Inspiration HOSTEL 2016: vince il canadese Andrea Ng con un progetto per Venezia

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OpenGap annuncia i vincitori della quarta edizione del concorso di idee Inspiration HOSTEL 2016, lanciato con l’intenzione di ottenere proposte per un nuovo rifugio di introspezione e creatività per artisti, per uno spazio da affittare capace di stimolare creatività e concentrazione.

Tra le numerose proposte esaminate, dopo un’attenta selezione, la Giuria ha individuato i vincitori e i progetti meritevoli di Menzione d’Onore. Il primo premio è andato al canadese Andrea Ng, seguito dal team francese composto da Juliette Floc’h. Clémence Bondon e Jules Boucheré. Chiude il podio il vietnamita Quang Le. 

La giuria ha assegnato anche una Menzione d’Onore al duo spagnolo costituito da Adrian Herrera Porcel e Aurora M. Oset Cardenete.

1° posto | Andrea Ng (Canada)

Il progetto è ambientato nella Laguna di Venezia, precisamente sull’isola della Madonna del Monte, a nord della città, raggiungibile in appena 20 minuti di vaporetto. Si tratta di un posto nascosto, che una volta funzionava come monastero. Nel 1712, su un’isola più piccola non molto distante da quella dove sorgeva il complesso monastico, è stata fatta costruire una chiesa, oggi ridotta a un rudere. Anche il monastero è stato abbattuto durante la guerra per fare spazio a un grande deposito di polvere da sparo, il cui asse è parzialmente visibile ancora oggi. 

La proposta del vincitore riprende proprio il carattere originario del luogo, riferendosi alla vita monastica, a prescindere dai caratteri religiosi, per puntare sulle qualità, sui rituali e sull’architettura tipica dei monasteri. L’ostello di Andrea Ng è composto da sette chiostri, ognuno dei quali rispecchia una particolare caratteristica della vita monastica ed è racchiusa in uno spazio ben definito, introspettivo e intimo. Gli ambienti sono distribuiti in modo tale da creare passaggi pedonali indiretti da chiostro a chiostro. La scelta è legata alla sacralità della camminata nei rituali monastici. Camminare, infatti, voleva dire anche meditare. 

I chiostri sono interpretati dall’autore come gli spazi perfetti per aiutare gli utenti a trovare il giusto metodo di meditazione, con la speranza di stimolare un processo di creatività e di raggiungere un elevato stato di riflessione interiore.

2° posto | Juliette Floc’h. Clémence Bondon e Jules Boucheré (Francia)

Il team francese ha individuato come sito per il proprio progetto la zona di Montreuil, a est di Parigi. L’area è fondamentalmente abbandonata, costituita da stretti lotti separati da “mura di peschi” altri tre metri e formalmente usata dai contadini. 

Il progetto prevede l’allestimento di una passeggiata che ha la funzione di stimolare l’ispirazione degli artisti guidandoli tutto intorno all’ostello. Per riattivare la produzione agricola, i pezzi di terra saranno ripiantati, magari dagli ospiti stessi della struttura. 

Saranno create due passerelle. Una, più ampia, attraverserà interamente il sito, collegando tra loro gli spazi comuni e permettendo agli artisti di incontrarsi e confrontarsi, l’uno con l’altro. La seconda passerella, di dimensione minore, servirà gli spazi di lavoro privati, che saranno nascosti da frutteti, campi di grani e campi di girasoli.

L’obiettivo è quello di creare un giardino nel cuore della città, recintato dalle “mura di peschi”, che fungeranno da cornice e da fonte di ispirazione, con il mutare dei colori, della luce e del vento a seconda delle stagioni. Sui lotti gli artisti avranno la possibilità di coltivare la terra, di seminare nuove piante, di raccogliere frutti da condividere. La scelta è una metafora dell’atto della creazione ed è un riferimento al giardino dell’Eden, luogo dove è possibile trovare cibo per i pensieri. 

3° posto | Quang Le (Vietnam) 

Menzione d’Onore |  Adrian Herrera Porcel e Aurora M. Oset Cardenete (Spagna)

Per maggiori informazioni visitare www.opengap.net.  

 

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