Lo abbiamo visto, gli opening non mancano per il 2025. Ma anche il calendario degli eventi in programma non scherza: a partire dalla primavera l'agenda si prospetta intensa, con una serie di appuntamenti, nazionali e internazionali, particolarmente importanti.

Il mese di aprile segna uno spartiacque: si scatena l'inferno, servirebbe possedere il dono dell'obiquità. In soli trenta giorni infatti, in Italia, vanno in scena i 10 Festival Architettura della terza edizione dell'avviso pubblico promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, oltre al Salone del Mobile di Milano, di cui però parleremo in separata sede.

All'estero, nel frattempo, inaugura l'Expo di Osaka in Giappone e poi a seguire, passando per l'attesissima Biennale di Architettura di Venezia a maggio, il nuovo Serpentine Pavilion a Londra a giugno e la Chicago Architecture Biennal, in autunno. Senza dimenticarsi della sesta edizione della Biennale di Pisa - curata dall'associazione LP Laboratorio Permanente per la città, sotto la direzione di Massimo Del Seppia - che va in scena tra ottobre e novembre 2025, con un format rinnovato che amplia la durata della manifestazione, il numero di location, di padiglioni espositivi, di conferenze, premi e ospiti invitati, italiani e non. E le Biennali fanno tripletta.

I Festival Architettura MiC

IF - Industria Festival Architettura | 28 marzo-8 aprile 2025

Primo classificato nella graduatoria dei dieci progetti vincitori, "IF Festival" ripensa gli spazi industriali, dal recupero dell'archeologia industriale e alla progettazione di edifici contemporanei.

Un festival diffuso e itinerante di 12 giornate in 12 città, con oltre 40 eventi, 20 seminari, 8 mostre che ha il suo focus a Modena e provincia, nei luoghi dei cinque distretti industriali - meccanico, ceramico, agroalimentare, tessile e biomedicale - che hanno reso il territorio un punto di riferimento mondiale.

IF è Industria Festival Architettura, ma è anche un "SE": la possibilità di immaginare il futuro come frutto di scelte inedite sul ruolo e l'impatto dei luoghi dell'industria, individuando nuovi approcci e ricerche progettuali.

IF Festival è multidisciplinare: dà voce a sociologi, architetti, economisti, industriali; coinvolge anche altre città dell'Emilia-Romagna e viaggia oltreconfine, con appuntamenti ad Amsterdam, Barcellona, Bruxelles, Madrid, Suzhou e Shanghai. Moltissime le conferenze, i workshop, le visite guidate - specialmente in aziende come la Ferrari a Maranello o la Tecnogym a Cesena, o ai musei industriali, incluso il il MIC di Faenza - spettacoli, concerti, mostre, hackathon: tutti eventi ad ingresso libero e gratuito. Debutterà inoltre IFA CLIP, il premio internazionale per la realizzazione del migliore videoclip sul tema "Industria/Persona/Valore".

+ info → ordinearchitetti.mo.it

Metamorphosis, Transforming Italian Architecture

Di questo Festival, articolato tra la Toscana e Cagliari, la Valsugana, Tirana, Marrakech, Copenaghen e New York - non sappiamo molto ancora, date incluse. Sappiamo però che ha bandito un premio (in scadenza il 15 febbraio) per under40 dedicato ai progetti che "esplorino la rigenerazione di tessuti urbani e territoriali su suolo italiano; dimenticati, trascurati, degradati, stressati e che risentono particolarmente dell'effetto del cambiamento climatico, creando nuove condizioni adatte alla vita dell'uomo; sin anche a pensare alla vita nello spazio o su un altro pianeta; sperimentare le nuove frontiere della progettazione generativa, del parametrico, dell'intelligenza artificiale ed altre tecnologie innovative".

Il tema del concorso? La terraformazione, un concetto che va oltre la semplice costruzione per abbracciare un'architettura che rigenera, trasforma e crea ecosistemi urbani in grado di rispondere ai limiti del nostro pianeta. E gli obiettivi? Indagare le possibilità che queste pratiche offrono per immaginare come possano trovare applicazione sulla Terra. Quali siano le possibilità di ridurre al minimo l'impatto ambientale dell'azione dell'uomo sugli ecosistemi. Come riuscire a diminuire la produzione di emissioni di gas serra in atmosfera e capire come migliorare la capacità delle nostre città di adattarsi agli effetti del cambiamento climatico.

+ info → metamorphosisarchfest.com

Vivere A-Metropolitano | 31 marzo-23 aprile

HPO è un gruppo di undici architetti con sede a Ferrara, formatosi nel 2017 per sfuggire alla routine universitaria e affrontare il mercato del lavoro, caratterizzato da un atteggiamento collaborativo e aperto alle contaminazioni disciplinari.

Dalla loro sede, l'HPO HQ, operano anche come associazione culturale curando e producendo eventi pubblici, talk e workshop, tra cui il Festival Architettura V A-M: Vivere A-Metropolitano, che esplora idee per un abitare a-metropolitano. Un termine che non indica semplicemente una mancanza o una privazione, ma introduce un desiderio di emancipazione e indipendenza. Considerando lo spazio urbano come la principale risorsa e soluzione del vivere contemporaneo, il Festival offre uno spazio per azioni e testimonianze. Oltre a presentare, tra Ferrara e alcuni comuni del Parco del Delta del Po, i risultati della call promossa da PhMuseum e HPO dedicata ad artisti visivi che intendono proporre la loro interpretazione di Vivere A-Metropolitano, inteso come un modo per esplorare l'architettura, i paesaggi e le idee delle aree provinciali, dando un nuovo significato a quei luoghi protetti dalla bassa densità che non corrispondono e non aspirano alla dimensione della metropoli.

+ info → h-p-o.eu/va-m

Alberi Festival - Costruire la città degli alberi | 7-13 aprile

Alberi Festival è il primo festival d'architettura dedicato agli Alberi, costruito intorno all'idea che gli alberi possano essere un modello e uno strumento attraverso cui indagare, progettare e riorganizzare la città contemporanea. Modena ne è testimone, con politiche urbanistiche che storicamente hanno contraddistinto la cultura del verde della città, testimoniata dalla pioneristica mostra del 1983 "Natura e cultura urbana a Modena" e dal primato che vede Modena come la città con maggior numero di alberi in Italia. Alberi Festival trae ispirazione dai celebri disegni - conservati presso l'Archivio e casa-studio di Cesare Leonardi al Villaggio Artigiano Modena Ovest - realizzati dagli architetti modenesi Cesare Leonardi e Franca Stagi tra il 1960 e il 1980. Un lavoro di indagine ventennale finalizzato alla progettazione di parchi e verde urbano, confluito nel volume "L'Architettura degli Alberi" (1982) e nel progetto manifesto "Città degli Alberi di Bosco Albergati".

Articolato in 4 ambiti tematici (Saper vedere gli alberi, Le metamorfosi degli alberi, La città degli alberi, Progettare con gli alberi), il festival si articolerà intorno a più location - la casa-studio dell'architetto, le officine artigiane, gli spazi dismessi, i cortili industriali e la nuova Diagonale verde - che diventeranno sede di lezioni magistrali, mostre con materiali d'archivio, allestimenti multimediali, itinerari e visite guidate, laboratori per bambini e adulti.

+ info → alberifestival.it

Performing architecture - architetture ibride per la città pubblica | 1-13 aprile

Con la prima edizione di Performing Architecture - il festival diffuso realizzato da BASE Milano e DOPO? - arte, design e architettura tornano a contaminarsi diventando strumenti a sostegno del diritto alla città. Il festival vuole infatti stimolare la creazione di nuovi immaginari in cui la città si trasforma attraverso i corpi che la abitano, ma anche attivare nuove dinamiche di coesistenza e socialità nei quartieri periferici di Milano Sud.

Cinque i presidi culturali: a TORTONA dove la Ground Hall di BASE diventa uno spazio morbido di condivisione e convivialità grazie all'installazione di Matilde Cassani Studio, risultato di una riflessione sui luoghi nascosti di Milano, la ricerca di una dimensione di sospensione e benessere da abitare durante le "week milanesi". Al CORVETTO, dove il centro culturale DOPO? si trasforma in un'oasi naturale, un rifugio dalla frenesia metropolitana, grazie agli interventi spaziali e sonori dell'artista Caterina Gobbi e alle riflessioni proposte dal progetto di ricerca Altrove.A BARONA, nello spazio fisico di immaginazione e partecipazione di Barrio's, che con la collaborazione di Studio Latte guarderà al tema della giustizia acustica dalla prospettiva delle nuove generazioni. Nel quartiere STADERA dove Fantastudio, in dialogo con Sara Ricciardi, lavorerà sul tema del corpo, della cura e del femminismo. Mentre a CHIARAVALLE, nell'architettura nomade di Terzo Paesaggio, il duo di architetti Lemonot e il performer Alberonero costruiranno un dispositivo performativo da una riflessione sul rapporto tra clima e cibo. E non solo: la rete di quartieri del Festival si apre alla dimensione internazionale, grazie alla collaborazione con Concéntrico, il laboratorio di innovazione urbana nato come Festival Internazionale di Architettura e Design di Logroño (Spagna), il centro di ricerca artistica e sociale ZK/U Berlin e lo studio di editoria e curatela DPR Barcelona.

+ info → base.milano.it

Festival all'insù | 4-12 aprile

Patrocinato dell'Ordine Architetti della Provincia di Brescia, il Festival all'Insù nasce su iniziativa di Vione laboratorio permanente, il progetto pluriennale di rigenerazione di Vione, piccolo paese in alta Val Camonica che ha individuato nella riscoperta del valore del proprio patrimonio edilizio storico un fattore su cui agire per attivare un rilancio della comunità.

Il Festival all'Insù è dedicato al tema dell'architettura in montagna, con particolare attenzione al tema delle "aree interne / terre alte" e alla selezione di progetti realizzati nelle aree montane italiane, caratterizzati da ridotto impatto volumetrico e da minimo consumo di suolo e di energie. La Comunità Montana ha infatti istituito il premio Abitare minimo in montagna, volto a selezionare, segnalare e sostenere interventi architettonici di qualità, capaci di rigenerare volumi esistenti storici o del recente passato e di innescare dinamiche di evoluzione abitativa e comunitaria, con particolare attenzione alle aree decentrate.

festival-allinsu.it

Rigenera Piano B | 5-13 aprile

L'architettura e la progettazione devono affrontare sfide globali complesse e ripensare l'approccio a spazi, materiali e soluzioni tecnologiche. Il Festival RIGENERA | PIANO B - giunto alla sua quarta edizione e per il terzo anno consecutivo vincitore del Bando Festival Architettura - intende stimolare una riflessione su come costruire ambienti più sostenibili, inclusivi e orientati al benessere collettivo, mettendo al centro il valore della buona architettura.

L'iniziativa - proposta dal 2019 sotto forma di avviso pubblico - mira a supportare la diffusione tra i cittadini dell'importanza del ruolo dell'architettura contemporanea per il progresso civile, sociale ed economico del Paese e ad attivare processi innovativi e partecipati nell'ambito della qualità dell'architettura, dell'urbanistica e della rigenerazione urbana. Prevede, inoltre, convegni, conferenze, passeggiate, laboratori e attività da realizzare all'estero - attraverso la creazione di reti internazionali e di percorsi di formazione - con cui diffondere la conoscenza dell'architettura italiana contemporanea fuori dai confini nazionali. Si terrà infatti anche a Detroit, Kharkiv, Beirut, Maputo, Bruxelles e Tripoli.

rigenerareggioemilia.it

Rooftops Taranto | 3-13 aprile

ROOFTOPS è una pratica critica e spaziale ambientata sui tetti di Taranto, città-manifesto della crisi urbana ed ecologica contemporanea, che dal 2018 affronta questioni urgenti attraverso pratiche collettive.

Post Disaster Rooftops, il progetto curato dall'omonimo studio tarantino Post Disaster (Gabriele Leo, Gabriella Mastrangelo, Grazia Mappa, Peppe Frisino) indaga le relazioni tra i territori e i processi di produzione globale, all'interno di un più ampio contesto mediterraneo.

 Interpretando i tetti come spazi urbani non convenzionali a metà tra pubblico e privato, liberi dalle principali forme di controllo, PDR si sviluppa come una serie di occupazioni temporanee di spazi urbani che vengono trasformati in palcoscenici. È caratterizzata da un processo effimero di creazione dello spazio che, un momento prima di stabilirsi, si smantella senza mai diventare monumentale. PDR riunisce residenti e ospiti provenienti da contesti nazionali e internazionali in una nuova comunità temporanea per la produzione di performance artistiche e architettoniche con metodologie aperte e non gerarchiche, riattivando aree marginali e trascurate della città.

postdisaster.it/rooftops/

Post-colonia Marina di Massa | 7-13 aprile 2025

POST COLONIA si confronta con il paesaggio costruito e naturale del tratto costiero Apuano di Marina di Massa, a Nord della Regione Toscana, costellato da "Colonie Marine" oggi in disuso, progettate nella prima metà del '900 da grandi gruppi industriali italiani tra cui Fiat, Montedison e Olivetti, per ospitare le figlie/i della classe operaia.

 Il festival affronta la costa come sistema complesso - di relazioni, economie, cultura, natura e ambiente costruito - dove questi lasciti architettonici ed il loro "fallimento" diventano lente attraverso cui pensare, sperimentando il temporaneo, a fronte delle urgenze della contemporaneità. Il festival si confronta quindi con la storia ed il presente di questa costa dove "l'invenzione del turismo di massa" ha dato vita ad un processo di antropizzazione del paesaggio che oggi deve essere ripensato in termini non-estrattivi e sostenibili.

agenzialama.eu

Expo Osaka | 13 aprile - 13 ottobre

Il 13 aprile inaugura l'Expo di Osaka - città che già ospitò la memorabile edizione del 1970, la prima in assoluto in Giappone e in Asia - con il tema "Designing Future Society for Our Lives".

Vent'anni dopo l'Expo di Aichi (2005) la comunità internazionale torna dunque in Giappone, che per l'occasione presenta iniziative di 150 Paesi e 25 organizzazioni per fornire una visione rispetto al raggiungimento degli SDG: nel 2025, il mondo sarà, infatti, a soli cinque anni dal 2030, l'anno che le Nazioni Unite hanno fissato come traguardo per gli Obiettivi di sviluppo sostenibile. A tal fine, saranno organizzati progetti tematici sviluppati da otto creatori leader in vari settori con il programma TEAM EXPO 2025, un progetto di co-creazione di buone pratiche lanciato prima e che terminerà dopo l'Expo. Progetto Signature, questo il nome, si svolgerà in padiglioni dedicati e offrirà una varietà di esperienze che combinano il mondo reale e quello virtuale, incoraggiando tutti i visitatori a esplorare.

Un'occasione perfetta - quella dell'Expo e delle sue architetture temporanee - per vedere un catalogo in scala di alcune delle migliori firme in circolazione: Mario Cucinella Architects per l'Italia (che include il padiglione della Santa Sede), Coldefy & CRA-Carlo Ratti Associati per la Francia, Michele De Lucchi per i Paesi Nordici, Lina Ghotmeh Architecture per il Bahrain, Kengo Kuma & Associates che fa tripletta, per il Portogallo, il Qatar e la Malesia, Atelier BRUCKNER per l'Uzbekistan, ad esempio.

Ma di questo, ne riparleremo meglio in primavera.

expo2025.or.jp

Biennale di architettura di Venezia | 10 maggio - 23 novembre

Grande attesa anche per la Biennale di Architettura di Venezia curata da Carlo Ratti, che prenderà il via il prossimo 10 maggio con il titolo Intelligens. Natural. Artificial. Collective. Una mostra che immagina gli architetti come "agenti mutàgeni" capaci di innescare processi evolutivi, di imparare e avanzare per prova ed errore, e che punta ad accelerare la trasformazione del presente alla ricerca di futuri migliori. «La 19. Mostra Internazionale di Architettura - afferma il curatore - sarà dedicata all'ambiente costruito e alle numerose discipline che gli danno forma. L'architettura è al centro di esse ma non da sola: fa parte di una compagine estesa che deve integrare arte, ingegneria, biologia, scienza dei dati, scienze sociali, politiche e planetarie, collegando ciascuna di esse alla materialità dello spazio urbano. L'ambiente costruito però" - prosegue - "è tra i maggiori responsabili delle emissioni atmosferiche. Di fronte all'accelerazione della crisi climatica, dobbiamo rassegnarci o siamo ancora in grado di offrire soluzioni efficaci e rapide da realizzare? La Mostra" - conclude Ratti - "proverà a tracciare nuove rotte per il futuro, suggerendo un ventaglio di soluzioni ai problemi più pressanti del presente. Metterà insieme una raccolta di proposte progettuali sperimentali, ispirate da una definizione di "intelligenza" quale capacità di adattarsi all'ambiente [..]"

Grande attesa anche per il Padiglione Italia, che, come sapete, è stato affidato a Guendalina Salimei - prima donna a curarlo - con la proposta TERRÆ AQUÆ. L'Italia e l'intelligenza del mare. Ovviamente approfondiremo.

labiennale.org

Serpentine Pavilion, Londra | giugno - ottobre

A vincere la realizzazione per la venticinquesima edizione del Serpentine Pavilion nei Kensington Gardens di Londra, Marina Tabassum (nata nel 1969 a Dhaka, Bangladesh) architetta ed educatrice che ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali per il suo contributo nella ricerca di "un'architettura di rilevanza".

Inclusa tra le "100 persone più influenti" dalla rivista TIME del 2024, Marina Tabassum porta la sua visione distintiva - un linguaggio che è allo stesso tempo contemporaneo e profondamente legato a un luogo, a un clima, a un contesto, a una cultura e a una storia specifici - al Serpentine Pavilion 2025, evocando un dialogo significativo tra la natura permanente ed effimera dell'incarico.

L'istallazione A Capsule in Time presenta infatti una struttura composta da quattro forme scultoree in legno e una facciata traslucida che diffonde e sfuma la luce, in cui un elemento cinetico fa si che una delle capsule è in grado di muoversi, collegarsi e trasformare il padiglione in un nuovo spazio. Sottolineando le possibilità sensoriali e spirituali dell'architettura attraverso la scala e il gioco di luci e ombre, il progetto di Tabassum si rifà alla storia e alla tradizione architettonica delle tende Shamiyana o tende da sole dell'Asia meridionale, strutture di tessuto sostenute da pali di bambù comunemente erette per riunioni e celebrazioni all'aperto.

serpentinegalleries.org

Chicago Architecture Biennial | 12 settembre - 28 febbraio 2026

La CAB torna nel 2025 per la sua sesta edizione, intitolata Shift: Architecture in Times of Radical Change, con un programma diffuso in varie località di Chicago, che esplora l'impatto attuale e potenziale dell'architettura e del design sulle questioni globali, concentrandosi sulla produzione di materiali, sulle abitazioni collettive e sulle migrazioni.

Gratuita e aperta al pubblico, la CAB - quest'anno curata dall'architetto e accademico Florencia Rodriguez - è la più grande rassegna internazionale di architettura e design contemporaneo del Nord America. Ma soprattutto, quella che meglio combina ricerca, comunità, sostenibilità ed equità.

chicagoarchitecturebiennial.org

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