Bonus 2018 per casa e condominio: cosa cambia con la legge di Bilancio. Il dossier con sintesi e approfondimenti

La manovra 2018,  ormai diventata legge (si attende la pubblicazione in Gazzetta ufficiale), va a prorogare alcuni incentivi per la casa, tra questi la detrazione del 50 per cento per le ristrutturazioni e il bonus, sempre del 50 per cento, per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici. Prorogato per il 2018 anche il bonus del 65 per cento per l'efficientamento energetico delle singole unità immobiliari.

Confermata anche la scadenza al 2021 per il maxi-incentivo del 70 e 75 per cento per la riqualificazione di parti comuni degli edifici condominiali. Anche il sismabonus resta confermato fino al 2021 nella misura del 50 per cento, con la possibilità di far salire la detrazione al 70 o all'80 per cento (75 o 85 per cento nel caso di condomìni) a seconda dell'effetto conseguito in termini di minore vulnerabilità sismica ottenuta in seguito ai lavori.

Nascono un bonus per il rinverdimento di tetti, balconi e pertinenze di abitazioni e una maxi-detrazione pensata ad hoc per i condomini che mettono in atto, contemporaneamente, interventi di riqualificazione energetica e di messa in sicurezza sismica. 

Detrazione per le ristrutturazioni e per l'acquisto di mobili

Viene prorogato a tutto il 2018 il bonus del 50 per cento per le ristrutturazioni edilizie. Viene inoltre mantenuto in vita per un altro anno anche l'incentivo per l'acquisto di mobili, di grandi elettrodomestici (di classe non inferiore ad A+ o A per i forni) e di altre apparecchiature per le quali sia prevista l'etichetta energetica.

Altra novità: chi usufruisce del bonus per le ristrutturazioni edilizie o del sisma-bonus - analogamente a quanto avviene nel caso dell'ecobonus - dovrà inviare all'Enea, per via telematica, alcune informazioni sugli interventi effettuati. Informazioni che serviranno all'Agenzia per effettuare un monitoraggio e valutare il risparmio energetico conseguito in seguito alla realizzazione degli interventi di ristrutturazione.

Approfondimento: 
Bonus ristrutturazioni e DDL Bilancio 2018: nuovo obbligo di comunicazione all'Enea

Green bonus

Con la legge di Bilancio nasce il green bonus, un incentivo al rinverdimento di tetti, balconi e altre pertinenze di abitazioni. La detrazione dall'imposta sul reddito delle persone fisiche spetta nella misura del 36 per cento e riguarda le spese sostenute nell'anno 2018 per la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.

Gli interventi ammessi all'incentivo sono diverso tipo, quali: la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni; impianti di irrigazione e realizzazione di pozzi; realizzazione di coperture a verde e giardini pensili.

Bisogna, inoltre, fare i conti con il tetto di spesa che è di 5mila euro. Tale soglia va considerata per ciascuna unità immobiliare, che, per usufruire dell'incentivo, deve essere ad uso abitativo. Le spese devono essere documentate e sostenute da chi possiede o detiene l'immobile.

Nel caso di interventi sulle parti comuni esterne dei condomìni, la detrazione spetta fino ad un importo massimo di 5mila euro per appartamento. Nei limiti dei 5mila euro devono intendersi ricomprese anche le connesse spese di progettazione e di manutenzione. La detrazione spetta al singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile, «a condizione che la stessa sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi».

Sia che si tratti di interventi realizzati sulle pertinenze di un appartamento che di rinverdimento di parti comuni di edifici condominiali, i pagamenti devono essere effettuati con strumenti che ne garantiscano la tracciabilità. Inoltre, la detrazione va ripartita in 10 quote annuali di pari importo.

Approfondimento:
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Ecobonus

Prorogato al 2018 il bonus del 65 per cento per interventi di efficientamento energetico delle singole unità immobiliari e confermata la scadenza al 31 dicembre 2021 per l'ecobonus applicato ai condomìni.

La legge di Bilancio affida ad un decreto del ministero dello Sviluppo economico il compito di ridefinire i requisiti tecnici che le diverse tipologie di intervento dovranno rispettare per poter beneficiare del bonus per l'efficientamento energetico. Nasce un fondo che dovrebbe incentivare le famiglie a investire nella riqualificazione energetica delle proprie abitazioni.

La possibilità di cessione del credito viene estesa anche agli interventi effettuati sulle singole unità immobiliari. Il credito è cedibile ai fornitori che hanno effettuato i lavori di efficientamento e ai privati non fornitori. Può essere ceduto sia dai cosiddetti soggetti che si trovano nella no tax area, ossia coloro che hanno un livello di reddito escluso da tassazione, che dai non incapienti, questi ultimi, a differenza dei primi, però, non possono trasferire la detrazione fiscale agli istituti di credito e agli intermediari finanziari.

Nell'ambito del costituendo Fondo nazionale per l'effiicienza energetica, viene prevista l'istituzione di una sezione dedicata al rilascio di garanzie su finanziamenti concessi da istituti di credito ai cittadini che devono avviare lavori di efficientamento energetico di immobili o edifici.

Approfondimenti: Ecobonus, ecco come cambia con il DDL di Bilancio 2018

Il sismabonus unito all'ecobonus

Per i condomìni arriva la nuova detrazione fiscale che unisce ecobonus e sismabonus. Del nuovo bonus potranno beneficiare i condomìni che riescono a ridurre il rischio sismico e contemporaneamente a migliorare le prestazioni energetiche dell'immobile, mettendo in atto un unico grande intervento. Il nuovo bonus si applica agli interventi sulle parti comuni di edifici condominiali ricadenti nelle zone a rischio sismico 1, 2 e 3, e spetta nella misura dell'80 per cento se grazie ai lavori si riesce a scalare una classe di rischio

È l'entità del miglioramento sismico conseguito - che si identifica con il numero di classi di rischio che gli interventi permettono di scalare - a determinare la detrazione fiscale associata al nuovo bonus. In particolare, se gli interventi determinano un miglioramento tale da permettere un "salto" di almeno due classi, allora la detrazione fiscale spetta nella misura dell'85 per cento. La detrazione viene ripartita in 10 quote annuali di pari importo e si applica su un ammontare delle spese non superiore a 136mila euro, moltiplicato per il numero di unità immobiliari comprese nell'edificio.

Dunque, si tratta di un incentivo aggiuntivo sia rispetto all'eco-bonus che al sismabonus fino ad ora in vigore. In particolare il sismabonus resta confermato fino al 2021 nella misura del 50 per cento, con la possibilità di far salire la detrazione al 70 per cento (75 per cento nel caso di condomìni) se - in seguito ai lavori - la riduzione della vulnerabilità conseguita permette di classificare l'immobile nella classe di rischio immediatamente inferiore a quella di partenza. Così come stabilito dalla manovra 2017, con un "salto" di due classi di rischio si continua a detrarre l'80 per cento della spesa sostenuta (85 per cento per i condomìni).

Approfondimento: Bilancio 2018: per i condomìni l'ecobonus si unisce al sismabonus con una detrazione fino all'85 per cento

Impianti di climatizzazione invernale, infissi e schermature solari

La detrazione per l'acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale ha subito diverse modifiche. In particolare, dal 2018, la detrazione per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione spetta nella misura del 50 per cento, ma solo se l'efficienza della caldaia è pari almeno alla classe A di prodotto prevista dal regolamento Ue 811 del 2013.

Se il rinnovamento dell'impianto non rispetta tale requisito non si ha accesso all'agevolazione. Se, però, all'impianto dotato di caldaia a condensazione di efficienza pari almeno alla classe A si uniscono sistemi di termoregolazione evoluti allora la detrazione sale al 65 per cento. Si arriva a detrarre il 65 per cento delle spese anche se i vecchi impianti di climatizzazione invernale vengono rimpiazzati da impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione «assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro». Detrazione del 65 per cento anche per le spese sostenute per l'acquisto e posa in opera di generatori d'aria calda a condensazione. 

Dal 1° gennaio 2018 scende al 50 per cento la detrazione per la sostituzione di infissi e per l'acquisto di schermature solari.

Approfondimento: Bilancio 2018: per i condomìni l'ecobonus si unisce al sismabonus con una detrazione fino all'85 per cento

Mariagrazia Barletta

 IL TESTO 
LEGGE DI BILANCIO 2018

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