzione del concept nel progetto”.

Il progetto di Marco Veroli

La seduta di Viktoria Mindareva

La proposta di Deyanira Carreon

Le tre menzioni speciali, assegnate all’italiano Marco Veroli, alla russa Viktoria Mindareva e alla messicana Deyanira Carreon, prevedono un bonus di 5.000 Euro sul costo del Master in Italian Product Design.

 

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