Legge di Bilancio 2026: sotto i 5mila euro la Pa taglia la parcella al professionista con debiti col Fisco

Si conclude l'odissea della misura che, rispetto a quanto aveva proposto il governo, viene alleggerita

di Mariagrazia Barletta

Per pagamenti entro i 5mila euro, la pubblica amministrazione e le società a prevalente partecipazione pubblica, dopo aver effettuato i dovuti controlli, tagliano la parcella se il professionista ha cartelle esattoriali da pagare. L'onorario viene decurtato delle somme dovute dal professionista che sono corrisposte dalla Pa direttamente all'agente della riscossione. La differenza tra parcella e debito - se dà un numero positivo - viene corrisposta al professionista.

Si conclude così l'odissea del blocco dei pagamenti ai professionisti con debiti con il Fisco che era stato proposto dal governo nel Ddl di Bilancio per il 2026. Dopo le proteste dei professionisti e la presentazione di emendamenti che tentavano di rendere meno impattante la misura, la norma è stata modificata. Una modifica definitiva poiché il testo del Ddl è ora all'esame dell'Aula in Senato e non vi sarà tempo per ulteriori modifiche alla Camera, dove il disegno di legge sarà ratificato, diventando legge, per poi essere pubblicato in Gazzetta ufficiale ed andare in vigore il 1° gennaio 2026.

Col testo del Ddl di Bilancio  è stata trovata una soluzione di equilibrio tra la misura proposta dal governo e l'istanza di cancellazione della stessa avanzata come emendamento al disegno di legge. La nuova norma che, dunque, prevede il taglio delle parcelle per i professionisti che hanno cartelle da pagare, andrà in vigore dal 15 giugno 2026.

Al di sopra dei 5mila euro di onorario, resta il blocco dei pagamenti della Pa verso il professionista che ha somme iscritte a ruolo, già sancito con la legge 602 del 1973.

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