Rio Olympics Sustainable Fanbox: i vincitori del concorso per la fanbox di Copacabana

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Archasm annuncia i vincitori del concorso di idee Rio Olympics Sustainable Fanbox lanciato con l’intenzione di creare una «Fanbox» sostenibile per gli spettatori dei giochi olimpici.

È stato il brasiliano Gerônimo Dornelles a guadagnarsi il primo posto nella competizione, seguito da Wong Ka Lok, di Hong Kong, e dal team francese composto da Adam Fernandez e Lizhen Xu

La giuria ha individuato anche 10 menzioni d’onore e una Top 25 dei migliori progetti pervenuti. 

La competizione ha visto la partecipazione di oltre 173 progettisti provenienti da tutto il mondo, sia tra gli studenti che tra gli architetti, che hanno proposto idee stimolanti ed emozionanti rispetto alla volontà di ideare un padiglione temporaneo e sostenibile per la spiaggia di Copacabana. Gli elaborati esaminati dalla giuria si sono caratterizzati per la creatività e per l’originalità.

1° posto | Sublime – Gerônimo Dornelles

Il progetto si distingue soprattutto per la capacità di interpretare il tema con chiarezza e per l’abilità del progettista di presentare la sua proposta con efficacia. 

La soluzione di Dornelles si basa sullo sfruttamento delle caratteristiche locali, elemento che consente di intervenire in maniera sostenibile. L’obiettivo è quello di puntare sulle risorse naturali e materiali del luogo, giungendo all’elaborazione di un’idea caratterizzata da un elevato livello di sensibilità. 

Il design è pulito e ordinato e permette alla fanbox di inserirsi perfettamente nello stile di vita e nel paesaggio modernista di Copacabana ma, al tempo stesso, di essere posizionata in qualsiasi altro contesto.

La soluzione è elegante ed è capace di combinare paesaggio e architettura in maniera intelligente, creando un delizioso contrasto tra i cumuli di sabbia e la regolarità del piano di calpestio.

2° posto | Olimpic waves – Wong Ka Lok

La proposta spicca per la capacità interpretativa rispetto al tema della competizione e per l’audacia della struttura, ma quello che è mancato, come sottolinea il giurato Arthur Casas, è stata l’innovazione e l’armonia con l’architettura circostante. 

Nonostante questo, la commissione è stata unanime nell’individuare il valore del lavoro presentato, esaltandone la precisione nell’uso degli spazi e la capacità di dare forma a un edificio sinuoso, che sembra alzarsi dal mare come una costruzione di Oscar Niemeyer o di Frei Otto. Il paesaggio si fonde con l’architettura, facendo svanire il confine tra le curve dell’edificio, quelle delle onde e quelle delle dune di sabbia.

3° posto | The cloudy dune – Adam Fernandez e Lizhen Xu

Come le altre opere presentate, il progetto si distingue per la capacità di interpretare il tema e di presentarlo in maniera impeccabile. 

L’idea è accattivante e carica di inventiva, pur posizionandosi a una certa distanza dalla cultura e dall’ambiente locali.

La struttura è elegante e invita la gente a sfruttarla per rilassarsi e divertirsi. Si compone di un recinto organico ma effimero, caratterizzato da un design dinamico che sembra puntare più sulla ricerca di attenzione che sulla protezione dagli elementi. 

Il tocco dell’intervento è evidentemente leggero, quasi come se volesse rassicurare la spiaggia del fatto che potrà tornare tutto com’era prima semplicemente eliminando la struttura.

Honorable Mentions

  • Matthew Turnbull (Inghilterra)
  • Steven Wells e Scott Kervin (USA)
  • Ziye Liu e Sophia Mountzouris (Cina)
  • Roshni Shaheen, Jayendra Rao e Ravi Chandar (India)
  • Young Jae Lee, Kii Yeon Shin e Dong Gyun Na (Corea)
  • Francisco Sampaio e Marcos Dornelles (Brasile)
  • Qiqi De Graaff, Tabitha Darko e Tyler Clark (USA)
  • Nandita Nayak, Imon Pradhan e Akshata Shinde (India)
  • Ashi Agarwal e Arunabh Choudhury (India)
  • Matthias Malicki e Maximilian Müller (Germany)

Informazioni

www.archasm.in

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