Un «faro» nella notte per riqualificare il Parco Colle Bellaria a Salerno

L'assessore all'Urbanistica: «massimo impegno per passare alla fase operativa»

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Il Comune di Salerno annuncia i vincitori di «Antenna Landmark», il concorso internazionale di idee che ha coinvolto progettisti da tutto il mondo per riqualificare l’area del Colle Bellaria e sostituire le obsolete ed impattanti antenne su tralicci con un landmark urbano, una nuova antenna telecomunicazioni espressione del design contemporaneo.

Il progetto dei vincitori, «un arco integrato in alluminio» e luminoso, sembra non resterà sulla carta. «Profonderemo il massimo impegno per passare ora dalla fase progettuale a quella operativa, anche grazie alla sostenibilità finanziaria delle soluzioni adottate», dichiara l’assessore all’Urbanistica del Comune di Salerno, Domenico De Maio.

Il progetto vincitore di Alessia Maggio, Andrea Abatecola, Franco Mazzetto, Maurizio Falzea, Valerio Moglioni con Claudia Avanzi

Ottanta i progetti provenienti da tutto il mondo per liberare Salerno dai tralicci, restituendo alla città il suo parco panoramico riqualificato. Proiettati nel futuro e contemporaneamente rispettosi della vocazione dei luoghi: i progetti vincitori reinterpretano il “belvedere” salernitano nel nome della sostenibilità ambientale ed economica. Oltre a ridurre l’impatto elettromagnetico e visivo, la nuova Antenna si candida a diventare essa stessa espressione di design contemporaneo. Il progetto di riqualificazione ha inoltre previsto anche la sistemazione degli accessi, dei percorsi interni, dei parcheggi e dei belvedere del parco pubblico.

«Esprimo una duplice soddisfazione – afferma l’assessore De Maio – sia per il numero e la qualità dei partecipanti al concorso, molti dei quali provenienti anche dall’estero, sia per l’efficacia con cui è stata interpretata la nostra richiesta di un progetto capace di restituire ai cittadini salernitani il loro parco panoramico con soluzioni innovative e dal forte segno identitario».

«Salerno – spiega l’architetto Luigi Centola, presidente di “NewItalianBlood”, partner tecnico dell’iniziativa – segue l’esempio virtuoso di alcune capitali europee e internazionali che hanno opportunamente deciso di razionalizzare e integrare i trasmettitori per le radiotelecomunicazioni in un’unica infrastruttura, al fine di minimizzare gli impatti ambientali e proteggere i residenti e i visitatori dall’inquinamento causato dalle onde elettromagnetiche. La strategia sviluppata per Salerno può essere replicata, a costo zero per la collettività, in tutte le piccole e grandi città d’Italia che hanno a cuore la sicurezza dei cittadini e la tutela dell’ambiente. I canoni delle concessioni di radio, tv, telefonia e banda larga consentono di ripagare in tempi brevissimi sia la riqualificazione paesaggistica che la realizzazione di una moderna e funzionale antenna telecomunicazioni».

Il progetto vincitore

«Arco integrato Antenna» | Progettisti: Alessia Maggio di Desenzano, iscritta all’Ordine degli architetti di Roma, Andrea Abatecola, Franco Mazzetto, Maurizio Falzea, Valerio Moglioni con Claudia Avanzi, Mattia Polettini, Fabio Togni,

Disegnano l’antenna come «un arco integrato in alluminio», luminoso, capace di contenere l’altezza prevista di 90 metri che comprende una zona tecnica di ripetitori ispezionabile e ampliabile a seconda delle necessità. La struttura e il rivestimento sono interamente realizzati in pannelli di alluminio con forature su misura. Sulla schiena del corpo – antenna vengono collocati dei film solari per garantire l’efficienza energetica e l’alimentazione del parco e della stessa antenna che di notte si illumina.

Un “faro” nella notte, ben visibile per chi arriva a Salerno dal suo ingresso principale, il mare. Un punto di riferimento fortemente rappresentativo del percorso di collegamento con la città attraverso il parco.

Importante l’aspetto della sostenibilità ambientale e economica: i vincitori hanno elaborato uno studio sul ciclo di vita e sulla scelta dei vari materiali per abbassare l’impatto economico e aumentare la fattibilità della costruzione. Per la riqualificazione paesaggistica del Parco il progetto propone di ricostruire sul colle una naturale linearità urbana, un boulevard carrabile e ciclopedonale accompagnato da momenti di sosta, belvedere panoramici, passeggiate naturalistiche e orti botanici nei quali il visitatore ritrovi l’essenza caratterizzante la città.

Al secondo posto

«Fuso alto, snello e leggero». Progettista: Clara Oloriz Sanjuan, nata a Saragozza ma residente a Londra

Il progetto è ispirato all’arte cinetica. L’antenna, in questo caso un fuso alto, snello e leggero, crea l’illusione di un elemento flessuoso, che ondeggia al mutare della posizione dell’osservatore lungo la costa, ruotando attorno al suo asse e trasfigurandosi in una moltitudine di oggetti differenti costituendo un landmark dinamico. Sia la torre che il parco sono stati pensati per essere costruiti con materiali riciclabili al 100% come legno e acciaio, completamente smontabili e riusabili.

Al terzo posto

«Cono integrato nel paesaggio». Al terzo posto un gruppo salernitano composto da Lucido Di Gregorio, Alfonso Di Masi, Massimo Coraggio, Antonio Coviello, Fabio Vece, Luca Casaburi, Rossella Solimeo con Dario Marandino, Giorgio Pizziolo, Rita Micarelli, Massimo Sabato.

Il team propone un totem reticolare in metallo zincato per contenere antenne paraboliche e ripetitori. Alla sommità del totem un complesso di pale eoliche ad asse verticale assicurerà la fornitura dell’energia occorrente per autoalimentare i nuovi corpi illuminanti. Prevista, inoltre, la realizzazione di un “bosco tematico” sul versante a nord e di un “parco delle essenze spontanee mediterranee” lungo il versante ovest per riqualificare l’intera area del Colle Bellaria.

Le menzioni d’onore

Conquista una menzione speciale «Nuvola verticale» del team spagnolo di Granada composto da Ignacio Fernandez Torres, Francisco Holguin Aguilera, Piero D’Angelo, Sebastiano Lombardo, Arguimiro Macias Mojon. In questo caso l’antenna viene proposta come nuvola sopra la collina. Un elemento di grandi dimensioni sviluppato attraverso una semplice trama di tubi disposti in diagonale. Questi acquisiscono complessità nel sovrapporsi visualmente l’uno con l’altro, generando tra di loro parallelepipedi “d’aria” che faranno del transito al di sotto della struttura una esperienza visiva unica.

Sono state assegnate altre quattro menzioni. La prima va a un gruppo di giovani salernitani, Lycourgos Lambrinopoulos, Davide Guariglia, Francesco Montella, con Silvia Frassetto e Marco Marletta. La seconda a un gruppo di Sanremo composto da Marco Roggeri, Alessia Rosso, Marzia Cicala (mag.MA architetture); la terza ai romani Gianna Attiani, Federico Anselmi, Dario Aureli, Francesco Piffari con Chiara Barbieri, Aniello Greco, Nickayin Samaneh; la quarta e ultima menzione d’onore è stata assegnata ai salernitani Silvia Napoli, Umberto Palmieri, Francesca Donati.

La cerimonia di premiazione si terrà il 25 febbraio alle ore 11,00 presso il Salone dei Marmi del Comune di Salerno.

 

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