Boka Artist Residence, alloggi di impronta mediterranea

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L’architetto giapponese Tomohiro Hata dal Kobe si classifica al primo posto al concorso internazionale per la progettazione architettonica ed urbanistica di un complesso residenziale per artisti a Boka, nella Baia di Kotor, nel Montenegro.

Il concorso era organizzato dallo studio Sinestezia di Belgrado. Oltre 30 i partecipanti da 17 paesi, al 2° posto un team di Ljubljana: Ziga Misjak, Vesna Lenart, Jana Petkovic; mentre al 3° posto il gruppo proveniente da Taiwan e formato da Kuan-yi Ho, Kuan-chi Feng, Pei-Chi Chen, Shih Chun-ren.

Il contesto e il programma funzionale  

Sulla costa del Montenegro, alla Boka Artist Residence, si respira aria mediterranea. Ai progettisti era richiesto di ideare un luogo che incoraggiasse lo scambio interculturale ed ispiratore per lo svolgimento di ogni tipo di attività, tra queste: arte, architettura, design, letteratura, musica e scienza. 

Al fine di raggiungere questo obiettivo, il concorso richiedeva di rispondere a due diversi programmi funzionali. Da una parte una struttura per gli spazi comuni, con giardini e sentieri,  in grado di supportare una viva e dinamica atmosfera e una aperta e stimolante interazione sociale insieme alla varietà di attività che ne potessero derivare. Dall’altra piccoli alloggi progettati per far fronte all’isolamento temporaneo degli utenti e per favorire la loro concentrazione lavorativa.

Stone Terrace di Tomohiro Hata

Il progetto vincitore, “Stone Terrace” è un insieme architettonico, capace di creare uno scenario unico ed al contempo molto discreto. Affidandosi all’uso della pietra naturale, l’oggetto architettonico dà l’impressione di essere una caratteristica naturale del sistema ambientale in cui si inserisce, nonostante il design contemporaneo delle sue forme.

Il risultato viene raggiunto non solo attraverso la scelta materica ma anche optando per una costruzione che si adatta all’orografia del suolo. Seguendo l’andamento delle curve di livello, il progettista ha creato una distribuzione che si discosta dalla linea retta disegnando, invece, un insieme organico ed emozionante, basato su ciò che già c’è ed è naturale.

Le curve di livello e il pendio naturale diventano le linee guida della progettazione per l’edificio principale e per le piante delle piccole unità abitative, ma anche per i percorsi pedonali, sentieri nel bosco che, con tutta la loro imprevedibilità, rendono piacevole le passeggiate. La struttura principale, destinata alle attività comuni, è una composizione complessa a più livelli. Ogni sua parte ha una galleria con una vista unica sul mare. Uno scenario impreziosito anche dalla piscina circondata dalla vegetazione.

Anche la distribuzione funzionale della struttura residenziale principale ha tenuto conto dei terrazzamenti del terreno, li ha sfruttati per evitare che l’altezza dell’edificio potesse disturbare la perfezione dell’ambiente naturale. 

La richiesta di creare piccole unità abitative, diverse tra loro, in modo da evitare che il complesso avesse l’aspetto di un villaggio turistico, è stata assecondata e centrata ancora una volta attraverso la scelta di assecondare l’orografia del terreno. Sfruttare la diversità orografica di ogni punto del sito ha determinato una eccellente diversità tra gli alloggi. Non esiste un’unità uguale all’altra, ognuna, dunque unica, con la propria terrazza, offre una spettacolare vista sulla baia e un ambiente stimolante, capace di ispirare la creazione artistica e generare la giusta atmosfera per una riunione tra amici.

Tomohiro Hata vive e lavora nel Kobe, dove ha fondato il suo studio di architettura. Tra i progetti vincitori di premi che l’architetto ha realizzato vi è  la House Complex, vincitore del prestigioso WAN House of the Year Awards 2011.

I risultati del concorso sono suwww.artinboka.com/competitors

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