The Architectural Photography Awards 2018: 2 foto italiane tra le 20 più belle immagini d’architettura dell’anno

Marco Tagliarino e Aldo Amoretti tra i finalisti

pubblicato il:

in mostra al World Architecture Festival di Amsterdam dal 28 al 30 novembre 2018

Attraverso volumi, luci, forme e persone le venti fotografie finaliste dell’Architectural Photography Awards 2018 raccontano quel dialogo complesso che intercorre tra architetto, fotografo ed edificio nel momento cruciale della traduzione dallo spazio fisico all’immagine fotografica.

I venti scatti, suggestivi e immaginifici, saranno esposti al World Architecture Festival di Amsterdam dal 28 al 30 novembre 2018, dove i visitatori stessi potranno esprimere il proprio voto per decretare il vincitore assoluto della manifestazione.

La struttura del premio quest’anno si è ampliata, alle 4 tradizionali categorie – Buildings in use, Exteriors, Interiors e Sense of Place – sono state aggiunte due nuove sezioni, Mobile e Portfolio, grazie a questa scelta il bacino di partecipazione si è ampliato contando concorrenti, professionisti ed emergenti, da ben 47 paesi del mondo.

Per conoscere l’overall winner si dovrà aspettare venerdì 30 novembre, questo sarà svelato durante la WAF Gala Dinner insieme ai nomi dei vincitori della categoria Portofolio e dei due premiati della categoria Mobile, scelti rispettivamente dal pubblico e dalla giuria.

Mentre per votare, fino al 30 novembre è ancora possibile esprimere le proprie preferenze online per la categoria Mobile.

The Architectural Photography Awards 2018

CATEGORIA SENSE OF PLACE
Marco Tagliarino in bianco-nero per il Museo del ‘900 di Milano

The Piazza Duomo from the Arengario Balconi of the Palazzo dell’Arengario, Museo del ‘900 in Milan, Italy | Italo Rota and Fabio Fornasari | Photographer Marco Tagliarino

A contendersi l’ambito premio, sponsorizzato da Sto e Dornbracht con il supporto di Picsel, si sfidano venti interpreti del panorama architettonico internazionale, tra questi anche due italiani.

Il primo è Marco Tagliarino, il fotografo autodidatta che da perito elettronico ha scoperto quasi per caso la passione per una reflex Canon e i viaggi, incominciando così un nuovo percorso di scoperta culturale e professionale.

Il suo sguardo, a volte a colori a volte in bianco e nero, cattura scene di vita quotidiana con l’intensità di chi le vede per la prima volta, raccontando storie di paesi lontani o di luoghi vicini, dal Madagascar all’India, fino alla Milano in piena trasformazione.

All’Architectural Photography Awards gareggia in bianco e nero nella categoria Sense of place con un’immagine dal gusto onirico che racconta il rapporto tra la Piazza del Duomo di Milano e il belvedere di Palazzo dell’Arengario realizzato nel progetto del Museo del Novecento di Italo Rota e Fabio Fornasari.

CATEGORIA BUILDING IN USE 
Aldo Amoretti in un attimo di vita sospeso dell’Azur Arena di Antibes

Azur Arena in Antibes, France | Auer Weber architects | Photographer Aldo Amoretti

Il secondo italiano in gara è Aldo Amoretti, l’architetto-fotografo che all’età di 51 anni decide di lasciare la professione per lanciarsi come free lancer nel mondo della fotografia. Una scelta che l’ha portato al giorno d’oggi nella cerchia dei migliori fotografi d’architettura internazionali.
La sua opera è stata esposta tra gli altri alla Biennale di Venezia, a La Gelerie d’Architecture di Parigi e al Bund Deutscher Architekten BDA di Stoccarda e conta tra le sue collaborazioni BIG Bjarke Ingels Group, Snøhetta e Peter Zumthor, le cui fotografie per il Museo della Miniera di Zinco a Sauda in Norvegia gli valsero il premio  Architizer a+Award nel 2017.

Per la categoria Building in use presenta un attimo di vita sospeso dell’Azur Arena di Antibes (Francia) di Auer Weber Architects, un’immagine progettata come una composizione formale in cui forse è possibile rintracciare nel vocabolario estetico la sua formazione di architetto.

Categoria Interior | tra astrazione e geometrie

The Ouse Valley viaduct in Sussex, UK | David Mocatta | Photographer: Andrew Robertson

The Vortex, Bloomberg Headquarters London, UK | Foster + Partners | Photographer: James Newton

Nella categoria Interior i fotografi hanno giocato sulla chiarezza dell’astrazione e delle geometrie, esaltando la materialità, la texture e la strutture delle opere.

Come nell’immagine di Andrew Robertson Ouse che ritrae in modo vorticoso il Valley viadotto in Sussex (Inghilterra) di David Mocatta o quella di James Newton per il “Vortex” del progetto Bloomberg Headquarters a Londra di Foster + Parteners.

Categoria Exterior | testimonianze d’architettura estetiche e filosofiche


Long Museum West Bund Shianghai, Cina | Atelier Deshaus | Photographer: Pawel Paniczko


Hong Kong-Zhuhai-Macau Border Crossing Facility, Cina | Arcplus | Photographer: Shao Feng

Gli scatti della categoria Exterior raccontano una testimonianza dell’architettura che trascende l’opera stessa per ispirare nuove piste di indagine estetiche e filosofiche.

Come nell’originale interpretazione di esterno di Pawel Paniczko per il Long Museum West Bund Shianghai realizzato da Atelier Deshaus o nella suggestiva foto di Shao Feng per macro infrastruttura Hong Kong-Zhuhai-Macau Border Crossing Facility realizzata da Arcplus.

La 20 foto finaliste

maggiori informazioni su
www.photocrowd.com

di Elisa Cavaglion

© Riproduzione riservata

fotografia di architettura Notizie risultati concorsi fotografici