Al rinnovo tacito di un contratto di locazione, se sono trascorsi oltre dieci anni dall'elaborazione, l'Attestato di prestazione energetica (Ape) va rinnovato. A dirlo è il ministero dell'Ambiente in risposta ad un interpello presentato dalla Regione Liguria.
Oggetto dei dubbi della Regione è l'articolo 6 del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192. Più nel dettaglio viene chiesto se sia necessario rinnovare l'Ape nel caso di un contratto di locazione di un immobile ad uso abitativo rinnovato tacitamente successivamente alla seconda scadenza.
La risposta del ministero è affermativa: l'articolo 6 del Dlgs 192 del 2005 prevede che l'Ape sia rilasciato per edifici costruiti, venduti o locati dopo la sua entrata in vigore. Questo obbligo, che dunque riguarda i contratti di locazione, non fa distinzione - dice il ministro - tra contratti "nuovi" e "rinnovati". Inoltre - viene evidenziato nella risposta - il rinnovo tacito di un contratto di locazione costituisce anch'esso una nuova locazione, come previsto dal Codice civile (art. 1597).
Il ministero ricorda anche che la recente direttiva Direttiva (Ue) 2024/1275 sulla prestazione energetica nell'edilizia esplicita chiaramente come l'attestato di prestazione energetica debba essere consegnato al locatario anche in occasione del rinnovo del contratto di locazione.
«In risposta all'interpello pervenuto - conclude il ministero dell'Ambiente - , si ritiene che, nell'ipotesi di contratto di locazione di unità immobiliari a uso abitativo sottoscritto nelle formule previste dalla legge 9 dicembre 1998, n. 431, rinnovato tacitamente ex art. 1597 c.c. successivamente alla seconda scadenza, ai sensi dell'articolo 6 del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, l'attestato di prestazione energetica scaduto debba essere rinnovato al momento della rinnovazione del contratto».
Il testo della risposta all'interpello
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