Parco della Rimembranza, la conquista di un nuovo spazio a Rapino

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Il concorso per la riqualificazione del Parco della Rimembranza, nel comune abruzzese di Rapino, in provincia di Chieti, è stato vinto dal team di ingegneri: Roberto Pezzini, Marco Sartori e Alessandro Schievano. L’idea progettuale è generata dalla volontà di restituire alla cittadinanza un luogo di aggregazione: attraverso la cura del verde e la sistemazione degli spazi della piazza e della viabilità, la proposta ha voluto riattivare dinamiche sociali indispensabili per trasformare il parco in un punto di riferimento per l’intera comunità.

L’obiettivo principale è trasformare la piazza, da luogo disordinato – segnato principalmente dalla presenza di automobili – in spazio comune caratterizzato da spazi verdi, percorsi pedonali e da aree di sosta. Due le scelte fondanti del progetto: mantenere le alberature “storiche” esistenti e limitare il traffico veicolare.

Sfruttando la pendenza del sito, il team sceglie di realizzare due cambi di livello lungo l’asse longitudinale del parco. L’area di progetto si sdoppia in due piazze, in due zone pianeggianti alternate a altre due in pendenza: un’area di sosta dedicata principalmente alla fermata dell’autobus e una vera e propria piazza nel centro del parco, punto d’incontro per la comunità. 

La pavimentazione

Le piazze sono caratterizzate da una pavimentazione permeabile con l’obiettivo di regolamentare il deflusso dell’acqua. Per agevolare regolarmente il deflusso dell’acqua nelle situazioni più critiche sono state pensate caditoie lineari che scandiscono trasversalmente il parco, dando un disegno regolare alla pavimentazione e giocando con le ombre delle alberature.

Materiali e arredo urbano

I requisiti di contenimento dei costi, sostenibilità e durata indirizzano la scelta dei materiali, naturali e legati al luogo e alla tradizione. Cubetti di porfido di 10 centimetri per lato, con fughe di 4 centimetri, per  le aree permeabili in corrispondenza delle sedute, delle due piazze e degli spazi di sosta. Lastre di porfido per la pavimentazione del parco. Legno tek per le sedute e la ceramica, di tipica e tradizionale produzione locale, per segnalare le caditoie, che, decorate dagli artisti locali, fisseranno nel materiale il racconto della storia di Rapino.

L’illuminazione

La proposta contempla un impianto d’illuminazione a terra a led, integrato nella pavimentazione in porfido e un sistema di illuminazione a palo in corrispondenza della sosta dell’autobus. Questi ultimi si immaginano caratterizzati da lastre di celle fotovoltaiche in grado di generare elettricità a sufficienza per l’illuminazione a led dell’intera piazza. 

 web www.psdue.com

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